A Foggia si continua a sparare. Agguato a Roberto Sinesi
di Nico Baratta
Era nella sua auto, una Fiat 500 tipo L, quando alcuni sicari si sono avvicinati e hanno aperto il fuoco verso Roberto Sinesi, 54 anni, conosciuto capo clan della mala organizzata locale, la cosiddetta “Società Foggiana”. Il fatto è avvenuto poco prima le ore 17:30, in Via San Giovanni Bosco, Rione Candelaro, e precisamente vicino la chiesa del Sacro Cuore. Dai primi accertamenti svolti dalle FF.OO. pare siano stati sparati circa una ventina di proiettili da una mitraglietta e pistola calibro 9x21, ferendo non grave il Sinesi e suo nipote di quattro anni, presente con lui nell'auto.
Da alcune indiscrezioni colte sul luogo, alla guida dell’auto c’era la figlia, tra l’altro moglie di un altro boss affiliato ai Sinesi, i Francavilla; mentre il boss era di fianco con in braccio il nipotino. Ora sul luogo vi sono gli inquirenti per le dovute indagini, mentre il Sinesi e il bambino sono stati immediatamente trasportati al Pronto Soccorso dei Riuniti di Foggia dove il boss è stato operato d’urgenza al torace e il piccolo è stato medicato poiché ferito di striscio a una spalla. La figlia, invece, è rimasta illesa. Quest’ultimo attentato è la prova lampante che a Foggia tra i clan malavitosi c’è rivalità, fame di potere e predominio sul territorio. Le estorsioni sono all'apice dell’attività criminale del clan Sinesi-Francavilla, che tempo fa indusse sia la magistratura sia la DDA di Bari a indagare sul pizzo ai camionisti che trasportano pomodori.
Da alcune indiscrezioni colte sul luogo, alla guida dell’auto c’era la figlia, tra l’altro moglie di un altro boss affiliato ai Sinesi, i Francavilla; mentre il boss era di fianco con in braccio il nipotino. Ora sul luogo vi sono gli inquirenti per le dovute indagini, mentre il Sinesi e il bambino sono stati immediatamente trasportati al Pronto Soccorso dei Riuniti di Foggia dove il boss è stato operato d’urgenza al torace e il piccolo è stato medicato poiché ferito di striscio a una spalla. La figlia, invece, è rimasta illesa. Quest’ultimo attentato è la prova lampante che a Foggia tra i clan malavitosi c’è rivalità, fame di potere e predominio sul territorio. Le estorsioni sono all'apice dell’attività criminale del clan Sinesi-Francavilla, che tempo fa indusse sia la magistratura sia la DDA di Bari a indagare sul pizzo ai camionisti che trasportano pomodori.
[Nella foto l'auto dell'agguato - foto Maizzi]
Ubicazione:
Via S. Giovanni Bosco, 71122 Foggia FG, Italia
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