Avvistamenti Ufo in terra di Capitanata? Probabilità comprovata
di Nico Baratta
Ogni tanto viaggiare con la mente fa bene. I ricordi spesso sono il rifugio del quotidian vivere. C’è chi lo fa ricordando i suoi cari, chi amori passati e perduti, chi ricordando eventi che hanno caratterizzato il luogo in cui vive.
Parlando con alcune persone, in queste settimane (molte per la verità) ho avuto modo di ascoltare racconti. Quelle ascoltate in quest’occasione e con una domanda ben precisa, «Hai mai visto un Ufo o qualcosa che ti facesse pensare che lo fosse?», l’ho rivolta a gente di mare e di montagna, che pesca per vivere, che porta al pascolo i propri animali per ricavarne latte e suoi derivati. Racconti interessanti, spesso fantastici, ma che se analizzati nella loro inverosimile realtà risultano possibili. Un confronto analitico e scientifico, per quello che mi hanno detto, è obbligatorio. Se uno ci parla di aver avvistato degli oggetti volanti non ben identificati, noi potremmo anche soprassedere, traendo conclusioni affrettate e non confutate. Ma se il numero di persone che hanno avvistato Ufo sono tante e i racconti collimano tra loro, un po’ di verità indubbiamente c’è, o perlomeno la curiosità che un giornalista deve avere prende il sopravvento. Non è che qui vi sto a raccontare che gli Ufo gironzolano nei nostri cieli. Vi racconto di testimonianze di persone che trascorrono ore e ore in solitaria compagnia, spesso coperti solo dalle stelle. E scrutandone una, e poi un’altra, e un’altra ancora, si accorgono che qualcuna lassù, nell’oscuro cielo luminosamente puntiforme, si muove. Effetto dell’immaginazione? Frutto della solitudine? Causa della fame o di una certa forma di vertigini? Tutto può essere. Tuttavia, incuriosito, ho svolto un’indagine, scoprendo che esiste un archivio sugli avvistamenti di Ufo in terra di Capitanata. Confrontandoli con i racconti, ho scoperto che molti coincidono con i racconti ascoltati. Chi ce ne ha parlato oggi ha un’età compresa tra i 60 e 75 anni, anche 80. Ma all’epoca erano giovani, alcuni adulti con un massimo di 35 anni, perciò nelle loro piene facoltà fisiche e mentali se rapportati all’età attuale. I periodi degli avvistamenti sono racchiusi in un lasso di tempo di 40 anni, e precisamente dagli anni ’50 ai ’90. Un riscontro, che potremmo definire attendibile per la fonte, è residente nel web, in quella rete tanto vasta quanto discutibile, ed è visitabile al link: http://www.ufo.it/cataloghi/foggia.htm, scovato dopo molte ricerche.
Non so se tutto ciò sia vero. Certo è che l’elenco è dettagliato, scientificamente analizzato e comprovato da testimonianze comprovate e studi specifici sui fenomeni avvenuti, tant’è che riporta anche le probabili cause, come per esempio palloni sonda. Come pure testimonianze di piloti militari che non possono parlare poiché sono vincolati dal segreto militare. Con ciò non voglio asserire con certezza che gli Ufo esistono, ma il dubbio c’è e rimane, come è quello che sembra impossibile essere unici in un infinito cosmo. Io, comunque credo nella loro esistenza e credo siano tra noi, e he abbiano condizionato il genere umano nel bene e nel male. Ma sono mie opinioni che non devono influenzare le vostre.
Giacché il portale cui è pubblicato questo articolo fa parte del distretto del Gargano, vi riporto alcuni avvistamenti fatti in zona, pur sapendo che a pochi chilometri abbiamo l’aeroporto Amendola, che ne sa di più, e potrebbe essere, per motivi militari, l’area più probabilmente visitata da oggetti non identificati, gli Ufo.
MONTE SANT'ANGELO (FG) - Dodici corpi luminosi (in successione di 2, 3 e 7) vennero avvistati dall'osservatorio dell'Aeronautica Militare. La fonte della notizia fu La Gazzetta del Mezzogiorno del 29/01/1956, mentre il codice di appartenenza della lista del Centro Italiano Studi Ufologici è 56FG01 del 27/01/56 ore 16.10.
Abbiamo parlato di pescatori, ed ecco una testimonianza. MANFREDONIA (FG) - Due pescatori, che al momento del fatto si trovavano molto distanti fra di loro, si recarono, quasi contemporaneamente, nella Capitaneria di Porto di Manfredonia per dichiarare di aver udito uno scoppio improvviso e di aver visto un oggetto, seguito da una scia di fumo denso, precipitare verso terra. Le ricerche intraprese da unità della Marina e dell'Aeronautica non approdarono a nulla. I testimoni affermarono che, secondo loro, a causa della forma dell'oggetto e del tipo di scia, non poteva trattarsi di un aereo. La fonte della notizia fu La Gazzetta del Mezzogiorno del 14/10/1977, mentre il codice di appartenenza della lista del Centro Italiano Studi Ufologici è 77FG01 del 13/10/77 ore 11.30.
AMENDOLA (FG) - Un dipendente del Ministero della Difesa ed un sottufficiale dell'Aeronautica Militare, comunicarono al Comando della 3° Regione Aerea di aver visto un oggetto di forma "ovale", di colore giallo, immobile nel cielo ad un altezza tra i 2500/3000 metri. La visibilità era ottima e tirava poco vento. La fonte della notizia fu il centro di Avvistamenti O.V.N.I. - Stato Maggiore Aeronautica, 2° Reparto - Dicembre 1992, mentre il codice di appartenenza della lista del Centro Italiano Studi Ufologici è 91FG04 del 23/06/91 ore 22.00.
Ma, come abbiamo detto, potevano essere anche palloni sonda, come riportato qui: AMENDOLA (FG) - Identico oggetto fu avvistato anche ad Amendola. POSSIBILE CAUSA: Pallone sonda. La fonte della notizia fu l'Espresso Sera del 01/08/1965, mentre il codice di appartenenza della lista del Centro Italiano Studi Ufologici è 65FG03 del 30/07/65 ore 17.??.
Tuttavia non solo Gargano. Anche i Monti Dauni, come del resto Foggia, sono state aree di avvistamento. Eccovi due testimonianze.
ROCCHETTA S. ANTONIO (FG) - Mentre portava a pascolare le pecore, Antonietta Garruto notò, in fondo ad una piccola valle un qualcosa di lucente. Avvicinatasi, si accorse di avere di fronte un piccolo essere, alto 50 cm. che sembrava inserito in uno scafandro fatto di materiale trasparente. L’entità era ricoperta da una tuta di colore marrone ed aveva due piccole gambe; il viso era simile a quello umano. Portava, inoltre, sulla spalla una specie di semisfera argentata.
Dopo aver guardato per un po' di tempo, senza che la cosa suscitasse particolare interesse, la ragazza iniziò a risalire verso la strada; fu allora che si accorse che l'essere la stava inseguendo. Spaventata, raggiunse subito la strada dove fermò Luigi Di Tuccio, un automobilista di passaggio, a cui raccontò l'accaduto indicando l'essere che era rimasto in fondo alla valle.
Mentre le due persone erano intente a guardare, il piccolo essere iniziò a trotterellare sul terreno sconnesso per poi innalzarsi verso il cielo sino a scomparire alla vista.
La fonte della notizia fu La Gazzetta del Mezzogiorno del 10/10/95 - Indagine di Cassano Arcangelo, Coordinatore CISU/Puglia - mentre il codice di appartenenza della lista del Centro Italiano Studi Ufologici è 95FG04 del 11/09/95 ore 08.??. L'indagine condotta non ha portato alla conferma di quanto affermato dai testimoni, sussistendo alcuni dubbi sulla reale dinamica dei fatti.
FOGGIA - Mentre camminava, Franco Trantaso notò, al di sopra delle case, un oggetto da lui scambiato, in un primo momento, per la luna; ma poi si accorse che questo si muoveva lentamente. Ad una più attenta osservazione, l'oggetto apparve prima come "uno spicchio di luna" da cui partivano due fasci luminosi, per poi assumere la forma di un semicerchio. Aumentando la luminosità, esso assunse l'aspetto di una "semiellisse" finché si divise in due parti, la prima a forma di semicerchio e la seconda semiellittica. Poi all'improvviso scomparve. L'oggetto aveva le dimensioni di una cinque lire ad una distanza di cinquecento metri. C'è da rilevare che nella zona sorvolata dall'oggetto vi erano due cabine elettriche di trasformazione. La fonte della notizia fu La Gazzetta del Mezzogiorno del 15/09/1978 sez. Il Giornale dei Misteri 101/1979, mentre il codice di appartenenza della lista del Centro Italiano Studi Ufologici è 78FG01 del 14/09/78 ore 06.00.
Tutti gli altri casi di avvistamenti, o probabili tali, li potete leggere dettagliatamente al link: http://www.ufo.it/cataloghi/foggia.htm
Ad Maiora!
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