Mons. Tamburrino rimarrà, ma fino al 6 gennaio; poi...
Di tutto e di più si è detto in rete e in particolare su Facebook sulla permanenza di Mons. Francesco Pio Tamburrino (nella foto), Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino. Molti paventavano le dimissioni premature di S.E., forse per motivi di salute. Oggi e direttamente dalla Curia Arcivescovile del capoluogo, dopo il rientro da Roma per una breve convalescenza del prelato dauno è giunta la smentita ufficiale: «Mons. Tamburrino, come è noto, presenterà le proprie dimissioni, così come è nella prassi, al compimento del suo 75esimo anno di età, ossia il prossimo 6 gennaio 2014. La Santa Sede valuterà se accettare tali dimissioni o prolungare il ministero a giudizio del Santo Padre. Dunque, le attività pastorali e sociali della Chiesa locale di Foggia-Bovino continueranno, come sempre, con il massimo impegno».
Dunque, le voci di corridoio messe in rete da Don Fausto Parisi, Direttore dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose, e che si erano edulcorate con altre ipotesi man mano che i post venivano commentati da decine di cybenauti, giungono al capolinea. Difatti Don Michele Tutolo, Segretario di S.E. Mons. Tamburrino, in una nota ufficiale emanata dall’ dell'Ufficio delle Comunicazioni Sociali della Diocesi Foggia-Bovino informa che: . «A seguito di alcune notizie apparse su organi di informazioni locali e social network, in relazione alle dimissioni anticipate dell’Arcivescovo Metropolita di Foggia-Bovino, mons. Francesco Pio Tamburrino, la Curia Arcivescovile rende noto che TALE INFORMAZIONE E’ PRIVA DI OGNI FONDAMENTO. Mons. Tamburrino, come è noto, presenterà le proprie dimissioni, così come è nella prassi, al compimento del suo 75esimo anno di età, ossia il prossimo 6 gennaio 2014. La Santa Sede valuterà se accettare tali dimissioni o prolungare il ministero a giudizio del Santo Padre. Dunque, le attività pastorali e sociali della Chiesa locale di Foggia-Bovino continueranno, come sempre, con il massimo impegno. L’Arcivescovo, al rientro da una breve convalescenza, riprenderà la visita pastorale e non farà mancare il suo apporto e la sua vicinanza alla città e all’intera Diocesi, nonché a parrocchie, movimenti e gruppi ecclesiali».
Nico Baratta
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