Fuga da Facebook, libro antidoto per un uso consapevole dei social
Che succederebbe se un giorno Facebook dovesse scomparire? O da gratuito divenisse a pagamento? O se non dovesse più consegnare i principali dati degli utenti, come indirizzo email, telefono e altri importanti campi di profilazione utilissimi per le azioni di marketing? Aziende, celebrity e forze politiche hanno da tempo scoperto i social media investendovi risorse ed energie crescenti per animare la loro presenza, attrarre pubblico e stabilirci un dialogo. Ma per molte di queste realtà, Facebook e Twitter sono diventate l’unico (o principale) avamposto digitale e il loro solo obiettivo sembra quello di far crescere il numero di sterili, annoiatissimi (o addirittura falsi) fan e follower. Questi, sono solo alcuni dei temi trattati in “Fuga da Facebook” (Carte Scoperte, Excelsior 1881 Editore), nuova e provocatoria guida all’uso consapevole dei social media scritta dal Prof. Marco Camisani Calzolari, docente di Comunicazione Aziendale e Linguaggi Digitali. E molto altro...
Calzolari definisce questa pubblicazione una sorta di "antidoto" per salvarsi da finti click, BOT e altre bugie. Sarà vero? Fuga da Facebook, è anche la sintesi di polemiche e provocazioni che si sono scatenate, qualche mese fa, in seguito a specifiche dichiarazioni pubbliche che Calzolari ha rilasciato a mezzo stampa. Racconti e rivelazioni soggettive che hanno destato l'interesse degli opinion leader di settore e dei brand che credono nella forza dei social media. Tra tweet d’insulti e risposte motivate sono nate delle riflessioni affascinanti, al contempo controverse e stimolanti perché hanno aperto una linea di dialogo su quello che è l'andamento attuale di un mercato in forte sviluppo che vanta protagonisti portatori d'innovazione e crescita economica. Ebuzzing è intrigata dall’analisi di scenario proposta da Calzolari. Anche per questa ragione abbiamo deciso di dare spazio alla notizia. Esplorare l'altra faccia della medaglia è tuttavia un obbligo morale perché il mercato del digital non è fatto solo di cialtroni, così come vorrebbe “simpaticamente” alludere “Fuga da Facebook”; è ben rappresentato da aziende serie che offrono ai brand nuove opportunità per innovare le strategie di marketing, rispettando sempre le logiche di "trasparenza" e di "brand safety che, come ben sapete, sono concetti che ci stanno molto a cuore.
blog.ebuzzing.it
Calzolari definisce questa pubblicazione una sorta di "antidoto" per salvarsi da finti click, BOT e altre bugie. Sarà vero? Fuga da Facebook, è anche la sintesi di polemiche e provocazioni che si sono scatenate, qualche mese fa, in seguito a specifiche dichiarazioni pubbliche che Calzolari ha rilasciato a mezzo stampa. Racconti e rivelazioni soggettive che hanno destato l'interesse degli opinion leader di settore e dei brand che credono nella forza dei social media. Tra tweet d’insulti e risposte motivate sono nate delle riflessioni affascinanti, al contempo controverse e stimolanti perché hanno aperto una linea di dialogo su quello che è l'andamento attuale di un mercato in forte sviluppo che vanta protagonisti portatori d'innovazione e crescita economica. Ebuzzing è intrigata dall’analisi di scenario proposta da Calzolari. Anche per questa ragione abbiamo deciso di dare spazio alla notizia. Esplorare l'altra faccia della medaglia è tuttavia un obbligo morale perché il mercato del digital non è fatto solo di cialtroni, così come vorrebbe “simpaticamente” alludere “Fuga da Facebook”; è ben rappresentato da aziende serie che offrono ai brand nuove opportunità per innovare le strategie di marketing, rispettando sempre le logiche di "trasparenza" e di "brand safety che, come ben sapete, sono concetti che ci stanno molto a cuore.
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