Evviva il riciclo creativo! Quando copertoni e zip diventano borse e accessori
Nuova vita per camere d'aria e copertoni ma anche per cerniere e scarti di tappezzeria che diventano borse, accessori e una linea “ad hoc” per gli amanti delle biciclette. È il mondo del riciclo e di tanti piccoli artigiani, come Alessandro e Verusca che hanno messo in piedi “Officine riciclo itineranti”, facendo base nel grossetano. L'idea, racconta Alessandro all'Adnkronos, ''è nata due anni fa. Abbiamo iniziato a lavorare la pelle ma poi abbiamo deciso di puntare alle camere d'aria''.
Si tratta di un materiale che ''oltre ad essere divertente, è anche relativamente accessibile''. Senza tralasciare il fatto che questa attività ''permette di sottrarre un po' di business agli inceneritori''. Con un po' di buona volontà la materia prima è facilmente reperibile: ''facciamo il giro dei gommisti e delle ciclo officine che ci mettono da parte il materiale''. Gratis, ovviamente. Purtroppo, però, ''non abbiamo accesso alle discariche''. Le realizzazioni spaziano dalle borse alle cinture, dai porta tabacco alla piccola bigiotteria fino ad arrivare ad una linea di borse completamente dedicata ai ciclisti.
Le migliori vetrine sono festival e mercatini: ''Partecipiamo ad eventi importanti ma anche a mercati organizzati dai contadini dove si vendono prodotti bio e solidali''. Fondamentale è l'elemento prezzo: ''il nostro prodotto più costoso è una borsa grande per pc e costa 50 euro. Noi ci consideriamo artigiani e facciamo pagare equamente la nostra manodopera''.
Far pagare troppo ''è una follia'' e fa diventare il riciclo pura e semplice moda. Per questo ''puntiamo alle persone come noi e non ad un target eco radical chic''. I più interessati a comprare ''sono gli stranieri. Da parte degli italiani c'è tanta curiosità ma spesso notiamo che è ancora molto forte il potere del brand''. I due giovani artigiani hanno aperto un piccolo laboratorio a Pitigliano, in provincia di Grosseto e fanno parte dell'associazione culturale “Prendi l'Arte” che ''organizza mercatini a prezzi accessibili''.
Fa parte dell'associazione anche “Laura 100% fatto a mano”. Laura è un'artigiana romana e da 15 anni crea borse e accessori ''realizzati in gran parte con scarti di tappezzeria''. Anche per lei, trovare la materia prima non è semplice ma basta organizzarsi: ''ho dei tappezzieri compiacenti che mi mettono da parte gli scarti della tappezzeria invece di buttarli''. E così prendono vita borse, porta tabacco, spille e bracciali realizzati con gli scarti delle cinture lampo
Il principio di base è conservare: tutto può servire. ''Anche per i sacchetti uso avanzi di stoffa'' spiega Laura. E se proprio quel materiale recuperato non serve ''lo cedo volentieri ad altri colleghi per le loro creazioni e sono ripagata dal fatto che quella cosa viene riutilizzata a non va a finire in discarica''. Fin dall'inizio, spiega Laura, ''ho sempre riciclato. All'inizio mi vergognavo un po' a dirlo. Adesso invece è un valore aggiunto e sono contenta''.
Adnkronos
Si tratta di un materiale che ''oltre ad essere divertente, è anche relativamente accessibile''. Senza tralasciare il fatto che questa attività ''permette di sottrarre un po' di business agli inceneritori''. Con un po' di buona volontà la materia prima è facilmente reperibile: ''facciamo il giro dei gommisti e delle ciclo officine che ci mettono da parte il materiale''. Gratis, ovviamente. Purtroppo, però, ''non abbiamo accesso alle discariche''. Le realizzazioni spaziano dalle borse alle cinture, dai porta tabacco alla piccola bigiotteria fino ad arrivare ad una linea di borse completamente dedicata ai ciclisti.
Le migliori vetrine sono festival e mercatini: ''Partecipiamo ad eventi importanti ma anche a mercati organizzati dai contadini dove si vendono prodotti bio e solidali''. Fondamentale è l'elemento prezzo: ''il nostro prodotto più costoso è una borsa grande per pc e costa 50 euro. Noi ci consideriamo artigiani e facciamo pagare equamente la nostra manodopera''.
Far pagare troppo ''è una follia'' e fa diventare il riciclo pura e semplice moda. Per questo ''puntiamo alle persone come noi e non ad un target eco radical chic''. I più interessati a comprare ''sono gli stranieri. Da parte degli italiani c'è tanta curiosità ma spesso notiamo che è ancora molto forte il potere del brand''. I due giovani artigiani hanno aperto un piccolo laboratorio a Pitigliano, in provincia di Grosseto e fanno parte dell'associazione culturale “Prendi l'Arte” che ''organizza mercatini a prezzi accessibili''.
Fa parte dell'associazione anche “Laura 100% fatto a mano”. Laura è un'artigiana romana e da 15 anni crea borse e accessori ''realizzati in gran parte con scarti di tappezzeria''. Anche per lei, trovare la materia prima non è semplice ma basta organizzarsi: ''ho dei tappezzieri compiacenti che mi mettono da parte gli scarti della tappezzeria invece di buttarli''. E così prendono vita borse, porta tabacco, spille e bracciali realizzati con gli scarti delle cinture lampo
Il principio di base è conservare: tutto può servire. ''Anche per i sacchetti uso avanzi di stoffa'' spiega Laura. E se proprio quel materiale recuperato non serve ''lo cedo volentieri ad altri colleghi per le loro creazioni e sono ripagata dal fatto che quella cosa viene riutilizzata a non va a finire in discarica''. Fin dall'inizio, spiega Laura, ''ho sempre riciclato. All'inizio mi vergognavo un po' a dirlo. Adesso invece è un valore aggiunto e sono contenta''.
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