Ascensori a rischio: ecco come comportarsi
Ascensori |
Secondo uno studio condotto da AssoAscensori, si stima che su quasi 1
milione di impianti in servizio in Italia, circa il 40% (400.000) ha
più di 30 anni e almeno il 60% (600.000) non è dotato delle moderne
tecnologie che garantiscono un livello adeguato di sicurezza per gli
utenti. Questo vuol dire che oltre 600 mila impianti sono a rischio
incidenti, i quali sarebbero causati dall’invecchiamento crescente degli
ascensori. Infatti – denuncia lo studio – in Europa 1/3 degli incidenti
in ascensore sarebbero dovuti dalla presenza del dislivello: l’arresto
al piano non avrebbe infatti una precisione adeguata. Seguono alle cause
di infortunio, incidenti causati dalle porte che si chiudono e
l’intrappolamento in cabina che fa registrare gravi conseguenze,
soprattutto a persone cardiopatiche o claustrofobiche. In Italia ci sono
quasi 1 milione di ascensori e il livello effettivo dell’impianto è
commisurato alla data della loro prima installazione: questo significa
potenziali rischi per gli inquilini. Cosa si può fare per scongiurare
incidenti con l’utilizzo di uno dei mezzi più comodi nonché più diffusi
per lo spostamento in verticale all’interno dei condomìni? Lo abbiamo
chiesto a Luca Zichella, amministratore di condominio. «La prima
garanzia di sicurezza si ottiene con la manutenzione – dichiara Zichella
– che deve essere ovviamente eseguita da personale tecnico qualificato
circa ogni sei mesi; di solito ogni condominio si affida ad un’azienda
specializzata che può essere contattata per ogni evenienza». La
normativa in merito è quella contenuta nel Dpr n. 162 del 1999, che
rappresenta l’attuazione della Direttiva 95/16/CE, che tuttavia l’Italia
tarda nell’applicare. «Ogni due anni l’ascensore dovrebbe essere
sottoposta a verifiche da parte della Asl – continua l’amministratore – o
comunque da una società di certificazione abilitata, competente ad
effettuare questa revisione». Queste attività di manutenzione devono poi
essere poi certificate:«L’esito della manutenzione e della revisione
deve essere annotato sul libretto dell’impianto che di solito è
conservato dall’amministratore o da un condomino incaricato. Tuttavia il
principale responsabile della sicurezza dell’ascensore è
l’amministratore – spiega Luca Zichella – il quale dovrebbe essere
presente quando le ditte specializzate effettuano gli appositi
controlli». Anche i condomini comunque possono assistere al momento di
revisione dell’ascensore , in modo da poter constatare con i propri
occhi lo stato dell’impianto e le effettive operazioni eseguite dalla
ditta. «Se un condomino sceglie di assistere alle operazioni di
revisione dell’ascensore – continua Luca Zichella – la sua memoria può
rivelarsi utile, soprattutto in caso di smarrimento del libretto che
attesta lo stato dell’ascensore». Il ruolo dei condomini è comunque
importante anche nel segnalare eventuali anomalie che l’amministratore
non potrebbe scorgere:«Solitamente durante le operazioni di revisione
vengono controllati singolarmente tutti i componenti dell’ascensore;
tuttavia è buona norma segnalare ai tecnici della manutenzione qualsiasi
rumore o malfunzionamento dell’ascensore: anche un semplice tasto che
non funziona deve essere segnalato. Bisogna sempre essere vigili anche
con vibrazioni eccessive, partenze o arrivi troppo bruschi, presenza di
un dislivello sul piano di arresto e così via». Infine è bene che i
condomini sappiano sempre a chi rivolgersi in caso di emergenza: i
numeri di telefono utili dovrebbero essere affissi su una targhetta
all’esterno e all’interno dell’ascensore. L’intervento dovrebbe avvenire
entro 24 ore dalla segnalazione del guasto. Fino a quel momento
l’ascensore non deve essere utilizzato e contestualmente al pronto
intervento va sempre contattato anche l’amministratore.
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