martedì 17 febbraio 2015

Centro antiviolenza sulle donne e numero verde a Foggia

Solo un profondo cambiamento culturale può determinare un’inversione di tendenza fondamentale per la nostra civiltà. Con la cultura e con la comunicazione si può squarciare il velo del silenzio e dell’omertà”. Chi parla è Anna Rita Palmieri, presidente dell’associazione “Donne Insieme”, da anni in primo piano nel contrasto e nella prevenzione della violenza sulle donne. Un fenomeno che, purtroppo, è in crescita in Capitanata e in Puglia. Infatti, dai dati Istat relativi all'indagine sulla violenza ed i maltrattamenti contro le donne condotta nel 2006, su un campione di 25mila intervistate - in Puglia 1.104 - comprese tra i 16 e 70 anni, solo il 10,8% delle donne denuncia la violenza del partner a fronte di un 89,2% che preferisce tacere. Mentre risulta ancora più difficile per le donne denunciare le violenze subite da uno sconosciuto o da un non partner: in questo caso, infatti, solo il 5,4% si rivolge alle forze dell'ordine per raccontare la propria storia con il restante 94,6 % che opta per il silenzio. Inoltre, il 24,9% delle donne pugliesi intervistate dichiara di aver subito violenza fisica e sessuale nel corso della propria vita ed il 5,3% dichiara di averla subita prima dei 16 anni.

“In tal senso – precisa Palmieri – è giusto ricordare che è attivo a Foggia un Centro antiviolenza dell’Amministrazione Comunale e che è disponibile un numero verde attivo 24 ore su 24: 800.22.93.46. Presso il centro sono presenti una coordinatrice, due assistenti sociali, due operatrici telefoniche, due educatrici, una psicologa e un legale”.

La struttura è gestita proprio dall’associazione “Donne Insieme” che, oltre che sul capoluogo (sede in corso Garibaldi, 10), è presente a Manfredonia, San Nicandro ed in altri centri della provincia e ha di recente registrato l’apertura di una nuova sede a San Giovanni Rotondo (via Spartaco). “Donne Insieme si occupa prevalentemente di contrasto e prevenzione dello sfruttamento e delle violenze sulle donne in difficoltà, anche attraverso il supporto alla ricerca di lavoro”, aggiunge la presidente di “Donne Insieme”. Attualmente le donne iscritte sono oltre 340 e possono contare sulla disponibilità di due legali, un assistente sociale, un commercialista, un ginecologo, una psicologa.

“Vogliamo rendere la presenza dell’associazione sempre più capillare sul territorio della Capitanata per sostenere concretamente tante donne. Sappiamo quanto è difficile poter uscire dalla spirale della violenza, quanto coraggio ci voglia nel denunciare, nello squarciare il velo del silenzio ma quello che noi offriamo è un messaggio concreto di speranza: insieme si può”, conclude Anna Rita Palmieri.

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