Foggia, catturato dai Carabinieri l'esecutore della bomba al ristorante "Leonardo in centro" [Video]
Un venditore ambulante, con compagna e figlia di appena 20 giorni al seguito, l’esecutore dell’attentato esplosivo ai danni del ristorante “Leonardo in centro” che il 3 maggio 2015 svegliò la città di Foggia. HALLOUFI Mohamed, marocchino 28enne, gravemente indiziato dei reati di danneggiamento aggravato, porto e detenzione illegale di materiale esplodente, e stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Foggia.
Il provvedimento restrittivo è l’esito dell’attività di indagine dei Carabinieri a seguito dell’esplosione di un ordigno che la mattina del 3 maggio scorso provocò ingenti danni alla saracinesca, alla vetrata interna andata in frantumi e agli arredi del Ristorante “Leonardo in centro” ubicato in Corso Garibaldi a Foggia vicino il Municipio. L’esplosione oltre ad arrecar danni alla vetrata del giornalaio adiacente e ai vetri di un’auto parcheggiata nelle vicinanze, provocò malessere al giornalaio stesso che era in procinto di aprire l’attività.
Le prime ricostruzioni dopo la dirompente deflagrazione sono state decisive per i Carabinieri. Difatti i militari dopo aver circoscritto l’area dell’esplosione, procedettero ad acquisire i filmati dei sistemi di videosorveglianza del ristorante danneggiato e degli esercizi commerciali dislocati nelle immediate vicinanze, appurando che l’autore del fatto era un giovane uomo dai tratti somatici corrispondenti ad un soggetto di origine nord africana, vestito con camicia, jeans e scarpe da ginnastica di colore nero e rosso. Lo stesso raggiunse l’esercizio commerciale a bordo di una Peugeot 206 di colore grigio con alcuni segni distintivi, allontanandosi appena dopo l’esplosione.
Sviluppando le informazioni acquisite dalla visione dei filmati e concentrando l’attenzione sia sull’autovettura, sia sulle immagini del giovane, i Carabinieri hanno accertato che una Peugeot 206 compatibile con quella ripresa dalle telecamera era in uso ad un marocchino, identificato in HALLOUFI Mohamed. conseguentemente militari rintracciarono il soggetto, il quale, alla vista dei Carabinieri, tentò la fuga per poi essere prontamente bloccato.
La perquisizione locale eseguita presso l’abitazione del fermato, ubicata nella periferia sud del capoluogo dauno, consentì di rinvenire e porre sotto sequestro un paio di scarpe ed una camicia identiche a quelle usate dall’attentatore. All’atto del controllo, inoltre, HALLOUFI indossava lo stesso paio di jeans utilizzato dall’uomo ripreso dalle telecamere.
In relazione all’autovettura, gli accertamenti svolti dai militari non lasciarono dubbi che la Peugeot 206 utilizzata per raggiungere il luogo del delitto era proprio quella in uso al marocchino, per la corrispondenza di alcuni inconfutabili segni distintivi. Infine anche dalla stessa comparazione tra le immagini che ritraevano l’attentatore operare sul luogo dell’esplosione e le foto dell’indagato emergeva una chiara identità della persona.
Per i gravi indizi di colpevolezza emersi HALLOUFI Mohamed è stato fermato e condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tuttavia le indagini continuano incessanti per chiarire il movente e gli eventuali mandanti del fatto delittuoso, in quanto è presumibile che l’esecutore sia stato assoldato dalla mala locale. Difatti l’ HALLOUFI esercitava abusivamente presso Piazza cosiddetta “Libanese”, a Foggia, l’attività di venditore ambulante di varia merce, forse indumenti. Inoltre, il fatto che sia padre da appena 20 giorni e che l’esecutore vive di espedienti di fortuna, fanno presumere ad un atto estemporaneo per necessità, che non giustifica il fatto delittuoso, ma fanno convergere le indagini su ben altre piste.
«Uno degli strumenti migliori è quello di vedere di più» ha commentato durante la conferenza stampa di stamani il Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Foggia, il Colonello Basilicata, ponendo in evidenza che Foggia è stata dotata di sistemi di videosorveglianza specifica su diretto mandato della Procura.
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