Foggia, macellaio si uccide per debiti
E’ accaduto a Piazza Mercato dove un macellaio schiacciato dai debiti si è tolto la vita nella propria bottega.
Anche Foggia colpita dal suicidio di una partita IVA. Un macellaio di 62 anni ha deciso di farla finita nella sua bottega di Via Peschi (una traversa tra via Arpi e Piazza Mercato), lasciando una moglie e tre figli. Tanti erano i problemi e le tasse. Non ce l’ha fatta e così ha deciso di chiudere per sempre. A trovarlo privo di vita il figlio maggiore e il fratello che alla vista del corpo inerme hanno subito chiamato il 118 e le Forze dell’Ordine che hanno dovuto confermare l’avvenuto stato di morte.
Un tempo quella macelleria faceva affari d’oro. Nel 2000 era tra le più affollate. «Venivano da ogni parte della città a comprare la carne – afferma un collega del povero macellaio- . Ma da qualche anno si lamentava che la clientela diminuiva, inesorabilmente, mese dopo mese. Nel frattempo i debiti contratti con l'agenzia delle entrat0e aumentavano. Qualche tempo fa era arrivata anche una cartella esattoriale da 70mila euro, poi scesa a 24mila euro dopo un ricorso. Così come, a quanto pare, -continua il collega- erano divenute insostenibili anche le spese di gestione dell'attività commerciale». «Difatti quando racimolava qualche centinaia di euro pagava le bollette della luce – ci raccontano gli amici commercianti della vittima-. Ultimamente non faceva che lamentarsi, era parecchio giù di morale. L’amico sfortuna continuava a dire “ Qui è finito tutto. Da quando hanno tolto il mercato in questa zona è morta l'economia. Nessuno viene più a spendere qui”. Purtroppo l’amico aveva grandi difficoltà a pagare i fornitori, motivo per cui la merce scarseggiava sui suoi banchi». Stessa difficoltà da tempo era nei confronti del figlio maggiore, quello del ritrovamento, che aveva trovato altra occupazione. «Non posso più permettermi di pagarlo» ripeteva il padre ad amici e conoscenti.
Anche Foggia colpita dal suicidio di una partita IVA. Un macellaio di 62 anni ha deciso di farla finita nella sua bottega di Via Peschi (una traversa tra via Arpi e Piazza Mercato), lasciando una moglie e tre figli. Tanti erano i problemi e le tasse. Non ce l’ha fatta e così ha deciso di chiudere per sempre. A trovarlo privo di vita il figlio maggiore e il fratello che alla vista del corpo inerme hanno subito chiamato il 118 e le Forze dell’Ordine che hanno dovuto confermare l’avvenuto stato di morte.
Un tempo quella macelleria faceva affari d’oro. Nel 2000 era tra le più affollate. «Venivano da ogni parte della città a comprare la carne – afferma un collega del povero macellaio- . Ma da qualche anno si lamentava che la clientela diminuiva, inesorabilmente, mese dopo mese. Nel frattempo i debiti contratti con l'agenzia delle entrat0e aumentavano. Qualche tempo fa era arrivata anche una cartella esattoriale da 70mila euro, poi scesa a 24mila euro dopo un ricorso. Così come, a quanto pare, -continua il collega- erano divenute insostenibili anche le spese di gestione dell'attività commerciale». «Difatti quando racimolava qualche centinaia di euro pagava le bollette della luce – ci raccontano gli amici commercianti della vittima-. Ultimamente non faceva che lamentarsi, era parecchio giù di morale. L’amico sfortuna continuava a dire “ Qui è finito tutto. Da quando hanno tolto il mercato in questa zona è morta l'economia. Nessuno viene più a spendere qui”. Purtroppo l’amico aveva grandi difficoltà a pagare i fornitori, motivo per cui la merce scarseggiava sui suoi banchi». Stessa difficoltà da tempo era nei confronti del figlio maggiore, quello del ritrovamento, che aveva trovato altra occupazione. «Non posso più permettermi di pagarlo» ripeteva il padre ad amici e conoscenti.
[nb]
Ubicazione:
Vicolo Peschi, 71121 Foggia FG, Italia
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