Il valore della memoria che solo Papy Rinaldi sa comunicare

Rione Junno

di Nico Baratta

Se non vi fosse la memoria non esisterebbe la storia. E se il futuro sarà migliore è solo per chi ha avuto memoria e rispetto della storia, che è cultura e tradizione, rispetto del bene comune amministrato da chi non specula. Con questo mio modesto pensiero, forse troppo energico verso categorie pubbliche scelte da noi, vorrei parlare con poche righe del valore che hanno gli uomini nel preservare il bene storico che hanno i nostri borghi. Uomini spesso comuni, non eletti, che con la loro attività lavorativa e artistica promuovono in tutto il mondo. Poche righe, ho detto, poiché sono i fatti e le testimonianze di chi vive queste realtà a raccontare i valori della memoria storica. A Monte Sant’Angelo di questi uomini ve ne sono diversi. Tutti di età avanzata che ricordano le preziosità del loro scrigno garganico. Ma vi sono anche alcuni giovani che hanno saputo far tesoro di ciò che gli è stato tramandato e lasciato per conservarlo nella memoria montanara. Uno di questi è Pasquale “Papy” Rinaldi, montanaro D.O.C. e artista. Con le sue canzoni, i suoi sonori poemi, comunica e fa conoscere cosa di bello c’è a Monte. Non è schierato, né abbraccia sigle, ma il suo messaggio a chi lo vorrebbe politicamente attivo è chiaro: «Credo nel partito degli uomini di qualità». Gli uomini, appunto, quella variabile tanto importante che fa la differenza e che la società spesso dimentica di attribuire meriti se fanno del bene, poiché chi fa male fa più notizia. Papy Rinaldi nelle sue canzoni, nei suoi discorsi mette in risalto il lato umano delle cose, evidenzia le bellezze del territorio. Nei giorni scorsi non ha potuto far a meno di elogiare un’azione che potrebbe sembrare qualunquista. «Complimenti al responsabile di sala LEO RINALDI. In queste grotte antiche del 1300 trova sempre la soluzione ideale per ogni gruppo.BORGO ANTICO é ormai diventato il luogo scelto per i compleanni.» Il riferimento è rivolto alle preziosità del Rione Junno, un diamante incastonato in un monte storico. Papy elogia le peculiarità delle azioni svolte da chi ama Monte Sant’Angelo, senza dimenticare le prelibatezze che Monte sforna da centinaia di anni e che sono apprezzate da chi oltreoceano s’avventura sulla Montagna del Sole: «Bellissima serata ieri al Borgo Antico con alcuni componenti del gruppo RIONE JUNNO e la giornalista della tv canadese -ha affermato Papy Rinaldi in occasione di una visita importante-. La giornalista è rimasta affascinata dalla città Unesco. Ha espresso grande apprezzamento per la pizza improfumata di legna e neve. E poi note al sax con cantate collettive hanno reso la serata tanto piacevole».

Promozione, memoria, cultura, rispetto e tanto amore per questa terra spesso alla ribalta solo per le cronache nere. Una terra tanto amata quanto odiata da chi la vorrebbe solo per se, e non sono i montanari a volerlo, bensì chi la vorrebbe oltre confine sfruttarla per le sue bellezze, le sue coste, i suoi boschi e le uniche orchidee selvagge che solo qui nascono e muoiono, regalandoci momenti colorati e profumati indimenticabili. 

Papy Rinaldi, al secolo Pasquale, sa come elevare alla massima potenza il valore storico di Monte Sant’Angelo. 

Dimenticavo…. peccato che quella sera non c’ero dove Papy affermando che «Anche il mitico Arcangelo e lo staff NewsGARGANO hanno varcato le grotte del Borgo Antico per sondare la pizza dei comignoli antichi dello JUNNO» ha ricordato che noi di NesGargano siamo tra quelli che diamo valore a Monte.

Ad Maiora!