Consumi, ultimo biennio nero: si rinuncia anche al caffè
Mentre si aspetta qualche dato positivo su una eventuale ripresa economica dell’Italia, continuano ad arrivare i bilanci desolanti dell’anno in corso che insieme al 2012 ha formato un biennio “orribile”, il più difficile per il nostro Paese. Dal Rapporto Coop 2013 ”Consumi & Distribuzione” emerge che per il 2013 la contrazione media dei consumi sul 2012 sarà del 2,2% dopo un calo del 4,3% nel 2012 (rispetto al 2011). Secondo questi dati, l’Italia è ancora nel tunnel della crisi, con i bilanci delle famiglie sotto pressione, i giovani a rischio emarginazione sociale e una vita fatta di rinunce.
Quest’anno il reddito disponibile reale delle famiglie italiane si ridurrà mediamente dell’1,4% (-4,8% nel 2012), raggiungendo una contrazione del 10,2% in 6 anni, mentre il Pil subisce un calo dell’1,6% (-2,4% nel 2012), la disoccupazione è ai massimi dal 1977 (12% nei primi mesi 2013).
C’è un dato positivo, l’unico: l’Italia è tra i primi paesi d’Europa per l’allungamento della vita media (10 anni di più rispetto al 1975). Ma gli italiani sembrano ormai rassegnati a uno stile di vita all’insegna della rinuncia: fanno meno figli (49% di persone sole e coppie senza figli), tagliano le spese e bandiscono i vizi rinunciando persino al caffè (calo del valore pro capite pari al 21% in 6 anni). Vini in caduta libera, con una flessione del 4% nell’ultimo anno; gli aperitivi si riducono del 5%, superalcolici, amari e liquori oltre il -3%; si fuma molto di meno (-14% in 2 anni).
Al contrario, resistono gli accessori per il sexual entertaiment (+6,4%) e il Viagra (quasi +8% in due anni). Non c’è crisi neanche per il ”consumatore internauta”: in Italia ci sono 29 milioni di navigatori attivi ogni mese ed è in crescita il commercio elettronico: +41% di acquisti online per l’abbigliamento e +19% per i prodotti tecnologici. Positivi, infine, i risultati raggiungti dal cibo etnico (+ 6%) e biologico.
www.helpconsumatori.it
Quest’anno il reddito disponibile reale delle famiglie italiane si ridurrà mediamente dell’1,4% (-4,8% nel 2012), raggiungendo una contrazione del 10,2% in 6 anni, mentre il Pil subisce un calo dell’1,6% (-2,4% nel 2012), la disoccupazione è ai massimi dal 1977 (12% nei primi mesi 2013).
C’è un dato positivo, l’unico: l’Italia è tra i primi paesi d’Europa per l’allungamento della vita media (10 anni di più rispetto al 1975). Ma gli italiani sembrano ormai rassegnati a uno stile di vita all’insegna della rinuncia: fanno meno figli (49% di persone sole e coppie senza figli), tagliano le spese e bandiscono i vizi rinunciando persino al caffè (calo del valore pro capite pari al 21% in 6 anni). Vini in caduta libera, con una flessione del 4% nell’ultimo anno; gli aperitivi si riducono del 5%, superalcolici, amari e liquori oltre il -3%; si fuma molto di meno (-14% in 2 anni).
Al contrario, resistono gli accessori per il sexual entertaiment (+6,4%) e il Viagra (quasi +8% in due anni). Non c’è crisi neanche per il ”consumatore internauta”: in Italia ci sono 29 milioni di navigatori attivi ogni mese ed è in crescita il commercio elettronico: +41% di acquisti online per l’abbigliamento e +19% per i prodotti tecnologici. Positivi, infine, i risultati raggiungti dal cibo etnico (+ 6%) e biologico.
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