Presidio ospedaliero Monte Sant'Angelo, Gatta: “Troppe promesse non mantenute da Vendola”
Di seguito un comunicato stampa del consigliere regionale Giadiego Gatta.
“Costretti a spostarsi per una radiografia, Pap-test sospeso da più di un anno, carenza di personale e altro ancora. Sono solo alcuni dei disagi che gravano sui cittadini di Monte Sant’Angelo, in cui l’unico presidio non è più nelle condizioni di erogare neppure i servizi essenziali”. Lo rende noto il consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta, che ha depositato a riguardo un’interrogazione rivolta al Presidente Nichi Vendola ed all’assessore alla Sanità Elena Gentile. “In virtù del Piano di Rientro - prosegue Gatta - i territori interessati dalla disattivazione degli ospedali avrebbero dovuto essere oggetto di processi di potenziamento per garantire le attività assistenziali territoriali alternative al ricovero. Così non è stato, nonostante le rassicurazioni in merito dell’assessorato alla Sanità e dei vertici dell’Asl di Foggia. Dal 2010 al 2014, poi, c’è stata una riduzione del personale tecnico e sanitario da 23 a 16 unità, con la concreta impossibilità di far fronte alle richieste della cittadinanza. In tutti i reparti mancano gli educatori professionali, l’assistente sociale e lo psicologo, il servizio di radiologia è carente anche per il cattivo funzionamento del macchinario in attesa di rinnovo della licenza, il numero degli addetti alle pulizie è insufficiente. E ancora: era stato promesso, durante un incontro tra amministrazione comunale, Asl e assessorato, il potenziamento del Punto di Primo intervento con macchinari per analisi veloci e ad oggi l’impegno non è stato ancora onorato. Chiediamo pertanto a Vendola e alla Gentile - conclude il consigliere Gatta - se siano a conoscenza della situazione, con quali tempi ed in che modo intendano far fronte agli impegni assunti col Piano di riconversione dopo la chiusura dell’ospedale di Monte Sant’Angelo, a meno che non abbiano deciso di privare una comunità del servizio sanitario sic et simpliciter…”.
“Costretti a spostarsi per una radiografia, Pap-test sospeso da più di un anno, carenza di personale e altro ancora. Sono solo alcuni dei disagi che gravano sui cittadini di Monte Sant’Angelo, in cui l’unico presidio non è più nelle condizioni di erogare neppure i servizi essenziali”. Lo rende noto il consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta, che ha depositato a riguardo un’interrogazione rivolta al Presidente Nichi Vendola ed all’assessore alla Sanità Elena Gentile. “In virtù del Piano di Rientro - prosegue Gatta - i territori interessati dalla disattivazione degli ospedali avrebbero dovuto essere oggetto di processi di potenziamento per garantire le attività assistenziali territoriali alternative al ricovero. Così non è stato, nonostante le rassicurazioni in merito dell’assessorato alla Sanità e dei vertici dell’Asl di Foggia. Dal 2010 al 2014, poi, c’è stata una riduzione del personale tecnico e sanitario da 23 a 16 unità, con la concreta impossibilità di far fronte alle richieste della cittadinanza. In tutti i reparti mancano gli educatori professionali, l’assistente sociale e lo psicologo, il servizio di radiologia è carente anche per il cattivo funzionamento del macchinario in attesa di rinnovo della licenza, il numero degli addetti alle pulizie è insufficiente. E ancora: era stato promesso, durante un incontro tra amministrazione comunale, Asl e assessorato, il potenziamento del Punto di Primo intervento con macchinari per analisi veloci e ad oggi l’impegno non è stato ancora onorato. Chiediamo pertanto a Vendola e alla Gentile - conclude il consigliere Gatta - se siano a conoscenza della situazione, con quali tempi ed in che modo intendano far fronte agli impegni assunti col Piano di riconversione dopo la chiusura dell’ospedale di Monte Sant’Angelo, a meno che non abbiano deciso di privare una comunità del servizio sanitario sic et simpliciter…”.
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