Punti di s...vista - L'ecatombe renzusconiana
L'Editoriale di Nico Baratta
L'inadeguatezza e l'incapacità di questo, chiamiamolo, governo è l'espressione di ciò che sta accadendo nel Canale di Sicilia. Siamo al limite del migliaio di morti in pochi risicatissimi minuti. E ve ne sono stati altri al largo di altre coste limitrofe. Le parole renziane sono l'ennesima prova tangibile della subliminale connivenza che da anni vige tra stati che allo specchio riflettono lo stesso volto per profitti economici transnazionali. Parole già ascoltate dal suo mentore, il Silvio nazionale, che con il palliativo accordo libico favorì altri sbarchi, non solo di persone ma di dubiti affari, e con tanto di tende berbere. La corsa al petrolio fatta di spalla con gli USA, lo scambio commerciale sulle infrastrutture dei gasdotti, la vendita di armi celata dal sempre scusante supporto a stati che hanno bisogno di democrazia, i vincoli commerciali dettati da una UE volta alla ghettizzazione dei prodotti locali a favore di un simil-libero mercato che favorisce "paesi vicini alla BCE", le perduranti spallucce su stragi che hanno segnato il nostro futuro non più democratico, il continuo silenzio sulle scie chimiche che maldestramente irrorano il nostro già instabile clima, la sciatta politica messa in campo per contrastare l'eco-mafia, e ne potrei elencare tante altre, dimostra l'onirica amministrazione di un simil-governo mutando il fu Belpaese in una società. Ormai l'Italia è gestita, non amministrata. Ha perfino la partita IVA. Ma come tanti, i soliti noti, riesce a produrre una dichiarazione dei redditi non soggetta alla furbata messa in atto con il nuovo mod. 730 precompilato, l'ennesimo furto a milioni di italiani lavoratori dipendenti.
Se "Mare Nostrum" è diventato "Mostrum" (con i suoi 9,5 mln/€), "Triton" (con i suoi. 2,9 mln/€ e i suoi più di 1500 morti dall'inizio del 2015) sta mutando in "Tritol", quella bomba etnica-sociale che ha decuplicato in poche settimane lo sciame di morte di persone in un risicato fazzoletto mare. Un'operazione di polizia marittima che contrasta l'immigrazione a 30 miglia dalle coste italiane, delegando forzatamente Lampedusa a svolgere un lavoro che dovrebbe essere di tutti gli stati membri dell' UE. Come dice Giusi NicolinI, Sindaco di Lampedusa, l'isola è diventata "l'isola zattera" di un'Europa menefreghista. Il tutto sotto le mani, avide di umanità e democrazia, di Frontex, progetto europeo con il sottaciuto beneplacito di un NWO che mira a ridurre popolazioni. "Sono uomini e donne come noi" con solerzia ci ricorda Papa Francesco nel giorno dell'ostensione della Sacra Sindone. Ma se le orecchie da mercante di questa sciatta classe politica, senza attributi, sono colme di cerume merkeliano, come possiamo pretendere che ascoltino il Sommo Pontefice con almeno un po' di rispetto verso quel volto tanto conteso quanto offeso. Un tempo i disperati migravano da noi in cerca de "Lamerica", come ben descritto in un eloquente film del 1994. Oggi migrano in cerca di libertà e pace, consci della fame che faranno.
Siamo diventati la facile preda di belve assetate di potere, pretendendo facili viatici con tanto di distese red carpet. Quei tappeti che nascondono, al posto della solita polvere, gli brogli di un Expo che oggi il Matteuccio merkeliano vuol mutare in azioni fraudolente della mafia, n'drangheta e camorra, pur sapendo che lo Stato, il suo e quello dei suoi predecessori, è colluso con loro. “Avoglia” a mettere il Cantone di turno, tanto quegli affari sono stati pianificati ad hoc da chi ha sempre avuto le mani nella marmellata e mai se le toglierà. Il dolce piace a tutti. Un affare, vasto territorialmente pari a180 campi di calcio, quale è l'Expo, in Italia non può non essere fagocitato dallo Stato nello Stato, che ha vertici paralleli, visibili tra loro e convergenti per il risultato finale. Un Expo che a breve taglierà il nastro è già ha quelli bianchi e rossi che delimitano aree incomplete e non mi meraviglierei sotto sequestro. Un Expo che sui quei tappeti rossi, quei red carpet che ricoprono brogli, saranno le vie predilette di quindicimila escort regolarmente ingaggiate. Un affare da milioni di euro e dollari poiché i conii convergono.
In Italia un grande scrittore un tempo scrisse che c'era il paese dei balocchi. Quel paese poi è stato trasformato da cialtroni corrotti in tangentopoli. Oggi qualcuno amareggiato lo considera fittiziamente la Bengodi d'Europa, grazie anche a quell'etere menzognero. In realtà, e lo sanno, è l'avamposto di un'Europa che risponde supinamente ai dogmi di NWO, che attraverso scelte renzusconiane è la rivisitazione di un olocausto post-moderno dove l'ecatombe sociale si congeda in migliaia fosse ardeatine sparse qua e la in tutto il nostro ormai Malpaese.
L'apocalisse l'abbiamo letta nei libri. Era un racconto, per molti fantastico. Oggi ne stiamo vivendo l'inizio.
#puntidisvista per #regole democratiche.
Ad Maiora!
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