Processo Cucchi: in Appello tutti assolti. Cittadinanzattiva: “Ingiustizia è fatta”
E’ appena arrivata e già ha innescato una forte polemica: la sentenza del processo d’appello per la morte di Stefano Cucchi ha assolto tutti, i sei medici, i tre inferimieri e i tre agenti della polizia penitenziaria. “Ingiustizia è fatta – commenta Cittadinanzattiva – Nessuno, secondo la Corte di Assise di Appello di Roma, sarebbe responsabile per la morte di Stefano Cucchi. La sentenza appena emessa dalla Corte romana, che assolve tutti gli imputati, ci lascia letteralmente sgomenti”.
Cittadinanzattiva si è costituita parte civile in questo processo, accanto ai familiari di Stefano Cucchi, nella convinzione che, almeno nel secondo grado di giudizio, si facesse luce su fatti e responsabilità rispetto alla morte di un giovane avvenuta mentre era sotto la custodia dello Stato. Il processo di appello, invece, lasciando questa vergognosa vicenda senza alcuna risposta di giustizia, non poteva avere un epilogo peggiore. “Oggi, oltre a sentirci vicini ai familiari di Stefano, abbiamo davvero meno fiducia nella giustizia italiana” conclude Cittadinanzattiva.
Interviene anche il presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi che commenta: “Aspettiamo di sapere perché la Corte abbia deciso di mandare tutti assolti. Quel che è certo è che, a 5 anni di distanza dalla morte di Stefano Cucchi, la verità processuale non sembra dirci nulla di quel che è accaduto davvero. E non accerta alcuna responsabilità per un decesso che tutto appare meno che accidentale o auto-procurato”.Amnesty International Italia esprime vicinanza alla famiglia Cucchi nella sua ricerca di verità e giustizia.
fonte: www.helpconsumatori.it
Cittadinanzattiva si è costituita parte civile in questo processo, accanto ai familiari di Stefano Cucchi, nella convinzione che, almeno nel secondo grado di giudizio, si facesse luce su fatti e responsabilità rispetto alla morte di un giovane avvenuta mentre era sotto la custodia dello Stato. Il processo di appello, invece, lasciando questa vergognosa vicenda senza alcuna risposta di giustizia, non poteva avere un epilogo peggiore. “Oggi, oltre a sentirci vicini ai familiari di Stefano, abbiamo davvero meno fiducia nella giustizia italiana” conclude Cittadinanzattiva.
Interviene anche il presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi che commenta: “Aspettiamo di sapere perché la Corte abbia deciso di mandare tutti assolti. Quel che è certo è che, a 5 anni di distanza dalla morte di Stefano Cucchi, la verità processuale non sembra dirci nulla di quel che è accaduto davvero. E non accerta alcuna responsabilità per un decesso che tutto appare meno che accidentale o auto-procurato”.Amnesty International Italia esprime vicinanza alla famiglia Cucchi nella sua ricerca di verità e giustizia.
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