giovedì 2 agosto 2012

Dossier Mare Monstrum Legambiente: Torre Mileto nella top five degli ecomostri

“Nella classifica del Mare Monstrum sull’abusivismo edilizio sul demanio marittimo la Puglia rimane sul podio al terzo posto con 471 infrazioni accertate confermandosi terra depredata dalla speculazione immobiliare - dichiara Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia - Il mattone selvaggio imperversa e le costruzioni spuntano ovunque: nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico o idrogeologico e soprattutto sui litorali. In questa situazione, non possiamo che essere soddisfatti per la recente approvazione da parte della Regione Puglia della legge sulla prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio. Tuttavia, - continua Tarantini - ora aspettiamo che, dopo Punta Perotti, riprenda la stagione degli abbattimenti a partire dalle villette di Torre Mileto in provincia di Foggia”.
Le splendide coste della regione Puglia sembrano essere lambite da un magnifico mare di…illegalità. Il lavoro delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, evidenziato nel Dossier Mare Monstrum di Legambiente, uno studio dedicato al mare ed alle coste italiane, restituisce infatti numeri pesanti: nel 2011, la regione sorpassa la Calabria e sale sul podio della classifica nazionale del mare illegale piazzandosi al terzo posto con 1.633 reati (ovvero il 12,4% del totale), 2068 denunce e arresti e 747 sequestri. Scendendo nel dettaglio, vediamo che nell’ultimo anno si sono compiute ben 1,9 infrazioni per ogni km di costa pugliese. Tra i principali nemici del mare regionale spicca l’abusivismo e la speculazione edilizia che, con 471 infrazioni accertate, 790 denuncie e arresti, 283 sequestri rappresentano il 14, 9% del totale nazionale. Dal Gargano al Salento il mattone illegale si sussegue pressoché ininterrotto deturpando le coste pugliesi a discapito dell’integrità dell’ecosistema e della libera fruizione del bene pubblico.  Per quanto riguarda la Provincia di Foggia, l'insediamento di Torre Mileto compare nella Top Five degli ecomostri di Legambiente. Si tratta di un villaggio costiero completamente abusivo costituito da 2.800 villini poggiati sulla striscia di sabbia che divide il mare dal lago di Lesina. Case senza fondamenta, senza allacci e senza fognature a pochi metri dal bagnasciuga, realizzate negli anni ’70 che stanno letteralmente marcendo e che hanno perso il loro valore di mercato. Una vergogna collettiva che Legambiente denuncia da decenni e su cui non ha intenzione di abbassare la voce. Nel 2009 la Regione Puglia, nell’ambito del Piano d’intervento di recupero territoriale (Pirt), aveva approvato una delibera per l’abbattimento di una parte di queste costruzioni, circa 800 per lo più di quelle abbandonate da tempo, per cui non ci sarebbero grandi opposizioni. Siamo arrivati all’estate del 2012 ed a Torre Mileto non è ancora successo niente.

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