A lezione di Moro nelle scuole pugliesi: il dettaglio dei progetti 2018-19 del Consiglio regionale
Sono quattro, come annunciato, i progetti biennali promossi dal Consiglio regionale della Puglia, per “proporre all'intera comunità pugliese l’attualità del pensiero di Aldo Moro”, come dichiara il presidente dell’Assemblea legislativa, Mario Loizzo.
“Moro vive” ha preso il via dall’istituto Giulio Cesare di Bari e coinvolgerà gli studenti di altri 49 istituti superiori. “Moro martire laico” è destinato a Comuni, biblioteche e Associazioni, “Moro professore” si rivolge alle Università pugliesi.
Il 18 ottobre, nell'Aula del Consiglio regionale, in via Capruzzi a Bari, primo appuntamento con “Moro Educatore”, ciclo di incontri per la formazione e aggiornamento dei docenti di lettere, storia, filosofia e diritto degli istituti scolastici pugliesi. È un corso biennale di 60 ore complessive, organizzato in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale, l'IPSAIC, il SISUS e la Biblioteca del Consiglio Regionale. Prevede 14 incontri, tutti nella sede consiliare, con lezioni di autorevoli personalità su aspetti diversi della vicenda umana, professionale, politica e drammatica di Aldo Moro. Interverranno i presidenti delle Commissioni d'inchiesta Giovanni Pellegrino e Giuseppe Fioroni, che si soffermeranno risultati e gli aspetti critici dell'inchiesta Moro. Il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti parlerà di “Legalità e Magistratura”. Metteranno a fuoco aspetti delicati gli scrittori Giovanni Fasanella (“Moro e il contesto internazionale”), Stefania Limiti (“La strategia della tensione”), Filippo Boni (“I Martiri di via Fani”). “Moro, la Puglia e La Gazzetta del Mezzogiorno” sarà l’argomento di una lezione del direttore del quotidiano, Giuseppe De Tomaso. I professori universitari Antonio Incampo, Loredana Perla, Raffaele Rodio e Federico Imperato tratteranno i temi “Moro costituente”, “Moro ministro della Pubblica Istruzione”, “Moro e lo Stato”, “Moro e il Mare Mediterraneo”. Il comandante del RIS generale Luigi Ripani tratterà la dinamica della morte di Moro. Il capitano dei Carabinieri Roberto Arlati, che guidò l'irruzione in via Montenevoso il 1 ottobre 1978, a Milano, racconterà una delle pagine più oscure dell’intera vicenda.
Oltre alla partecipazione di due parenti delle vittime di via Fani, Adriana Zizzi e Sandro Leonardi, parte lesa e spesso trascurata nel loro dramma, è prevista la presenza di uno dei capi fondatori delle Brigate Rosse, Alberto Franceschini, pentito vero che non ha mai ucciso nessuno. Sarà intervistato dal direttore di Telenorba Enzo Magistà.
Le lezioni inaugurali di ciascuno dei due anni di corso saranno tenute dall’on. Gero Grassi, funzionario della Biblioteca multimediale del Consiglio regionale, già proponente la Commissione d'inchiesta Moro-2. Secondo una prassi efficace, collaudata in 600 manifestazioni in tutta Italia, muovendo dalla docenza di Moro nell'Università di Bari, perverrà ai risultati della Commissione parlamentare, attraverso il racconto organico di quasi ottanta anni di storia d'Italia.
Alle iniziative interverranno il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Anna Cammalleri, il direttore dell'IPSAIC Vito Antonio Leuzzi e la dirigente della Sezione biblioteca e comunicazione istituzionale del Consiglio regionale Annavita Perrone.
“Moro vive” ha preso il via dall’istituto Giulio Cesare di Bari e coinvolgerà gli studenti di altri 49 istituti superiori. “Moro martire laico” è destinato a Comuni, biblioteche e Associazioni, “Moro professore” si rivolge alle Università pugliesi.
Il 18 ottobre, nell'Aula del Consiglio regionale, in via Capruzzi a Bari, primo appuntamento con “Moro Educatore”, ciclo di incontri per la formazione e aggiornamento dei docenti di lettere, storia, filosofia e diritto degli istituti scolastici pugliesi. È un corso biennale di 60 ore complessive, organizzato in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale, l'IPSAIC, il SISUS e la Biblioteca del Consiglio Regionale. Prevede 14 incontri, tutti nella sede consiliare, con lezioni di autorevoli personalità su aspetti diversi della vicenda umana, professionale, politica e drammatica di Aldo Moro. Interverranno i presidenti delle Commissioni d'inchiesta Giovanni Pellegrino e Giuseppe Fioroni, che si soffermeranno risultati e gli aspetti critici dell'inchiesta Moro. Il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti parlerà di “Legalità e Magistratura”. Metteranno a fuoco aspetti delicati gli scrittori Giovanni Fasanella (“Moro e il contesto internazionale”), Stefania Limiti (“La strategia della tensione”), Filippo Boni (“I Martiri di via Fani”). “Moro, la Puglia e La Gazzetta del Mezzogiorno” sarà l’argomento di una lezione del direttore del quotidiano, Giuseppe De Tomaso. I professori universitari Antonio Incampo, Loredana Perla, Raffaele Rodio e Federico Imperato tratteranno i temi “Moro costituente”, “Moro ministro della Pubblica Istruzione”, “Moro e lo Stato”, “Moro e il Mare Mediterraneo”. Il comandante del RIS generale Luigi Ripani tratterà la dinamica della morte di Moro. Il capitano dei Carabinieri Roberto Arlati, che guidò l'irruzione in via Montenevoso il 1 ottobre 1978, a Milano, racconterà una delle pagine più oscure dell’intera vicenda.
Oltre alla partecipazione di due parenti delle vittime di via Fani, Adriana Zizzi e Sandro Leonardi, parte lesa e spesso trascurata nel loro dramma, è prevista la presenza di uno dei capi fondatori delle Brigate Rosse, Alberto Franceschini, pentito vero che non ha mai ucciso nessuno. Sarà intervistato dal direttore di Telenorba Enzo Magistà.
Le lezioni inaugurali di ciascuno dei due anni di corso saranno tenute dall’on. Gero Grassi, funzionario della Biblioteca multimediale del Consiglio regionale, già proponente la Commissione d'inchiesta Moro-2. Secondo una prassi efficace, collaudata in 600 manifestazioni in tutta Italia, muovendo dalla docenza di Moro nell'Università di Bari, perverrà ai risultati della Commissione parlamentare, attraverso il racconto organico di quasi ottanta anni di storia d'Italia.
Alle iniziative interverranno il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Anna Cammalleri, il direttore dell'IPSAIC Vito Antonio Leuzzi e la dirigente della Sezione biblioteca e comunicazione istituzionale del Consiglio regionale Annavita Perrone.
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