Caso Moro: Grassi, Pd vuole verità e riportare in Italia Casimirri
«Per il Pd è un dovere la ricerca della verità e quindi anche riportare in Italia Alessio Casimirri».
Lo afferma Gero Grassi, vicepresidente dei Deputati Pd e componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro. «37 anni fa - afferma - cambiò la storia d'Italia, con il rapimento di Aldo Moro e l'uccisione della sua scorta, 'gli angeli del quotidiano', come li definisce Giovanni Ricci, figlio dell'appuntato dei Carabinieri Domenico, freddato insieme a Oreste Leonardi e ai poliziotti Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino, per mano di uomini mai del tutto identificati. Oggi a distanza di anni da quell'evento - prosegue - il Paese insiste nella ricerca della verità. Il PD lavora per questo, non per alimentare odi e rancori. Sapere chi, accanto alle BR, era presente in via Fani, così come sostenuto da quella autorevole parte di Magistratura che ha accertato la presenza di terzi, non significa ridare la vita ai cinque uomini delle forze dell'ordine e ad Aldo Moro. Significa però - sottolinea Grassi - fare giustizia che è sentimento diverso dalla vendetta, ma anche dalle bugie. A tal fine è doveroso che il 'turista' Alessio Casimirri, oggi in Nicaragua, sia estradato e rinchiuso nelle patrie galere, a scontare la pena per la quale è stato condannato con sentenza passata in giudicato. Nessuno ridarà la vita ai morti, ma dare giustizia consente ai superstiti la certezza di sentire lo Stato presente, non con le commemorazioni, ma con il rispetto che si deve a chi è ingiustamente ucciso», conclude Grassi.
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