A MATTINATA INAUGURATO IL POLIAMBULATORIO
L’appello del direttore generale Manfrini al Ministro Balduzzi: “La carenza di personale è drammatica. Lo sforzo dei nostri operatori è enorme ma la guerra si fa con gli eserciti”
“Oggi è più di una inaugurazione perché si tratta di una struttura realizzata faticosamente. Iniziata con grande entusiasmo, ha visto i lavori interrompersi per una serie di ragioni. Finalmente li abbiamo ripresi e conclusi”. È con entusiasmo che il direttore generale della ASL FG, Attilio Manfrini, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del poliambulatorio di Mattinata, svoltasi ieri pomeriggio alla presenza del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dell’assessore regionale alle Politiche della Salute Ettore Attolini. Ospite d’eccezione, il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi.
La struttura, che si compone di due livelli, quello inferiore occupato dal poliambulatorio, quello superiore ceduto in comodato d’uso all’amministrazione comunale per la realizzazione di una zona socio-assistenziale, è un esempio di integrazione non solo di ospedale-territorio, ma anche di sanità e sociale. “Il poliambulatorio – ha chiarito Manfrini – fa parte di quella rete di strutture territoriali la cui funzione è quella di prevenire i ricoveri ospedalieri. Ne abbiamo realizzate ben 28 nell’intero territorio provinciale utilizzando i fondi che la Comunità Europea ci ha messo a disposizione. Lo sforzo fatto è notevole ma non basta solo realizzare strutture e acquisire tecnologie. Noi siamo allo stremo delle risorse umane”. Manfrini ha lanciato il suo appello direttamente al Ministro Balduzzi. “Devo ringraziare gli operatori sanitari di tutta la provincia per lo sforzo che stanno facendo. Abbiamo turnisti che per non chiudere i reparti fanno turni massacranti dall’inizio di questa estate e lo fanno in maniera encomiabile. Più che di queste nuove strutture, sono lusingato dello spirito di squadra che sta venendo fuori in un simile momento di difficoltà. Questo è un presidio importante, alle pendici di un territorio splendido ma complesso per le difficoltà dei collegamenti, dei servizi in rete. Lo sforzo di spostare la sanità sul territorio è una rivoluzione culturale, ma per combattere le guerre ci vogliono gli eserciti”.
Un appello avallato anche dal presidente Vendola e dall’assessore Attolini. “Abbiamo sofferto molto – ha chiarito Vendola -. Abbiamo dovuto chiudere 21 ospedali e tagliare 2.400 posti letto. Dovevamo salvare l’essenziale perché rischiavamo di perdere tutto. Dobbiamo imparare a camminare su due gambe, una è quella di una rete ospedaliera di qualità, che abbia tutte le risposte più evolute tecnologicamente alle domande di salute dei cittadini, e l’altra è il territorio. Oggi avremmo bisogno, a fronte della modernizzazione straordinaria che abbiamo compiuto in tutta la rete sanitaria ed ospedaliera pugliese, di medici e infermieri perché viviamo dentro una strozzatura drammatica. Soltanto per effetto del blocco del turnover abbiamo perso 5mila medici negli ultimi tre anni”. Problema rimarcato da Attolini. “Questo è un esempio positivo di trasformazione della nostra sanità che non è costruita solo sugli ospedali, sul potenziamento delle strutture ospedaliere, ma che dedica un’attenzione particolare alle strutture territoriali, nell’ottica di una integrazione tra ospedale e territorio e in senso socio-sanitario. Tutto questo nonostante una carenza davvero drammatica di personale”.
La risposta del Ministro Balduzzi non si è fatta attendere. “Se si apre qualcosa di nuovo è una buona notizia e poi queste strutture, per definizione, stanno dentro ad una razionalizzazione perché spending review non significa tagliare ma riorganizzare la sanità e questo è un buon esempio di riorganizzazione. Mi auguro che questa struttura possa essere un fiore all’occhiello per l’ASL di Foggia e per la Regione Puglia. Noi veniamo da tempi di necessaria riduzione di spesa e personali, tempi di sofferenza, ma dentro questa condizione, abbiamo aperto già una finestra. Abbiamo infatti favorito un emendamento al decreto legge che è stato approvato dalla camera e volto, per le regioni in piano di rientro, a dare un po’ di ossigeno e consentire, entro limiti del 15%, di sbloccare il turnover. Questo per la Regione Puglia sarebbe un passo importante, insieme ad altri meccanismi di deroga”.
“Oggi è più di una inaugurazione perché si tratta di una struttura realizzata faticosamente. Iniziata con grande entusiasmo, ha visto i lavori interrompersi per una serie di ragioni. Finalmente li abbiamo ripresi e conclusi”. È con entusiasmo che il direttore generale della ASL FG, Attilio Manfrini, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del poliambulatorio di Mattinata, svoltasi ieri pomeriggio alla presenza del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dell’assessore regionale alle Politiche della Salute Ettore Attolini. Ospite d’eccezione, il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi.
La struttura, che si compone di due livelli, quello inferiore occupato dal poliambulatorio, quello superiore ceduto in comodato d’uso all’amministrazione comunale per la realizzazione di una zona socio-assistenziale, è un esempio di integrazione non solo di ospedale-territorio, ma anche di sanità e sociale. “Il poliambulatorio – ha chiarito Manfrini – fa parte di quella rete di strutture territoriali la cui funzione è quella di prevenire i ricoveri ospedalieri. Ne abbiamo realizzate ben 28 nell’intero territorio provinciale utilizzando i fondi che la Comunità Europea ci ha messo a disposizione. Lo sforzo fatto è notevole ma non basta solo realizzare strutture e acquisire tecnologie. Noi siamo allo stremo delle risorse umane”. Manfrini ha lanciato il suo appello direttamente al Ministro Balduzzi. “Devo ringraziare gli operatori sanitari di tutta la provincia per lo sforzo che stanno facendo. Abbiamo turnisti che per non chiudere i reparti fanno turni massacranti dall’inizio di questa estate e lo fanno in maniera encomiabile. Più che di queste nuove strutture, sono lusingato dello spirito di squadra che sta venendo fuori in un simile momento di difficoltà. Questo è un presidio importante, alle pendici di un territorio splendido ma complesso per le difficoltà dei collegamenti, dei servizi in rete. Lo sforzo di spostare la sanità sul territorio è una rivoluzione culturale, ma per combattere le guerre ci vogliono gli eserciti”.
Un appello avallato anche dal presidente Vendola e dall’assessore Attolini. “Abbiamo sofferto molto – ha chiarito Vendola -. Abbiamo dovuto chiudere 21 ospedali e tagliare 2.400 posti letto. Dovevamo salvare l’essenziale perché rischiavamo di perdere tutto. Dobbiamo imparare a camminare su due gambe, una è quella di una rete ospedaliera di qualità, che abbia tutte le risposte più evolute tecnologicamente alle domande di salute dei cittadini, e l’altra è il territorio. Oggi avremmo bisogno, a fronte della modernizzazione straordinaria che abbiamo compiuto in tutta la rete sanitaria ed ospedaliera pugliese, di medici e infermieri perché viviamo dentro una strozzatura drammatica. Soltanto per effetto del blocco del turnover abbiamo perso 5mila medici negli ultimi tre anni”. Problema rimarcato da Attolini. “Questo è un esempio positivo di trasformazione della nostra sanità che non è costruita solo sugli ospedali, sul potenziamento delle strutture ospedaliere, ma che dedica un’attenzione particolare alle strutture territoriali, nell’ottica di una integrazione tra ospedale e territorio e in senso socio-sanitario. Tutto questo nonostante una carenza davvero drammatica di personale”.
La risposta del Ministro Balduzzi non si è fatta attendere. “Se si apre qualcosa di nuovo è una buona notizia e poi queste strutture, per definizione, stanno dentro ad una razionalizzazione perché spending review non significa tagliare ma riorganizzare la sanità e questo è un buon esempio di riorganizzazione. Mi auguro che questa struttura possa essere un fiore all’occhiello per l’ASL di Foggia e per la Regione Puglia. Noi veniamo da tempi di necessaria riduzione di spesa e personali, tempi di sofferenza, ma dentro questa condizione, abbiamo aperto già una finestra. Abbiamo infatti favorito un emendamento al decreto legge che è stato approvato dalla camera e volto, per le regioni in piano di rientro, a dare un po’ di ossigeno e consentire, entro limiti del 15%, di sbloccare il turnover. Questo per la Regione Puglia sarebbe un passo importante, insieme ad altri meccanismi di deroga”.
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