giovedì 2 agosto 2012

Goletta Verde libera una tartaruga nelle acque di Vieste

Tra le acque del Gargano, al largo di Vieste, un bellissimo esemplare di tartaruga marina "Caretta Caretta" è tornato in libertà grazie al Centro Recupero Tartarughe Marine gestito da Legambiente a Manfredonia, che ha curato l'animale a seguito di ingestione di numerosi residui di plastica. Occasione è stata il saluto di Goletta Verde, la celebre campagna itinerante di Legambiente, alle acque della Puglia che ha lasciato ieri alla volta del Molise, dopo aver sostato nelle tappe di Gallipoli e Trani. A liberare la "Caretta Caretta" insieme a Goletta Verde, al Centro Recupero Tartarughe Marine - Manfredonia di Legambiente, i pescatori della marineria di Manfredonia, il Centro Velico Gargano,  il polo nautico del Gargano, l’associazione Gargano Tuna Fishing di Vieste e la Capitaneria di Porto di Vieste.
L’esemplare è stato rinominato dagli ambientalisti "Donata" e vuole rappresentare uno speciale dono alle acque pugliesi per la tutela della biodiversità, oltre che simbolo della vertenza per l’annullamento dei permessi di ricerca di idrocarburi al largo delle Isole Tremiti presentati dalla società Petroceltic Italia Srl, per la quale si attende l’esito della sentenza del Tar Lazio, che si esprimerà sul ricorso proposto dalle associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente, discusso lo scorso 22 marzo. “Il messaggio che Goletta Verde ha voluto lanciare ieri con la liberazione di questo bellissimo esemplare di Caretta Caretta – commentano Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia e Giovanni Furii, responsabile Centro recupero tartarughe marine -Manfredonia di Legambiente – è quello di mettere in atto tutte le sinergie possibili per tutelare il patrimonio naturale, soprattutto in una regione come la Puglia dove si trova il 43% degli habitat individuati a livello nazionale dalla Direttiva Habitat 92/43/EC. E’ quindi necessario conservare questo prezioso ecosistema soprattutto dall’attuazione di progetti che mirano a sfruttare il bene pubblico per interessi privati, come quelli delle società petrolifere. Speriamo che questa tartaruga che abbiamo soprannominato Donata – concludono Tarantini e Furii - possa rappresentare davvero un dono per queste acque, quotidianamente minacciate dalla speculazione edilizia e soprattutto dalla gravissima minaccia delle trivellazioni petrolifere”. Il Centro di Recupero di Tartarughe Marine  di Manfredonia è nato nell’ambito del Progetto TARTANET LIFE 2004 NAT/IT/187. Il Centro, svolge un notevole ruolo operativo sul territorio a difesa di specie marine in pericolo ed in particolare delle tartarughe marine che sono indicate, nell’Allegato 2 della Direttiva Habitat, come “specie prioritaria”. Nel dettaglio, sette sono le specie di tartarughe marine minacciate di sopravvivenza al mondo e tre di queste, presenti nel Mediterraneo, sono in pericolo di estinzione.

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