venerdì 5 giugno 2015

Porsi in gioco

L'Editoriale di Nico Baratta

Credo pienamente che il neo eletto consigliere regionale Antonella Laricchia, del M5S, non debba perentoriamente dire “No” alla proposta di Michele Emiliano per la guida dell'Assessorato all'Ambiente della Regione Puglia. Comprendo la sua posizione e quella dei consiglieri appena eletti, che è quella dell’assoluta opposizione, come del resto avviene in tutte le assise dove i pentastellati non sono maggioranza. Quel posto, anzi quella carica, la deve ricoprire un esponente di un movimento che dell’ambiente ne ha fatto un dogma di trasparenza e buona politica. Lo deve fare non per comando, bensì per dar seguito a quel loro programma tanto pubblicizzato, poco applicato e soprattutto per rivendicarne la genitorialità, giacché di copia/incolla se ne sono visti tanti per opera di altri politici e partiti al seguito. E non è detto che l’assessorato lo debba ricoprire la Laricchia; può essere tranquillamente gestito da uno degli eletti del M5S. Se donna è meglio, più razionale e meno intrisa nel sistema di caste e costumi “omo-politici”, motivo in più per arricchire una compagine rosa orfana. Se devo dirla tutta, anche per vicinanze territoriali, la nostra rappresentante, quella della Capitanata, Rosa Barone, potrebbe far molto bene.

L'operazione, secondo il mio modesto punto di vista scevro da legami politici, potrebbe portare benefici a una regione che dell'ambiente ne ha fatto un piedistallo durante i dieci anni trascorsi, dove si è investito molto ma che non ha fruttato il previsto. 

La Puglia, come ente, ha legiferato tanto in materia ambientale. Ha utilizzato fondi europei per migliorare il settore ambiente. Ma ha anche dovuto arrestarsi innanzi a veti “montecitorini e bruxelliani” che l’hanno obbligata a prendere posizioni contrarie, però senza mai  sbarrare strade a compiacenti onorevoli e ministri, spesso di parte politica. La Puglia è tra le regioni, se non proprio la regione, dove l’ambiente ha assunto una centralità nel modus operandi di vari enti. Qui in Capitanata l’ambiente ha un valore prioritario, dove aziende hanno investito tanto, anche troppo, producendo surplus energetico. Un di più che ha sortito anche effetti contrari. Pale eoliche che deturpano tuttora l’aspetto paesaggistico dei Monti Dauni. O distese di campi di grano ricoperte da pannelli fotovoltaici ricche di silicio, un componente che a lungo andare sterilizza i terreni. Ovviamente non mi prolungo su altri casi, come centrali di biomasse, inceneritori vari, raccolta differenziata, perforazioni ispettive per idrocarburi, dissesti idrogeologici, vicende giudiziarie su aziende che hanno lucrato sull’ambiente, e più a sud il caso Ilva, etc..., etc…

Il momento credo sia favorevole, almeno per la nostra regione. Porsi in gioco è, per me, quell'atto che risolverebbe una "vertenza" politica tra un PD assemblatori pur di governare e un M5S accentratore pur di mantenere la sua idea.

Io sono dell'opinione che Antonella Laricchia , con tutto il M5S, debba accettare. Con Assessore a 5 Stelle si metterebbe alla prova Emiliano. Come inizio, che potrebbe dare il “La” o decretare la fine del connubio amministrativo-politico, basterebbe un progetto importante e risolutivo, stabilendo tempi senza proroghe. Il tutto conoscendo a priori le risorse a disposizione e rivendicando la genitorialità della proposta e del programma, che è antecedente a quello del Sindaco di Puglia. È bene ricordarlo sempre questo particolare. Se poi il neo eletto Presidente non tiene fede agli accordi presi, l’Assessore del M5S si dimetterà passando, con tutto il Movimento, all'opposizione che da quel momento diverrebbe dura e martellante.  Almeno per una volta bisogna provare. Sarebbe un test per entrambe e un punto di forza per il M5S. E poi sarebbe un di più per entrare in maniera diretta in quegli incartamenti sventolati come pubblici ma molto privati, spesso dimenticati, a volte insabbiati o, ancor più grave, negati ai consiglieri.

Antonella Laricchia, comprendo che il M5S non fa accordi, né tanto meno prove “coniugali”, ma almeno per una volta fa che cammini con le gambe di chi il popolo ha scelto di rappresentarlo nominalmente e non solo con  la lista. 

Provaci. Poniti in gioco.  

Ad Maiora! 

[foto by makinsud.com]

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