Occhio alla moda dello smalto semipermanente: danneggia le unghie
Sempre più diffuso sulle mani di celebrity e poi sulle comuni mortali, questo tipo di 'decoro' può essere pericoloso. Per due settimane di mani 'perfette' infatti, si corre il serio rischio di rovinare le unghie anche per mesi: il problema è legato alla rimozione dello smalto.
I rischi? Unghie indebolite, stressate, che si spezzano facilmente, ma anche reazioni allergiche e colorazione giallastra. A scattare questa fotografia è la dermatologa Riccarda Serri, presidente di Skineco (Associazione internazionale di ecodermatologia), che parla dei rischi associati all'asportazione dello smalto semipermanente.
"Questo tipo di smalto - spiega Riccarda Serri - potrebbe provocare dei danni duraturi, causati dall'asportazione tramite solventi e lime. L'acetone, ad esempio, è usato per rendere permeabile lo smalto che poi viene rimosso del tutto limando in modo anche aggressivo l'unghia. Questi passaggi risultano altamente nocivi per l'unghia stessa, a cui rischia di essere asportato uno strato corneo. A questo punto il danno è fatto e l'unghia non può essere recuperata. E' come dare un pugno sul naso a qualcuno e dire: ora te lo ricostruisco", esemplifica la dermatologa. Inoltre, come ricorda, "i dati di uno studio americano dimostrano che i raggi Uv, utilizzati per fissare lo smalto, potrebbero essere induttori di sostanze cancerogene".
"Lo smalto semipermanente - continua la specialista - contiene inoltre degli ingredienti, quali la formaldeide e il toluene, che potrebbero provocare delle reazioni allergiche. E' perciò sempre consigliabile controllare, prima dell'applicazione, gli ingredienti dello smalto". Ma una volta fragili, sciupate e ingiallite, quanto tempo ci vuole a ritrovare unghie perfette? "Esistono degli oli specifici per nutrire e rafforzare le unghie, ma tuttavia queste possono rimanere danneggiate anche per mesi", assicura l'esperta.
Fonte: Adnkronos
I rischi? Unghie indebolite, stressate, che si spezzano facilmente, ma anche reazioni allergiche e colorazione giallastra. A scattare questa fotografia è la dermatologa Riccarda Serri, presidente di Skineco (Associazione internazionale di ecodermatologia), che parla dei rischi associati all'asportazione dello smalto semipermanente.
"Questo tipo di smalto - spiega Riccarda Serri - potrebbe provocare dei danni duraturi, causati dall'asportazione tramite solventi e lime. L'acetone, ad esempio, è usato per rendere permeabile lo smalto che poi viene rimosso del tutto limando in modo anche aggressivo l'unghia. Questi passaggi risultano altamente nocivi per l'unghia stessa, a cui rischia di essere asportato uno strato corneo. A questo punto il danno è fatto e l'unghia non può essere recuperata. E' come dare un pugno sul naso a qualcuno e dire: ora te lo ricostruisco", esemplifica la dermatologa. Inoltre, come ricorda, "i dati di uno studio americano dimostrano che i raggi Uv, utilizzati per fissare lo smalto, potrebbero essere induttori di sostanze cancerogene".
"Lo smalto semipermanente - continua la specialista - contiene inoltre degli ingredienti, quali la formaldeide e il toluene, che potrebbero provocare delle reazioni allergiche. E' perciò sempre consigliabile controllare, prima dell'applicazione, gli ingredienti dello smalto". Ma una volta fragili, sciupate e ingiallite, quanto tempo ci vuole a ritrovare unghie perfette? "Esistono degli oli specifici per nutrire e rafforzare le unghie, ma tuttavia queste possono rimanere danneggiate anche per mesi", assicura l'esperta.
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