San Severo, aggredito con pugni in un bar: 42enne in fin di vita
Trascorrere momenti sereni, oggigiorno è sempre più difficile. Oltre a far i conti con i problemi quotidiani di lavoro, pochi soldi, ci si mettono loro, i soliti balordi meglio delinquenti) dal pugno facile. Una serata al bar che è diventata una rissa; un’aggressione che si è trasformata in tragedia, con un uomo in fin di vita. E’ quanto accaduto venerdì sera, a San Severo, all’esterno del Bar Opera, nei pressi del Teatro Comunale “Verdi”, dove - per cause ancora da accertare - si è consumata una violenta aggressione dei confronti di un uomo di 42 anni.
La vittima dell’accaduto - un cittadino di nazionalità marocchina, sposato con una sanseverese e 20 vent’anni nella cittadina dell’alto Tavoliere - è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. E’ in prognosi riservata. L’aggressore, invece, è stato identificato dalla polizia come Matteo Cercone, 39enne del posto, con precedenti per reati contro il patrimonio.
Ancora da capire cosa sia scattato nella mente dell’aggressore che - secondo quanto ricostruito dagli agenti, e immortalato nelle immagini dei sistemi di videosorveglianza posti in zona - si è letteralmente scagliato contro l’uomo, seduto al tavolino del bar per bere una birra, assestandogli un pugno in viso che lo ha scaraventato al suolo; poi gli è saltato addosso continuano a colpirlo con forza e veemenza in viso. Da terra, il malcapitato non si è più rialzato: ha perso i sensi al primo contatto con il suolo.
Soccorso dai sanitari del 118, l’uomo è stato trasportato in all’ospedale di San Giovanni Rotondo dove è in ricoverato in prognosi riservata. Per l’aggressore è scattato invece l’arresto. Inutile il tentativo di depistaggio messo in atto dal 39enne: dalle immagini del sistema a circuito chiuso, infatti, sembrerebbe che l’uomo abbia cercato di confondersi tra i soccorritori, avventori del bar e tanti curiosi che si sono fermati per capire cosa fosse successo. Per rendere ancora più credibile il suo stratagemma, lo stesso si era anche sfilato il giubbotto per non essere riconosciuto dagli avventori del bar.
Gli inquirenti al momento non escludono nessuna ipotesi. Potrebbe essersi trattato di un episodio di razzismo oppure di una lite sfociata per futili motivi.
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