martedì 7 ottobre 2014

Affittare una stanza di casa? Si arrotonda fino a 500 euro al mese

In tempi di crisi, soprattutto se manca il lavoro, ci si ingegna in tanti modi per guadagnare qualcosa. Uno di questi è affittare una stanza di casa propria. Per alcuni questo è diventato un business, soprattutto in città come Milano, Roma, Venezia, Firenze, dove i grossi eventi non mancano mai (pensiamo all’Expo che porterà stranieri da tutto il mondo). Ma quanto si guadagna? Dai dati di BedyCasa, piattaforma online che mette in relazione viaggiatori ed ospitanti di tutto il mondo, a Roma o Milano si arriva in media a 1250 euro all’anno, ma c’è chi arrotonda fino a 500 euro netti al mese.

“Se si ha una camera libera in casa perché non renderla disponibile mettendola in affitto a viaggiatori di passaggio, a studenti, a turisti, fare nuovi incontri, aumentando allo stesso tempo il proprio potere d’acquisto!” commenta Chiara Del Vecchio, country manager di BedyCasa. “Se si vive nelle città più grosse o in quelle in cui si svolgono fiere, mostre ed eventi importanti, le entrate possono davvero essere interessanti. Per esempio, per il Salone del Mobile di aprile, stiamo già da tempo ricevendo richieste di prenotazioni”.

BedyCasa stima che la percentuale di coloro che sceglieranno di mettere in affitto una porzione del proprio immobile nei prossimi mesi crescerà del 50% rispetto allo scorso anno: “Già solo dai nostri numeri, stiamo notando che questo trend è in aumento. Stiamo, infatti, assistendo, in particolar modo in Italia, ad una considerevole crescita degli annunci inseriti sul nostro portale – continua Chiara Del Vecchio – Ogni anno il numero di nuovi iscritti raddoppia: dallo scorso anno ad oggi, le prenotazioni sono aumentate del 75%, l’offerta degli alloggi del 28%, gli iscritti del 145%”.

Ovviamente, tra i proprietari di casa che intraprendono questa strada non mancano dubbi su garanzie, contratti e sicurezza. A tal proposito, BedyCasa da qualche consiglio utile:

“Riguardo agli aspetti fiscali relativi alle locazioni brevi, se ad affittare l’immobile, in genere ammobiliato, è una persona fisica, non è necessario aprire la partita Iva – spiega Elena Marchetti, dottoressa commercialista titolare dello Studio Marchetti di Milano - Per gli affitti di breve periodo, cioè di durata complessiva nell’anno non superiore a 30 giorni, non c’è l’obbligo di registrazione in termine fisso, e ai fini della tassazione il locatore indica gli importi percepiti a titolo di canone di locazione (con esclusione quindi dei rimborsi per altre spese, ad esempio per le utenze) nella sua dichiarazione dei redditi. E’ possibile valutare, qualora ne ricorrano le condizioni, la convenienza di tassare tali redditi mediante l’applicazione della cedolare secca”.

Quali sono i criteri per mettere in affitto uno o più camere di casa propria?
  •     Proporre una parte della propria abitazione come alloggio temporaneo per il viaggiatore;
  •     Non avere precedente penali e civili;
  •     Assicurarsi che l’alloggio si trovi in una zona sicura;
  •     Offrire una o più camere ben tenute, pulite e confortevoli;
  •     Assicurarsi che il proprio alloggio sia conforme alle norme di sicurezza (in materia di   incendi) e di igiene;
  •     Includere la colazione;
  •     Ammobiliare la zona riservata al viaggiatore;
  •     Osservare le regole basilari di cortesia per il proprio ospite;
  •     Ogni prenotazione da diritto a chi prende in affitto la camera di ottenere una ricevuta da parte dell’ospitante.
www.helpconsumatori.it

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