Il volto di Gesù ragazzo ricostruito dalla Polizia partendo dalla Sacra Sindone
di Nico Baratta
La scienza e tecnologia a braccetto con la religione. Lo fa nel nome della verità, quella millenaria che avvolge il mistero del volto della Sacra Sindone. Quel volto, Santo e Sacro Volto per i credenti custodito a Torino nella Cappella del Guarini, raffigura il volto di Gesù Cristo avvolto post-mortem secondo le usanze temporali e locali di Gerusalemme nel 33 d.C.
Il mondo è dibattuto sulla sua veridicità e stabilirne l’autenticità è ancor oggi un tema caldo, che richiama a se studiosi di ogni scienza. A Torino, e fino al 24 giugno 2015, in questi giorni c’è l’Ostensione della Sacra Sindone. Milioni di fedeli, di persone anche non credenti, si stanno recando al capezzale di quel “lenzuolo di lino”. Una stoffa che nel tempo ha subito di tutto: furti, incendi, sottrazioni, a dimostrazione che la fede e il mistero che la avvolge ha sempre sortito interesse, anche laico. Ultime peripezia della Sacra Sindone furono ripetitivamente quella che dal 1939 al 1942 fu custodita segretamente a Montevergine (AV) per sottrarla alle grinfie di Hitler che la voleva per se, e il salvataggio dall’incendio del nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 aprile 1997 divampò nella cappella che la custodiva. In quell’occasione grazie al tempismo, coraggio e professionalità del Corpo dei Vigili del Fuoco, la teca che custodisce la Sacra Sindone fu salvata dalle fiamme. Una nota di merito va dato a quel Vigile che a colpi di mazzuola ruppe il vetro per il blocco del sistema automatico di apertura. Grazie.
Oggi, e grazie alla scienza e alla tecnologia sapientemente e professionalmente messa in opera da specialisti in ricostruzione dei volti, la Polizia di Roma, della criminologia, ha ricostruito il volto giovanile di Gesù. Un software specializzato a tal compito, e precisamente più sofisticato di quelli per la ricostruzione degli identikit dei criminali, partendo dal volto raffigurato, immortalato, sulla Sindone è riuscito a farci conoscere, seppur tecnologicamente e con margini di errore relativamente bassi e legati ai dati del volto iniziale, il viso di Gesù adolescente.
La sequenza è sorprendente in quanto ci fa conoscere il Cristo nelle varie età, fino a quelle del ragazzetto. Merito va dato all’equipe che ha lavorato a questo straordinario progetto, che sta facendo il giro del mondo e sta facendo discutere importanti scienziati di ogni genere. Un’equipe che ha preso spunto da precedenti lavori della Polizia, come quello per la cattura di Bernardo Provenzano, il boss dei boss mafiosi, la cui ultima immagine disponibile era di quarant'anni prima, perciò ricostruendo da vecchie fotografie.
Tuttavia il dubbio sulla Sindone rimane. Per la giustezza della cronaca bisogna dire che la datazione al carbonio 14 del Sacro Lenzuolo in cui secondo la Chiesa fu avvolto il corpo di Cristo nel sepolcro, il manufatto risalirebbe al XIII secolo. Per la Chiesa è questione di fede, per i laici è tutto ancora da provare. Ciononostante può essere che lo stesso Papa Francesco dia l'autorizzazione per ulteriori indagini scientifiche, a prescindere dai risultati che se ne potranno trarre.
Ubicazione:
Torino, Italia
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