White Oleander, film drammatico del 2002, tratto dal romanzo di Janet Fitch, diretto da Peter Kosminsky con Michelle Pfeiffer, Renée Zellweger, Robin Wright, Alison Lohman
"L'amore ti umilia...l'odio ti culla, è come un calmante", è una delle tante frasi pronunciate nel film da Ingrid, la protagonista assoluta di questa pellicola interpretata magistralmente da Michelle Pfeiffer.
Si, una delle tante frasi che è l'unica che racchiude il vero essere di questa donna: fredda e algida, cinica e forte, spavalda, priva di empatia ed anaffettiva. Punto di riferimento per la sua unica figlia Astrid, ragazza ancora "vergine" alle moltitudini di sentimenti che la invaderanno nel corso del film, con la quale ha un rapporto morboso e conflittuale.
ingrid, artista concettuale affermata che viene arrestata e condannata a 35 anni di reclusione per aver ucciso con il veleno estratto dall'oleadro bianco, appunto, il suo uomo, senza nascondere il fatto alla figlia che verrà segnata da questo evento. Le vengono contrapposte altre due donne belle e dolcissime, Claire interpretata dalla Zellweger e Starr dalla Wright, fragili ed eternamente irrisolte, quasi a sottolineare ulteriormente il suo cinismo e il gelo che avvolge il suo cuore.
Non si riesce a provare pietà per questa donna né quando dice alla figlia:"Non appiccicarti a chiunque ti dimostri un minimo di attenzione solo perché sei sola. La solitudine è la condizione umana....", nè quando le confessa di averla abbandonata per un anno intero alla vicina di casa, per tornare a sentirsi di nuovo libera e padrona di se stessa, nè quando.....
Beh non posso raccontare tutto!
E' un film complesso e bellissimo, a tratti lento e frammentario, comunque un capolavoro, sostenuto da un cast stellare tutto al femminile!
Dora Ippolito - www.facebook.com/dora.ippolito.3
Si, una delle tante frasi che è l'unica che racchiude il vero essere di questa donna: fredda e algida, cinica e forte, spavalda, priva di empatia ed anaffettiva. Punto di riferimento per la sua unica figlia Astrid, ragazza ancora "vergine" alle moltitudini di sentimenti che la invaderanno nel corso del film, con la quale ha un rapporto morboso e conflittuale.
ingrid, artista concettuale affermata che viene arrestata e condannata a 35 anni di reclusione per aver ucciso con il veleno estratto dall'oleadro bianco, appunto, il suo uomo, senza nascondere il fatto alla figlia che verrà segnata da questo evento. Le vengono contrapposte altre due donne belle e dolcissime, Claire interpretata dalla Zellweger e Starr dalla Wright, fragili ed eternamente irrisolte, quasi a sottolineare ulteriormente il suo cinismo e il gelo che avvolge il suo cuore.
Non si riesce a provare pietà per questa donna né quando dice alla figlia:"Non appiccicarti a chiunque ti dimostri un minimo di attenzione solo perché sei sola. La solitudine è la condizione umana....", nè quando le confessa di averla abbandonata per un anno intero alla vicina di casa, per tornare a sentirsi di nuovo libera e padrona di se stessa, nè quando.....
Beh non posso raccontare tutto!
E' un film complesso e bellissimo, a tratti lento e frammentario, comunque un capolavoro, sostenuto da un cast stellare tutto al femminile!
Dora Ippolito - www.facebook.com/dora.ippolito.3
0 commenti:
Posta un commento