mercoledì 20 aprile 2022

La primavera all’insegna delle birre di grano duro. Artigianale e low alcool, la nuova sfida di Michele Solimando

 Se è vero che di ‘ogni esigenza si fa virtù’, questo modo di dire calza alla perfezione alla birra artigianale analcolica, una vera novità nel settore che nasce in seguito all’inasprimento della legislazione nei paesi del Nord Europa e che inizia a conquistare la sua fetta di pubblico anche in Italia. 

 È stata proprio la birra artigianale analcolica una delle protagoniste della nota fiera ‘Beer Attraction’ di Rimini, punto di riferimento per il mondo birraio italiano, evento storico che raccoglie ogni anno birre artigianali e industriali nazionali ed internazionali. A presenziare all’incontro tematico anche il foggiano Michele Solimando, il mastro birraio di Rebeers. Presentata per la prima volta in occasione del Mercatino del Gusto di Maglie, l’evento più importante per il food del Sud Italia, Michele viene invitato alla fiera di Rimini come uno dei produttori di birra analcolica artigianale, forse il primo. “Una birra analcolica prodotta con metodo artigianale rappresenta una vera sfida a livello tecnicoargomenta Micheleproprio per questo motivo in Italia il prodotto è ancora poco diffuso. Al momento rimane appannaggio della produzione industriale. Significa realizzare un prodotto che dia soddisfazione dal punto di vista organolettico anche senza l’effetto conservante e gustativo dell’alcool e senza l’aggiunta di conservanti e/o coadiuvanti ulteriori. Una sfida che sto cercando di vincere proponendo una birra analcolica sempre sulla base del malto di grano duro come il resto della mia produzione di punta attuale”. E infatti le sfide che ha vinto Michele Solimando finora sono state tante a tal punto che abbiamo deciso di ripercorrere la sua storia.


 

IL VALORE DELL’ARTIGIANALITÁ | L’artigianalità è l’antitesi dei prodotti realizzati in serie e senz’anima. Lo stesso vale anche per la birra: “Nella produzione di una birra artigianale fondamentalmente c’è la persona con la sua formazione, i suoi valori, la sua sensibilità, il suo savoire faire –  specifica Michele nel prodotto industriale invece ci sono le macchine”. Sicuramente una produzione industriale mira solo ed esclusivamente al profitto mentre il piccolo imprenditore deve necessariamente distinguersi e innovare anteponendo il prodotto al profitto. “Il motivo per cui all’inizio mi sono sentito dire che non era possibile creare una birra di solo grano duro stava proprio nel fatto che era un prodotto lontano dallo standard industriale. Significava entrare all’interno di un processo più articolato, con rischi maggiori, una materia prima più costosa e inevitabilmente anche sostenere più costi di produzione”. Ancora una volta, è la persona con tutte le sue sfaccettature che rende inimitabile un prodotto, proprio come è accaduto a Michele nel suo nuovo ruolo di artigiano del nuovo millennio che lo ha portato inevitabilmente a distinguersi nel settore.

FOVEA REVOLUTION, IL GRANO DIVENTA PROTAGONISTA | Con la prima trasformazione (2018) del grano duro in malto di grano duro per la produzione della birra, nasce Fovea, la prima ed unica birra al mondo che porta nel bicchiere il simbolo della granicoltura di Capitanata. Con questo colpo, Michele Solimando può finalmente scrivere un’altra storia nel mondo della birra, una vera rivoluzione nel panorama brassicolo. Da quel momento, dal lancio di Fovea nel febbraio 2019, matura l’idea di sviluppare una gamma di birre 100% malto di grano duro sotto il marchio Rebeers, gamma che attualmente conta già diverse tipologie. Le bionde si differenziano tra loro per la quantità di cereali impiegati, per la modalità di luppolatura e per il metodo con cui viene ottenuto il mosto. Sulla base comune del malto di grano duro, la gamma Fovea Revolution il cui nome e il cui logo è volutamente ispirato alla città, Foggia, e alle antiche fosse granarie del passatoconta ad oggi cinque birre diverse. “Al momento abbiamo in bottiglia la Fovea 100% malto di grano duro da 5 gradi alcolici, la Fovea Light che è più leggera, con 3,3 gradi alcolici e la Fovea Analcolica da 1,2, la vera scommessa –  spiega il birraio – sulla base della Fovea poi, abbiamo ideato due birre che consentono un matrimonio gustoso tra le materie prime del nostro territorio: il grano e gli agrumi.”Sono nate così la Fovea Orange (su base Fovea) con arance e la Fovea Lemon (su base Fovea Light) con limoni, entrambi agrumi del Presidio Slow Food del Gargano. “La differenza con la birra Bianca Madaleine è che nella prima utilizzo solo la scorza dell’arancia che le conferisce quell’aroma particolare, quella suggestione del territorio, mentre nella Fovea Lemon e Orange impiego il frutto intero”. Insomma non manca proprio nulla per conquistare un nuovo pubblico di appassionati.

Fonte: FoggiaReporter

0 commenti:

Posta un commento

Advert

Somblera Fitness

Seguici su FB

Advert

Somblera fitness

News Liquida

Powered by Blogger.

Culttime blog 2.0

Contatti Feed RSS Facebook Twitter pinterest Tumblr Facebook

Visite

free counters

Social

http://www.wikio.it
BlogItalia - La directory italiana dei blog
Personal-Journals blog