Non c'è solo il posto fisso: intervista a Gianluca Bonni, giovane imprenditore foggiano vincitore del premio Mitsubishi Electric
In foto: Gianluca Bonni |
In foto: il premio |
La cerimonia di consegna che si è svolta a Milano presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” ha suggellato con una targa anni e anni di sacrifici e impegno. Gianluca si mette in proprio a soli ventiquattro anni: aveva un’idea di azienda diversa da quella del padre – anche lui operativo nel medesimo settore - qualche mobile acquistato all’Ikea e trasportato grazie all’auto capiente di un amico, la presenza della mamma presso il punto vendita mentre lui operava in esterna con le prime installazioni. Come tutti gli inizi, anche per Gianluca non sono mancati i momenti difficili, le battute d’arresto, le lungaggini burocratiche con i brand, e i momenti di sconforto. Poi la svolta: la fidelizzazione con Mitsubishi Electric, il prestigioso riconoscimento di IQP (Installatori Qualificati Professionali), la crescita dell’azienda dal punto di vista strutturale, l’incremento dell’organico, il lancio di servizi innovativi per distinguersi sul mercato e la presidenza dell’associazione Giovani Imprenditori.
Che cosa hai provato quando hai scoperto di essere tu il vincitore del premio?
Una felicità che non si può descrivere: dopo avere assistito alle premiazioni della concorrenza, ti risulta difficile credere che ci sei proprio tu su quel palco. Non mi aspettavo di essere io il vincitore perché sapevo che c’erano altre aziende del settore che avevano lavorato bene. Tra l’altro questo premio è arrivato proprio nel momento giusto perché stavo attraversando un periodo particolare, Foggia non è una città facile in cui lavorare, l’invidia purtroppo non manca: vincere è stata una
grande soddisfazione, l’input determinante per affrontare la stagione estiva col piede giusto.
Qual è, secondo te, il valore aggiunto di un’azienda guidata da un imprenditore così giovane?
Qual è, secondo te, il valore aggiunto di un’azienda guidata da un imprenditore così giovane?
Se dovessi fare un confronto con un collega più datato penso indubbiamente alla maggiore dimestichezza con gli strumenti moderni e le tecnologie che oggi sono determinanti per essere competitivi. Non sono mancate però nemmeno le idee giuste, tramutate in servizi che ci hanno permesso di differenziarci dalla concorrenza: siamo in grado di offrire consulenza per un servizio su misura, l’assistenza post vendita, l’assistenza fiscale, informare sugli sgravi dedicati, senza dimenticare l’educazione, la pulizia, la puntualità, la professionalità dei miei installatori. I nostri clienti apprezzano e il “clima” di soddisfazione che avvertiamo ci spinge a migliorarci ogni giorno, senza limitarci alla semplice vendita di un condizionatore.
Quali sono adesso i tuoi progetti futuri?
Il nostro obiettivo è quello di consolidarci perché abbiamo avuto una crescita esponenziale ed inaspettata: adesso è il momento di mantenere i risultati ottenuti. Sicuramente ci impegneremo per incrementare il fatturato nonché cercare di vincere il premio ogni anno, però ciò su cui sto puntando adesso è l’omologazione di ogni settore della mia azienda. E’ pur vero che porsi obiettivi sempre più alti è intrinseco della natura di un imprenditore e le proposte non mancano: una bella sfida sarebbe quella di mettersi in gioco su altri mercati, magari aprire nuove sedi nei capoluoghi vicini. Sono anche del parere però che non è tanto avere più sedi dislocate sul territorio quello che decreta il successo di un’azienda: a volte bisogna anche accontentarsi di quello che si ha e puntare a fare un ottimo lavoro sul proprio territorio. Ad ogni modo vedremo il futuro cosa ci riserverà.
Saggezza ed intraprendenza: è così che arrivi alla presidenza di Giovani Imprenditori?
Il nostro obiettivo è quello di consolidarci perché abbiamo avuto una crescita esponenziale ed inaspettata: adesso è il momento di mantenere i risultati ottenuti. Sicuramente ci impegneremo per incrementare il fatturato nonché cercare di vincere il premio ogni anno, però ciò su cui sto puntando adesso è l’omologazione di ogni settore della mia azienda. E’ pur vero che porsi obiettivi sempre più alti è intrinseco della natura di un imprenditore e le proposte non mancano: una bella sfida sarebbe quella di mettersi in gioco su altri mercati, magari aprire nuove sedi nei capoluoghi vicini. Sono anche del parere però che non è tanto avere più sedi dislocate sul territorio quello che decreta il successo di un’azienda: a volte bisogna anche accontentarsi di quello che si ha e puntare a fare un ottimo lavoro sul proprio territorio. Ad ogni modo vedremo il futuro cosa ci riserverà.
Saggezza ed intraprendenza: è così che arrivi alla presidenza di Giovani Imprenditori?
Esisteva già un bel rapporto con l’associazione Confartigianato, i soci hanno visto la mia azienda crescere e la mia leadership maturare nel corso del tempo così hanno creduto in me a tal punto da affidarmi la presidenza del gruppo Giovani Imprenditori Confartigianato Foggia. Da quel momento è cominciato il mio impegno fatto di riunioni e incontri, sono stato anche a Bari per incontrare personalmente il direttivo regionale. L’aspetto più gratificante di questa esperienza associazionistica è l’opportunità di conoscere tante belle realtà foggiane ma anche della Provincia e del Gargano che non immaginavo esistessero. E adesso stiamo cooperando per attivare una serie di progetti.
Puoi svelarci qualcosa?
Stiamo puntando alla creazione di una sinergia tra imprese locali che possono offrire servizi utili agli imprenditori così che non sarà necessario rivolgersi altrove, valorizzando le professionalità che sono già sul nostro territorio. Altro progetto molto importante che avrà un valore di ritorno proprio per gli imprenditori stessi e i giovani di questa città è l’alternanza scuola – lavoro: a breve ci interfacceremo con i presidi dei diversi istituti scolastici, dalle scuole professionali ai licei. Bollono in pentola anche progetti dedicati al sociale perché noi imprenditori alla fine operiamo in questa società ed è giusto che restituiamo a modo nostro: ciò che ci sta più a cuore è motivare i giovani a fare scelte consapevoli per il loro futuro e credere nei loro progetti perché solo in questo modo esisterà un futuro anche per la nostra città; solo così Foggia non sarà più la città che finisce sulle prime pagine della cronaca nera.
Stiamo puntando alla creazione di una sinergia tra imprese locali che possono offrire servizi utili agli imprenditori così che non sarà necessario rivolgersi altrove, valorizzando le professionalità che sono già sul nostro territorio. Altro progetto molto importante che avrà un valore di ritorno proprio per gli imprenditori stessi e i giovani di questa città è l’alternanza scuola – lavoro: a breve ci interfacceremo con i presidi dei diversi istituti scolastici, dalle scuole professionali ai licei. Bollono in pentola anche progetti dedicati al sociale perché noi imprenditori alla fine operiamo in questa società ed è giusto che restituiamo a modo nostro: ciò che ci sta più a cuore è motivare i giovani a fare scelte consapevoli per il loro futuro e credere nei loro progetti perché solo in questo modo esisterà un futuro anche per la nostra città; solo così Foggia non sarà più la città che finisce sulle prime pagine della cronaca nera.
Qual è il consiglio che daresti ad un giovane che oggi vuole fare impresa?
Di mettersi in gioco perché non esiste un manuale per fare azienda: si impara dalle batoste, solo così capisci qual è la strada giusta da percorrere. Bisogna essere pronti ai sacrifici e non aspettarsi tutto subito: spesso ci si dimentica che alle spalle del successo e dei primi risultati ci sono anni e anni di rinunce economiche e personali. Io stesso per anni ho trascurato la mia vita sociale e sentimentale, ho dedicato tutte le mie energie alla mia azienda. Se si ha un’idea poi bisogna informarsi per capire qual è il modo migliore per realizzarla, magari fare rete e non demordere, anche dinanzi ai primi rifiuti.
Infine, non hai fatto mancare il tuo supporto nemmeno alla tua squadra del cuore…
Di mettersi in gioco perché non esiste un manuale per fare azienda: si impara dalle batoste, solo così capisci qual è la strada giusta da percorrere. Bisogna essere pronti ai sacrifici e non aspettarsi tutto subito: spesso ci si dimentica che alle spalle del successo e dei primi risultati ci sono anni e anni di rinunce economiche e personali. Io stesso per anni ho trascurato la mia vita sociale e sentimentale, ho dedicato tutte le mie energie alla mia azienda. Se si ha un’idea poi bisogna informarsi per capire qual è il modo migliore per realizzarla, magari fare rete e non demordere, anche dinanzi ai primi rifiuti.
Infine, non hai fatto mancare il tuo supporto nemmeno alla tua squadra del cuore…
Certamente, infatti ho partecipato in qualità di sponsor alla festa di promozione in serie B del Foggia Calcio: il clima di festa, speranza e riscatto di quei giorni era totalizzante, come azienda che fa climatizzazione ci siamo sentiti chiamati in causa! A parte gli scherzi, è stato un modo di contribuire alla nostra realtà nonché un gesto emblematico con cui abbiamo voluto portare la positività aziendale anche fuori perché facciamo parte di coloro che continuano a credere nel bello della nostra città, una città fatta di realtà positive, costruttive e di cittadini che meritano. Ed è questa la Foggia che ci piace.
Per info:
www.gianlucabonni.com
www.confartigianatofoggia.it/it/giovani-imprenditori
Dalila Campanile
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