La risposta italiana al cammino di Santiago

"Ripercorrere la Via micaelica dell'Angelo, in disuso dal medioevo, come avrebbe fatto un pellegrino dell'anno mille: da solo, a piedi. Ritracciare l'importante itinerario spirituale europeo per proporlo alle nuove generazioni di camminatori."

Questo l'ambizioso progetto di Michele del Giudice, uomo che, nonostante l'età e gli interventi subiti, ha quasi compiuto 2500 km di "passeggiata" attraverso l'Europa.

Il suo viaggio sta per concludersi. Dopo un centinaio di tappe in quasi quattro mesi, il camminatore è quasi arrivato a destinazione Monte Sant'Angelo.

Cosa prova un uomo in cammino da quattro mesi? Quanti di noi riuscirebbero anche solo a proporre una sfida del genere a se stessi?

Il sito camminacammini.com ha raccolto, durante tutto il suo viaggio, le sue sensazioni, corredate da immagini e contenuti multimediali... frammenti di diario che hanno permesso a chi lo ha voluto di seguire la sua audace impresa.

La Via dell'Angelo è il cammino micaelico, cioè dedicato a San Michele Arcangelo, più importante sotto il punto di vista storico e geografico. Questo deve aver attratto del Giudice, presidente del CAI di Foggia, quando ha deciso di intraprendere quest'avventura, che tocca i tre principali santuari micaelici d'Europa: quello di Mont Saint-Michel, in Normandia, la sacra di San Michele, vicino Torino e infine il santuario di Monte Sant'Angelo.

Dall'11 giugno fino a domani, sabato 29 settembre, Michele è in cammino. Chi vorrà salutarlo sabato a Monte Sant'Angelo è il benvenuto. Per maggiori informazioni si rimanda a www.camminacammini.com