Pino Campagna testimonial a Monte per "Una Vita da Social”
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Pino Campagna nel Truck di "Una Vita da Social" (foto Feliciana Taronna) ndr |
di Nico Baratta
Un testimonial d’eccezione quello che a Monte Sant’Angelo ha promosso “Una Vita da Social”. Organizzato dalla Polizia di Stato, con il supporto dei Ministeri degli Interni e dell’Istruzione, con la preziosa collaborazione di molte aziende del web, “Una Vita da Social” è la campagna di sensibilizzazione che la sezione Comunicazioni dei nostri uomini in divisa stanno portando in giro per l’Italia.
Ieri hanno fatto tappa a Foggia. Oggi erano a Monte, in Piazza Beneficenza. Qui, con il loro truck di ben 18 metri, hanno incontrato scolaresche e chi voleva informazioni su come navigare sicuri nel web.
Tutti sappiamo che il pericolo ormai corre anche lungo i cavi, specie quelli ad alta velocità come la fibra ottica. Ma è anche nell’etere attraverso i molteplici ponti per la diffusione via Wi-Fi del segnale tanto voluto quanto sofferto. Non è una novità che molte località della provincia di Foggia non sono coperte da questo segnale e la tanto attesa “agenda elettronica” che il Governo sponsorizza ma non organizza sta diventando obsoleta.
Ma veniamo a noi. Questa mattina nel truck targato Polizia i “giovani montanari” hanno potuto apprezzare l’efficienza degli agenti della PolPost (come amiamo chiamarli da decenni). Persone preparate non solo per accogliere denunce, bensì per prevenire e risolvere reati informatici.
A far da padrino all’evento un nostro carissimo conterraneo, il pigmalione Pino Campagna con la sua verve umoristica e tra un “Papy” e un “Ci sei? Ci stai” e una battuta, ha reso l’informazione a navigare sicuri un messaggio ben compreso. Non sono mancate battute sulle divise, ma, del resto, chi non sa apprezzare la satira non si diverte. E gli agenti hanno apprezzato, e tanto.
I temi affrontati son stati quelli cui tuti noi, giovani e non, siamo quotidianamente alle prese quando sostiamo dietro un monitor con le mani sulla tastiera. Cyberbullismo, stalking, furi d’identità, cyberpedofilia, phishing, spam e virus inoculati furtivamente, netiquette non rispettate e flame improvvisi, i temi più caldi trattati durante la seduta nel truck.
All’evento hanno partecipato le istituzioni locali, il Sindaco, Antonio di Iasio, il consigliere con delega alla Legalità, Matteo Taronna, alcuni dirigenti della Questura di Foggia e del comando di Polizia di Monte. A sorpresa è giunto anche S. E. Mons. Michele Castoro che ha voluto testimoniare la sua vicinanza a tal problema, una piaga che purtroppo affligge giovani generazioni, le fondamenta del futuro della società civile.
«Ci siamo riusciti – ha affermato Matteo Taronna-. Oggi è stata una giornata importante per gli alunni. Nonostante le avversità atmosferiche, infatti, la tappa di Monte Sant'Angelo è stata un successo, per la professionalità del personale della Polizia Postale, che ha tenuto le video lezioni, per il testimonial d'eccezione il mitico Pino Campagna e per il saluto d'onore a sorpresa da parte di S. E. Mons. Michele Castoro. Ringrazio in particolar modo la Polizia di Stato per aver reso possibile tutto ciò».
A tener banco all’informazione sono sempre loro i crimini commessi in rete. Sono molte le vittime che inconsapevoli si fanno adescare. Una mano a tal problema è importante fornirla, specie se dall’altra parte di un pc, o di un tablet o telefonino, c’è un cittadino giovane e anziano, spesso ignaro del pericolo.
L’iniziativa principalmente è partita per l’ondata sproporzionata che i fatti di cronaca legati al cyber bullismo, alcuni finiti in suicidi di adolescenti, hanno sconvolto l’opinione pubblica, allarmando le famiglie.
A tal fine il Sindaco di Iasio ha voluto precisare che la tappa della campagna itinerante della Polizia di Stato, "Una Vita da Social", ha rappresentato - «Un modo per i nostri giovani di conoscere un tema fondamentale, ormai, per la nostra quotidianità. Uno strumento ricco di possibilità ma anche pieno di insidie. C'è anche da sottolineare il grande lavoro svolto per portare il truck nella nostra città, una delle 55 tappe dell'intera campagna nazionale. Grazie alla Polizia di Stato per questa opportunità».
Difendersi dalla “cattiva rete” si può. Innanzitutto con una buona campagna di educazione alla legalità su Internet, accompagnata dall’uso di programmi e procedure che rispettino regole e leggi in materia. Sensibilizzazione all’uso di strumenti adeguati, di programmi non scaricati in rete in modo fraudolento che spesso sono potenziali contenitori di virus. I dati raccolti e poi presentati a chi ha preso parte all’iniziativa sono chiari: 9 ragazzi su 10 hanno uno smartphone con accesso internet in mobilità. Tra questi oltre il 60% accede ai social mentre si trova a scuola e quasi la metà di loro anche in presenza di un docente. Rilevante è l’85% degli studenti che appartengono a un gruppo su WhatsApp che per la maggior parte di loro costituisce uno strumento equivalente al tradizionale gruppo di studio. Ma il dato più preoccupante è, come detto inizialmente, il fenomeno del cyberbullismo, dove 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Come testimoniato da molti di loro, la metà ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Da porre in evidenza che oltre la metà degli intervistati trascorre sui social network più di un’ora al giorno, dove 1 ragazzo su 4 si dichiara sempre connesso, rispondendo prontamente ad ogni notifica proveniente da smartphone, tablet o pc.
E dire che dopo il gran parlare del Governo che vorrebbe tagliare i fondi a questa preziosa sezione, ecco che con gran fatica gli agenti mostrano il loro indispensabile servizio. Del resto come si potrebbe tagliare un servizio così importante e indispensabile giacché ora tutto corre sulla rete? Il Governo dovrebbe riflettere.
Ubicazione:
71037 Monte Sant'Angelo FG, Italia
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