Crisi al comune di Vico del Gargano. Incontro con il pubblico
La logica consente di distinguere il ragionamento corretto da quello scorretto. Segue una chiara struttura,
seria, rigorosa, comprensibile al contadino come all’intellettuale. C’è una premessa e una conclusione,
questa, logicamente, in linea con la premessa. Sono stato all’incontro dei consiglieri comunali Matteo
Prencipe e Mario d’Altilia organizzato per “ascoltare i cittadini” sulla crisi amministrativa di Vico del
Gargano. Ho pazientato, sarebbe meglio dire: ho sopportato, per ben 55 minuti per sapere che:” se
rispettiamo-udite, udite- i riti della politica” e l’assicurazione del:” noi lavoriamo per unire”, il Sindaco
Pierino Amicarelli può dormire in mezzo a sette cuscini. Ora e sempre! Ma, è qui che incomincia a vacillare
la logica:” il manifesto appello del Sindaco è atipico”. Cavolo, non ci avevo pensato. Qual è l’appello
tipico? Ancora:” il Sindaco è inadeguato!” Cavoli amari, allora lo si ignora e non si chiede:” un tavolo
nientepopodimeno istituzionale per un confronto a largo raggio”. Non è finita:” il Sindaco deve frequentare
un corso di risoluzione di conflitti”. (a proposito,lui, questo corso l’ha frequentato prima di candidarsi a
sindaco) e, subito dopo, affermare tranquillamente, pacificamente, gi uggiosamente:” io non concorrerò
mai alle dimissioni di Amicarelli!” Poi, la ciliegina finale:” l’etica della responsabilità è a zero”. Questa è
buona, secondo la filosofia del Marchese del Grillo:” Mi dispiace, sor Sindaco, ma io so’ io e voi non siete un ....!”
Ci mette una pezza l’altro consigliere comunale:” La politica deve cambiare. Il paese non può stare fermo.
Vico ha bisogno di bella politica. Abbiamo avuto una linea di grande responsabilità”. Meno male!
Auguri vivissimi, caro Sindaco!
Di Michele Angelicchio
seria, rigorosa, comprensibile al contadino come all’intellettuale. C’è una premessa e una conclusione,
questa, logicamente, in linea con la premessa. Sono stato all’incontro dei consiglieri comunali Matteo
Prencipe e Mario d’Altilia organizzato per “ascoltare i cittadini” sulla crisi amministrativa di Vico del
Gargano. Ho pazientato, sarebbe meglio dire: ho sopportato, per ben 55 minuti per sapere che:” se
rispettiamo-udite, udite- i riti della politica” e l’assicurazione del:” noi lavoriamo per unire”, il Sindaco
Pierino Amicarelli può dormire in mezzo a sette cuscini. Ora e sempre! Ma, è qui che incomincia a vacillare
la logica:” il manifesto appello del Sindaco è atipico”. Cavolo, non ci avevo pensato. Qual è l’appello
tipico? Ancora:” il Sindaco è inadeguato!” Cavoli amari, allora lo si ignora e non si chiede:” un tavolo
nientepopodimeno istituzionale per un confronto a largo raggio”. Non è finita:” il Sindaco deve frequentare
un corso di risoluzione di conflitti”. (a proposito,lui, questo corso l’ha frequentato prima di candidarsi a
sindaco) e, subito dopo, affermare tranquillamente, pacificamente, gi uggiosamente:” io non concorrerò
mai alle dimissioni di Amicarelli!” Poi, la ciliegina finale:” l’etica della responsabilità è a zero”. Questa è
buona, secondo la filosofia del Marchese del Grillo:” Mi dispiace, sor Sindaco, ma io so’ io e voi non siete un ....!”
Ci mette una pezza l’altro consigliere comunale:” La politica deve cambiare. Il paese non può stare fermo.
Vico ha bisogno di bella politica. Abbiamo avuto una linea di grande responsabilità”. Meno male!
Auguri vivissimi, caro Sindaco!
Di Michele Angelicchio
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