Sulle labbra e nel pensiero: Best Of per Riccardo Cocciante impreziosito con chicche e rarità
Martedì 28 maggio è stata pubblicata “Sulle labbra e nel pensiero” (Sony Music), la prima raccolta completa in 4 Cd con chicche, rarità e i brani che più hanno segnato la straordinaria carriera di Riccardo Cocciante, in vendita nei negozi di dischi e in digital download.
Martedì 28 maggio è stata pubblicata “Sulle labbra e nel pensiero” (Sony Music), la prima raccolta completa in 4 Cd con chicche, rarità e i brani che più hanno segnato la straordinaria carriera di Riccardo Cocciante, in vendita nei negozi di dischi e in digital download.
Il cofanetto include 3 dischi (“L’alba di un nuovo giorno”, “Io rinascerò” e “L’attimo presente”) che raccolgono in ordine cronologico di pubblicazione 55 canzoni tra le più belle del suo repertorio, selezionate personalmente dall’artista, a cui si aggiunge 1 Bonus Cd (“Memory Lane”) con rarità, cover, colonne sonore di film e le canzoni dei suoi spettacoli musicali più famosi, riproposte per l’occasione “voce e pianoforte” .
‘Ho voluto fare una biografia - ha dichiarato Cocciante - perché non parlo né scrivo molto bene, la mia espressione è la canzone. Mi stuzzicava l'aspetto creativo dell'operazione, mi sono divertito a selezionare personalmente i brani da inserire. Ho seguito anche un po' la logica del vecchio 33 giri, quando mettevi in sequenza un brano dopo l'altro seguendo però un percorso logico. Non era solo un susseguirsi di canzoni, ma la fotografia di un momento della vita.
Perché è la mia vita e il mio scopo non era quello di infilare un grande successo dietro l’altro per fare contenta la mia casa discografica, ma dare l’idea di quella che è stata la mia evoluzione. Non sono il genere di cantante che si ascolta molto : dopo aver registrato una canzone la lascio lì. Devo ammettere però che, ascoltando alcuni brani che non frequentavo più da tempo, ho avuto sensazioni bellissime’.
Si parte, infatti, con il cd 1, a ripercorrere gli anni ’70, “L'alba di un nuovo giorno”, titolo preso dalla prima traccia del suo primo album concept e sperimentale del debutto, “Mu”, che lascia intravvedere i tratti peculiari della sua scrittura e il modo di interpretare intriso di pathos già in “Coltivò tutte le valli” e “Uomo”. Segue la bellissima “Poesia”, title-track del secondo long-playing, uno dei suoi classici. “Bella senz’anima”, “Lucia”, “L’odore del pane”, “Quando finisce un amore” appartengono al successivo lavoro, Anima (1974), agli arrangiamenti collabora Ennio Morricone. Ci sono: “L’alba” dall’album omonimo del 1975 con un crescendo di grande impatto, la bellissima “Era già tutto previsto” e “Il Tagliacarte. Non poteva mancare il suo capolavoro del 1976 “Concerto per Margherita” dalle sonorità pop acustiche sinfoniche dovute all’estro di Vangelis, con la delicata “Primavera”, “Quando si vuole bene” e il capolavoro “Margherita”, entrata ormai nell’immaginario collettivo, testo splendido di Marco Luberti. Ben 4 brani selezionati dall’album che porta il suo nome del 1978, che avrebbe meritato maggiore attenzione: “A mano a mano”, “Storie”, “Notturno” e “La lunga strada”. La chiusura spetta a “Io canto” e “Il treno” del 1979: un Cocciante più aperto e con una intenzione di rinnovare il suo stile e tentare nuove strade, come conferma lui stesso: ‘Poi c'è stata la fase romantica aperta da “Io Canto” che rappresentava la forza e la voglia di cambiamento. Prima ero molto più introverso, mi mettevo al piano e chiudevo gli occhi. Ho deciso così di alzarmi e mettermi in piedi a cantare, da qui la fase “Io rinascerò” che è il secondo volume del disco. E' stata un'esperienza difficilissima allontanarmi dal pianoforte ma una vera conquista.’
“Io rinascerò”, il cd 2, è il motto della title-track di “Cervo a Primavera” pubblicato nel 1981 all’insegna di nuove sonorità e del cambiamento, che rappresenta l’inizio di una proficua collaborazione con Mogol e Shel Shapiro. Estrapolate le tracce “Tu sei il mio amico carissimo” e “Non è stato per caso”. “Celeste nostalgia” è il singolo scelto per il lancio dell’album “Cocciante” (1982), che contiene l’evergreen, “Un nuovo amico”, e canzoni come “In bicicletta”, dallo stile più soft, ma non per questo meno raffinato, insieme a “Un buco nel cuore” ed “È passata una nuvola”. “Sincerità” del 1983 chiude la trilogia del cambiamento, esce in tutto il mondo in quattro lingue diverse, dalle sonorità decisamente pop-rock come la title track e “Sulla terra io e lei”. “Il mare dei papaveri” del 1985 è caratterizzato dal famoso duetto con Mina “Questione di feeling”, dalla vena fresca e intatta, ancora oggi, ma ci sono altri titoli di spessore come il brano che da il titolo all’intero lavoro, “Due” e “Marylin”, dedicata alla Monroe. “La grande avventura” del 1987 si avvale della collaborazione di Lucio Dalla e di Enrico Ruggeri. Con quest’ultimo scrive “Il funambolo” e “Indocina” ai quali sono stati aggiunti “Il vero amore” e la title track che chiudono idealmente gli anni ’80.
Lo stesso Cocciante ci introduce agli anni Novanta e al terzo cd “L’attimo presente”: ‘la partecipazione al Sanremo del 1991 ha un valore importante. Mi ero rifugiato a Miami per cercare nuove idee e stimoli, sono rimasto lì per quattro anni e ho cercato anche di capire come si muoveva la discografia del Sud America. Quando ho deciso di tornare in Italia mi si è presentata la sfida del Festival e devo dire che è andata bene visto che ho vinto con “Se stiamo insieme” ’. Che diventerà un altro suo classico facendo da apripista all’album pubblicato nello stesso anno con il suo cognome come titolo e che contiene “Vivi la tua vita”, rivolta al figlio nato da poco, “Energia”, “Jimi suona” dedicata al suo mito Hendrix e il duetto di “E mi arriva il mare” con Paola Turci. Nel 1993 è la volta dell’interessante “Eventi e mutamenti” dal quale sono estratti: “La testa piena”, “Amarsi come prima” e “La nostra lingua italiana”. “Un uomo felice” dell’anno successivo ha preziosi duetti: fa il bis con Mina in “Amore” e rilancia la struggente “Sulla tua pelle” avvalendosi della partecipazione vocale di Mietta. Ci sono anche due ottime prove da solista: “Un uomo felice” e “Sopra un preludio di Bach”. Doveroso l’inserimento di “Per lei”, tratta da “Il mio nome è Riccardo”, molto conosciuta all’estero e interpretata anche da Diana Schuur insieme allo stesso Cocciante: “I’d fly”. In “Innamorato” del 1997 recupera sonorità degli anni ’70, senza rinunciare alla musica contemporanea: “L’attimo presente”, l’insolita “Ti scorderò, ti scorderò”, “Grande la città” e il singolo di lancio “Ti amo ancora di più”, proposta per la Francia anche in duetto con Sylvie Vartan. La chiusura spetta all’ultimo suo disco di inediti del 2005 “Songs”, cantati in 4 lingue (spagnolo, francese, inglese e naturalmente italiano) con testi firmati da Pasquale Panella: “Sulle labbra e nel pensiero” e “Tu Italia”.
La chicca del cofanetto è rappresentata dal 4° cd “Memory Lane” con inediti, versioni rare, provini e un Cocciante già dalla voce profonda e intensa alle prese con le colonne sonore del cinema come “Down Memory Lane” e “Rhythm” , uscite su 45 giri, dal film del 1971 “Roma Bene” di Carlo Lizzani, orchestrate da Luis Enriquez Bacalov. “Michelle” (1976), cover dei Beatles, riletta in maniera incisiva grazie anche all’arrangiamento della London Symphony orchestra e inserita nella pellicola documentaria “All This and World War II”, dedicata allo storico gruppo, insieme a Elton John, Peter Gabriel, Tina Turner, Bryan Ferry, i Bee Gees, Rod Stewart. Presente la versione jazz di “Poesia”, pubblicata nel 1995 in un disco tributo alla canzone d’autore italiana, “Strane stelle strane” realizzato da Giovanni Tommaso con la partecipazione di Ron, Antonacci, Dalla, Morandi, Paoli, Mango, Mannoia, Gilberto Gil . “Il mio rifugio” appare sui titoli di testa del film francese del 1987 “Tandem”, di Patrice Leconte, leit-motiv fino ai titoli di coda. Cocciante rilegge Rino Gaetano in “Aida”, dandogli un taglio decisamente rock, registrato dal vivo nel marzo del 1981, nel tour fatto dai due cantautori insieme ai New Perigeo, con un frammento sul finale della marcia trionfale. “Lei non vede me”, in cui, accompagnato ancora una volta dalla London Simphony Orchestra, fa sfoggio di un timbro vocale lieve sulle note alte, scelto per il finale di “Obélix contre César”, film francese del 1999 interpretato da Gerard Depardieu e Roberto Benigni, con la regia di Claude Zidi. Ci sono cinque tracce appartenenti alle sue due grandi opere popolari, come lui stesso le definisce, in versione canto e pianoforte, un ritorno alle origini per altri brividi legati a “Luna” e “Dio, ma quanto è ingiusto il mondo” da “Notre-Dame de Paris”. Si aggiungono, da “Giulietta e Romeo”, il prologo, “Verona”, “Io Romeo” e “Com’è leggera la vita”. Splendido finale in crescendo con “Prologo 2000” e “2000”, su testo di Jean-Jacques Goldman, un inno particolare e suggestivo.
E’ chiaro che l’idea di questo progetto discografico nasce in seguito alla sua partecipazione al talent “The Voice of Italy, che gli sta dando anche la possibilità di essere scoperto da un target più numeroso di giovani, come conferma Cocciante: ‘con la mia etichetta abbiamo pensato che fosse giunto il momento per una raccolta, ma di quelle fatte bene. Una specie di album di fotografie, perché una volta i dischi erano proprio questo: delle istantanee che catturavano un momento’.
E sulla probabilità di fare un nuovo disco, dice: ‘Mi è tornata la voglia, ci sto lavorando, le canzoni ci sono...’
www.chez-mimi.it
Martedì 28 maggio è stata pubblicata “Sulle labbra e nel pensiero” (Sony Music), la prima raccolta completa in 4 Cd con chicche, rarità e i brani che più hanno segnato la straordinaria carriera di Riccardo Cocciante, in vendita nei negozi di dischi e in digital download.
Il cofanetto include 3 dischi (“L’alba di un nuovo giorno”, “Io rinascerò” e “L’attimo presente”) che raccolgono in ordine cronologico di pubblicazione 55 canzoni tra le più belle del suo repertorio, selezionate personalmente dall’artista, a cui si aggiunge 1 Bonus Cd (“Memory Lane”) con rarità, cover, colonne sonore di film e le canzoni dei suoi spettacoli musicali più famosi, riproposte per l’occasione “voce e pianoforte” .
‘Ho voluto fare una biografia - ha dichiarato Cocciante - perché non parlo né scrivo molto bene, la mia espressione è la canzone. Mi stuzzicava l'aspetto creativo dell'operazione, mi sono divertito a selezionare personalmente i brani da inserire. Ho seguito anche un po' la logica del vecchio 33 giri, quando mettevi in sequenza un brano dopo l'altro seguendo però un percorso logico. Non era solo un susseguirsi di canzoni, ma la fotografia di un momento della vita.
Perché è la mia vita e il mio scopo non era quello di infilare un grande successo dietro l’altro per fare contenta la mia casa discografica, ma dare l’idea di quella che è stata la mia evoluzione. Non sono il genere di cantante che si ascolta molto : dopo aver registrato una canzone la lascio lì. Devo ammettere però che, ascoltando alcuni brani che non frequentavo più da tempo, ho avuto sensazioni bellissime’.
Si parte, infatti, con il cd 1, a ripercorrere gli anni ’70, “L'alba di un nuovo giorno”, titolo preso dalla prima traccia del suo primo album concept e sperimentale del debutto, “Mu”, che lascia intravvedere i tratti peculiari della sua scrittura e il modo di interpretare intriso di pathos già in “Coltivò tutte le valli” e “Uomo”. Segue la bellissima “Poesia”, title-track del secondo long-playing, uno dei suoi classici. “Bella senz’anima”, “Lucia”, “L’odore del pane”, “Quando finisce un amore” appartengono al successivo lavoro, Anima (1974), agli arrangiamenti collabora Ennio Morricone. Ci sono: “L’alba” dall’album omonimo del 1975 con un crescendo di grande impatto, la bellissima “Era già tutto previsto” e “Il Tagliacarte. Non poteva mancare il suo capolavoro del 1976 “Concerto per Margherita” dalle sonorità pop acustiche sinfoniche dovute all’estro di Vangelis, con la delicata “Primavera”, “Quando si vuole bene” e il capolavoro “Margherita”, entrata ormai nell’immaginario collettivo, testo splendido di Marco Luberti. Ben 4 brani selezionati dall’album che porta il suo nome del 1978, che avrebbe meritato maggiore attenzione: “A mano a mano”, “Storie”, “Notturno” e “La lunga strada”. La chiusura spetta a “Io canto” e “Il treno” del 1979: un Cocciante più aperto e con una intenzione di rinnovare il suo stile e tentare nuove strade, come conferma lui stesso: ‘Poi c'è stata la fase romantica aperta da “Io Canto” che rappresentava la forza e la voglia di cambiamento. Prima ero molto più introverso, mi mettevo al piano e chiudevo gli occhi. Ho deciso così di alzarmi e mettermi in piedi a cantare, da qui la fase “Io rinascerò” che è il secondo volume del disco. E' stata un'esperienza difficilissima allontanarmi dal pianoforte ma una vera conquista.’
“Io rinascerò”, il cd 2, è il motto della title-track di “Cervo a Primavera” pubblicato nel 1981 all’insegna di nuove sonorità e del cambiamento, che rappresenta l’inizio di una proficua collaborazione con Mogol e Shel Shapiro. Estrapolate le tracce “Tu sei il mio amico carissimo” e “Non è stato per caso”. “Celeste nostalgia” è il singolo scelto per il lancio dell’album “Cocciante” (1982), che contiene l’evergreen, “Un nuovo amico”, e canzoni come “In bicicletta”, dallo stile più soft, ma non per questo meno raffinato, insieme a “Un buco nel cuore” ed “È passata una nuvola”. “Sincerità” del 1983 chiude la trilogia del cambiamento, esce in tutto il mondo in quattro lingue diverse, dalle sonorità decisamente pop-rock come la title track e “Sulla terra io e lei”. “Il mare dei papaveri” del 1985 è caratterizzato dal famoso duetto con Mina “Questione di feeling”, dalla vena fresca e intatta, ancora oggi, ma ci sono altri titoli di spessore come il brano che da il titolo all’intero lavoro, “Due” e “Marylin”, dedicata alla Monroe. “La grande avventura” del 1987 si avvale della collaborazione di Lucio Dalla e di Enrico Ruggeri. Con quest’ultimo scrive “Il funambolo” e “Indocina” ai quali sono stati aggiunti “Il vero amore” e la title track che chiudono idealmente gli anni ’80.
Lo stesso Cocciante ci introduce agli anni Novanta e al terzo cd “L’attimo presente”: ‘la partecipazione al Sanremo del 1991 ha un valore importante. Mi ero rifugiato a Miami per cercare nuove idee e stimoli, sono rimasto lì per quattro anni e ho cercato anche di capire come si muoveva la discografia del Sud America. Quando ho deciso di tornare in Italia mi si è presentata la sfida del Festival e devo dire che è andata bene visto che ho vinto con “Se stiamo insieme” ’. Che diventerà un altro suo classico facendo da apripista all’album pubblicato nello stesso anno con il suo cognome come titolo e che contiene “Vivi la tua vita”, rivolta al figlio nato da poco, “Energia”, “Jimi suona” dedicata al suo mito Hendrix e il duetto di “E mi arriva il mare” con Paola Turci. Nel 1993 è la volta dell’interessante “Eventi e mutamenti” dal quale sono estratti: “La testa piena”, “Amarsi come prima” e “La nostra lingua italiana”. “Un uomo felice” dell’anno successivo ha preziosi duetti: fa il bis con Mina in “Amore” e rilancia la struggente “Sulla tua pelle” avvalendosi della partecipazione vocale di Mietta. Ci sono anche due ottime prove da solista: “Un uomo felice” e “Sopra un preludio di Bach”. Doveroso l’inserimento di “Per lei”, tratta da “Il mio nome è Riccardo”, molto conosciuta all’estero e interpretata anche da Diana Schuur insieme allo stesso Cocciante: “I’d fly”. In “Innamorato” del 1997 recupera sonorità degli anni ’70, senza rinunciare alla musica contemporanea: “L’attimo presente”, l’insolita “Ti scorderò, ti scorderò”, “Grande la città” e il singolo di lancio “Ti amo ancora di più”, proposta per la Francia anche in duetto con Sylvie Vartan. La chiusura spetta all’ultimo suo disco di inediti del 2005 “Songs”, cantati in 4 lingue (spagnolo, francese, inglese e naturalmente italiano) con testi firmati da Pasquale Panella: “Sulle labbra e nel pensiero” e “Tu Italia”.
La chicca del cofanetto è rappresentata dal 4° cd “Memory Lane” con inediti, versioni rare, provini e un Cocciante già dalla voce profonda e intensa alle prese con le colonne sonore del cinema come “Down Memory Lane” e “Rhythm” , uscite su 45 giri, dal film del 1971 “Roma Bene” di Carlo Lizzani, orchestrate da Luis Enriquez Bacalov. “Michelle” (1976), cover dei Beatles, riletta in maniera incisiva grazie anche all’arrangiamento della London Symphony orchestra e inserita nella pellicola documentaria “All This and World War II”, dedicata allo storico gruppo, insieme a Elton John, Peter Gabriel, Tina Turner, Bryan Ferry, i Bee Gees, Rod Stewart. Presente la versione jazz di “Poesia”, pubblicata nel 1995 in un disco tributo alla canzone d’autore italiana, “Strane stelle strane” realizzato da Giovanni Tommaso con la partecipazione di Ron, Antonacci, Dalla, Morandi, Paoli, Mango, Mannoia, Gilberto Gil . “Il mio rifugio” appare sui titoli di testa del film francese del 1987 “Tandem”, di Patrice Leconte, leit-motiv fino ai titoli di coda. Cocciante rilegge Rino Gaetano in “Aida”, dandogli un taglio decisamente rock, registrato dal vivo nel marzo del 1981, nel tour fatto dai due cantautori insieme ai New Perigeo, con un frammento sul finale della marcia trionfale. “Lei non vede me”, in cui, accompagnato ancora una volta dalla London Simphony Orchestra, fa sfoggio di un timbro vocale lieve sulle note alte, scelto per il finale di “Obélix contre César”, film francese del 1999 interpretato da Gerard Depardieu e Roberto Benigni, con la regia di Claude Zidi. Ci sono cinque tracce appartenenti alle sue due grandi opere popolari, come lui stesso le definisce, in versione canto e pianoforte, un ritorno alle origini per altri brividi legati a “Luna” e “Dio, ma quanto è ingiusto il mondo” da “Notre-Dame de Paris”. Si aggiungono, da “Giulietta e Romeo”, il prologo, “Verona”, “Io Romeo” e “Com’è leggera la vita”. Splendido finale in crescendo con “Prologo 2000” e “2000”, su testo di Jean-Jacques Goldman, un inno particolare e suggestivo.
E’ chiaro che l’idea di questo progetto discografico nasce in seguito alla sua partecipazione al talent “The Voice of Italy, che gli sta dando anche la possibilità di essere scoperto da un target più numeroso di giovani, come conferma Cocciante: ‘con la mia etichetta abbiamo pensato che fosse giunto il momento per una raccolta, ma di quelle fatte bene. Una specie di album di fotografie, perché una volta i dischi erano proprio questo: delle istantanee che catturavano un momento’.
E sulla probabilità di fare un nuovo disco, dice: ‘Mi è tornata la voglia, ci sto lavorando, le canzoni ci sono...’
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