domenica 11 ottobre 2015

Poker dei Satanelli. Foggia batte Lecce 4 a 0

di Nico Baratta

L'analisi.

Nel derby di Puglia, la 6ª giornata di Lega Pro Girone C finalmente ha sortito un Foggia vincente che ha dimostrato di farcela per il rash finale ma non convince. Il risultato direbbe il contrario. Il campo, invece, svela verità spesso dimenticate dopo una vittoria che ha strapazzato i salentini. La compagine rossonera oggi in campo ha manifestato più grinta, più determinazione, anche più gioco, grazie al prezioso contributo di Floriano. Tuttavia non s’è vista quella forza che dovrebbe avere una squadra, ovvero l’unione e l’umiltà. Il silenzio stampa che la società rossonera ha messo in atto per tutta la settimana la dice lunga sugli intermittenti equilibri tra calciatori, mister e proprietà. Un silenzio che è proseguito anche oggi dopo il poker di reti rifilato al Lecce. E ciò rende più dubbiosi sia i tifosi, sia gli addetti ai lavori, che ora si chiedono se quell’intermittenza è diventata labile o se il silenzio è solo strategia. Poteva essere una scala reale se “Re” Iemmello avesse fatto centro, ma va bene ugualmente. Il poker da carica, fiducia e specialmente sprona chi nello spogliatoio non si “sveste” del tutto. Il ritiro a mo’ di clausura che la squadra ha svolto durante la settimana scorsa ha ritemprato i calciatori foggiani. Certamente son stati giorni dove si sono parlati, confrontati, conosciuti, e i risultati si son visti oggi allo Zaccheria. Speriamo che non sia un fuoco di paglia e che la vittoria odierna non sia pirrica. La risposta ce la daranno sabato prossimo dove ci attendiamo una vittoria, anche di misura, fuori casa, così da consolidare il lavoro svolto in ritiro e dar ragione a una proprietà indulgente e a un mister esigente. Ciononostante possiamo affermare che oggi il Foggia aveva un passo diverso, dirompente e  preventivo all’occorrenza, regalando a chi si è recato allo stadio, ed erano in molti, un nuovo spettacolo. Molti, infatti, gli spettatori sugli spalti del Pino Zaccheria finalmente col suo nuovo look tutto rossonero, con più posti e curve colorate. Si prevedevano più di diecimila spettatori, invece ne son stati meno, ma di più delle precedenti partite. Forse il derby o lo stadio? Anche questa risposta l’avremo nelle prossime gare. Fine gara all’insegna dei ringraziamenti dei calciatori sotto gli spalti, come a dire seguiteci e aiutateci perché noi da oggi ci crediamo. Ovviamente è un nostro pensiero, supposizione che ci piace per dire a chi non l’ha ancora compreso che il Foggia milita in Lega Pro, quella serie C che deve salutare Foggia a fine campionato per approdare nella categoria maggiore, la prima degna di una città che ha fame di sport  di livello, di spessore.

Le formazioni.

FOGGIA (4-3-3) – Narciso, Angelo (85° Bencivenga), Loiacono, Gigliotti, Di Chiara; Agnelli, Gerbo, Coletti (81° Riverola); Sarno, Iemmello, Sainz-Maza (55° Floriano). In panchina: Micale, De Giosa, D’Allocco, Lodesani, Bollino, Viola, Agostinone, Sicurella. Allenatore: Roberto De Zerbi.

LECCE (4-2-3-1) – Perucchini, Beduschi, Freddi, Camisa, Liviero; De Feudis, Suciu; Lepore, Surraco (52° Papini), Doumbia (81° Vecsei), Diop (56° Curiale). In panchina: Bleve, Salvi, Legittimo, Gigli, Cicerello, Lo Bue, Cosenza, Pessina, Carrozza. Allenatore: Antonino Asta.

RETI – 36° Sarno (Fg); 49° Gigliotti (Fg); 67° Agnelli (Fg); 80° Floriano (Fg)

NOTE – Arbitro Marco Mainardi di Bergamo. Angoli 5-4 per il Foggia. Ammoniti: Coletti (Fg); Freddi, De Feudis, Surraco e Papini (Le). Espulso Freddi (Le). Recupero: 2 minuti nel primo tempo, 3 minuti nel secondo tempo. 

La Partita.

Il Primo Tempo inizia con un Foggia all’arrembaggio dei salentini. All’11mo Coletti bacia la traversa avversaria con una punizione dal limite. Mentre al 14mo “Re” Iemmello manca il centro da pochi metri. È il preludio al vantaggio? Mah... Nel frattempo il Lecce con Diop al 22mo spara un diretto su Narciso che  smanaccia ma ripara, come sempre. Sarno macina chilometri servendo Iemmello e chi ha la possibilità di calciare a rete. Il forcing foggiano continua tant’è che al 28mo che i salentini son costretti a difendersi con le mani in piena area di rigore, ma l’arbitro non vede e non concede il penalty. Attimi concitati tra i satanelli e il Lecce ne approfitta al 30mo. Ancora con la testa al rigore non concesso, i rossoneri si fanno sorprendere davanti a Narciso che miracolosamente salva un goal fatto da un pallone colpito di testa da Diop dopo un corner. Goal mancato, goal subito, la fantastica regola del rettangolo verde che oggi si è materializzata al 36mo. Sarno su punizione deviato dalla barriera giallorossa insacca Perucchini, l’estremo difensore leccese. Il tempo trascorre e il primo tempo termina. Tutti negli spogliatoi.

Il Secondo Tempo è di fatto un assolo dei satanelli. Carichi del vantaggio e spronati da un De Zerbi che non ci sta a perdere quest’appuntamento, i rossoneri strapazzano la difesa leccese. Occasioni su occasioni in meno di tre minuti. I leccesi s’innervosiscono e reagiscono non col gioco, ma con i falli. Al 3° minuto Freddi si lascia andare e reagisce. L’arbitro lo espelle per seconda ammonizione. Il Lecce rimane in dieci, subiscono il colpo e sembra non esserci più. L’occasione per il Foggia è propizia tant’è che Gigliotti, anch’egli su punizione, sempre al 3°, gonfia la rete avversaria. Foggia 2, Lecce 0. I salentini ci provano con Lepore e Narciso blocca. Iemmello è sempre a caccia del suo goal ma Perucchini glielo nega. Sarà Capitan Agnelli a realizzare al 21mo il terzo goal rossonero realizzando su assist dell’onnipresente Sarno, ora in compagnia di Floriano, subentrato a Sainz-Maza al 55mo. Il tris non appaga il Foggia e l’area piccola di Perucchini è un assedio rossonero. Ma come capita se l’euforia prende alla testa, la difesa foggiana si distrae e al 26mo ricambia il favore del primo tempo targato giallorosso, prendendo con le mani davanti a Narciso una palla destinata alla punta salentina che avrebbe segnato. Il Lecce reclama il rigore ma l’arbitro non concede. Misteri arbitrali…. Nel frattempo Floriano non reso pago di fornire palloni a chi dovrebbe finalizzarli, al 35mo segna la quarta rete foggiana con un pallone servito al millimetro dall’insostituibile Sarno. Foggia 4, Lecce 0. È poker! Iemmelo rosica e tenta la scala reale, degno del suo appellativo di “Re”, ma non è giornata. Termina il match e i satanelli ringraziano gli spettatori recandosi sotto gli spalti di uno Zaccheria tonante. Asta, il mister del Lecce saluta i Satanelli e Mister De Zerbi ma esce scuro in volto, senza alzar lo sguardo verso i pochi tifosi leccesi accorsi a Foggia. 

Alcune note.

La sfida si è disputata per la prima volta alle ore 15, con cielo coperto, temperatura intorno ai 15°C con un umidità del circa 70%. Spalti gremiti ma non pieni allo Zaccheria. De Zerbi finalmente è sorridente e pur sapendo del silenzio stampa imposto dalla società rossonera, vuol dir la sua, anche perché la vittoria lo esige «La svolta non è arrivata oggi ma arriverà solo quando riusciremo a giocare sempre così. La squadra è migliorata molto sotto l’aspetto fisico, soprattutto Agnelli e Sarno. Floriano e Viola non sono partiti titolari perché non erano al 100%.  Sappiamo che questa è una piazza che in 15 giorni passa da 2mila persone alle 3 di notte alla contestazione. Se fossimo stati primi oggi avremmo fatto anche 13mila spettatori. Se porta bene scrivere che sono in discussione, come ha fatto la Gazzetta dello Sport, questa settimana, fatelo sempre». Ora il Foggia  è a 8 punti, quinta in classifica ma con ben otto squadre sopra di essa. 

[Foto di R. D'Agostino - immagine di repertorio ndr.]

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