Foggia, Sveglia col botto. Bomba alla Pizzeria Leonardo in centro
di Nico Baratta
È proprio così. Foggia questa mattina, domenica 3 maggio 2015, si è svegliata col botto. Una la pizzeria “Leonardo in centro”, in Piazza Siniscalco Ceci, di fronte al Comune di Foggia, è stata nuovamente vittima di un attentato estorsivo. Un ordigno, presumibilmente la solita bomba carta è stata posta in terra sulla saracinesca del locale. Non vi sono state vittime né fiamme, per fortuna, in quanto nel momento in cui è esploso l’ordigno, seppur rudimentale ma di media potenza (più deflagrante dei soliti utilizzati fino a ora), l’edicolante che ha l’attività a non più di 5 metri dal posto dell’attentato, stava scendendo dall’auto per aprire l’edicola. Il boato e lo spostamento d’aria lo hanno sobbalzato da terra, stordendolo. Poteva finir peggio. Per fortuna tanta paura. Sul posto si sono recate tre pattuglie dei Carabinieri del Comando provinciale di Foggia, un automezzo dei Vigili del Fuoco e un’unità del 118 che ha prestato soccorso all’edicolante stordito e impaurito. La zona, fortunatamente, è coperta da impianti di videosorveglianza sia del locale in oggetto, sia da una telecamera posta sull’edificio del Comune che dovrebbe funzionare.
Per la cronaca erano le ore 06:18 quando un boato, avvertito in gran parte della città, ha fatto sobbalzare dai letti quanti stavano riposando in attesa della tanto attesa domenica di riposo. La deflagrazione ha distrutto parte della saracinesca e la grata sottostante dei box sotterranei. Inoltre ha mandato in frantumi i vetri dei balconi dell’appartamento soprastante, rompendo le relative persiane. Altri danni si sono avuti all’edicola posta a non più di 5 metri dall’esplosione, dove una parte della vetrata è andata in frantumi, e a un’auto parcheggiata vicino cui si sono frantumati i vetri della portiera posteriore sinistra. La deflagrazione ha causato uno spostamento d’aria che ha interessato parte degli edifici posti nelle vicinanze. Difatti i vetri dell’ultimo piano dell’Accademia delle belle Arti di Foggia si sono rotti cadendo in terra. Stessa sorte è toccata ad alcune finestre del Comune di Foggia.
Tanta paura, pur essendo un orario poco trafficato, si è avuta da chi era nelle vicinanze. Tra questi, come detto, c’era l’edicolante che fortunatamente sta bene. «Stavo scendendo dall’auto. Ero di spalle –ha dichiarato l’edicolante- e mentre stavo uscendo mi son sentito alzare e all’improvviso non ho visto più nulla. Quando mi sono ripreso ero stordito».
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Quest’attentato è il secondo che subisce la pizzeria. Precedentemente, e precisamente nello scorso febbraio, fu vittima di un altro attentato, un mese prima che iniziasse l’attività. Anche in quel caso, come ora, il proprietario ha dichiarato di non aver ricevuto alcun avvertimento. In quell’occasione, al primo attentato, come molti ricorderanno sul posto si recarono molti esponenti dell’attuale Consiglio Comunale, che ovviamente condannarono il vile e criminale atto estorsivo. Tra questi vi fu il Consigliere Comunale di maggioranza, Giuseppe Mainiero, che dopo aver atteso per circa mezz’ora l’allora Prefetto, S.E. la dott.ssa Luisa Latella, si recasse sul luogo, lo chiamò con il telefono, chiedendo la sua presenza. Tra i due insorse un diverbio acceso dove Mainiero chiedeva insistentemente e giustamente la sua imminente presenza, quello della figura apicale dello Stato.
Foggia trema ancora, anzi si sveglia col botto. Ora non più di notte, bensì di giorno, il racket, perché di questo stiamo parlando, colpisce senza paura, mettendo in pericolo vite umane. Sarebbe ora che lo Stato, nella figura del Prefetto Maria Tirone, e il Comune di Foggia, nella figura del Sindaco, Franco Landella, insistano affinché a Foggia arrivi l’Antimafia, non la commissione, ma agenti di polizia specializzata.
Ubicazione:
Foggia FG, Italia
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