UN AUTUNNO (S)FRONDATO
Foggia, dicembre 2011
Un poeta inglese in una sua poesia, “L’autunno”, disse:
Un poeta inglese in una sua poesia, “L’autunno”, disse:
«...chi non t’ ha veduto spesso fra la tua abbondanza?
Talvolta chiunque va fuori in cerca può trovar
te a sedere senza pensieri su d’ un’ aia,
i tuoi capelli mollemente sollevati dal soffio del vento...»
John Keats
L’autunno foggiano, a quanto pare, ha messo le radici concimate dal fogliame.
Questa è la fotografia che Foggia offre ai suoi residenti, una città immersa nella naturale caduta dei rami degli alberi che ornano la città.
Tanto per riprendere alcuni versi del poeta inglese che descrive l’autunno come se fosse una persona seduta ad aspettare, mentre il vento le fa scompigliare i capelli, noi a Foggia siamo seduti ad attendere che qualcuno rimuova il fogliame mentre il vento oltre che a scompigliarci i capelli, ce li sporca con la polvere e il residuo del pattume formato dal fogliame.
E mentre attendiamo (forse indugiamo?) che qualcuno rimuova il fogliame che abbonda e copre le strade e marciapiedi, siamo testimoni d’ignare persone che inciampano e cadono in terra, mentre insetti e animaletti vari, che si nascondono tra le foglie, sono pronti a fare ingresso nelle abitazioni dei piani rialzati.
Dobbiamo attendere che le foglie sommergano i balconi dei primi piani?
Potremmo ripulire anche noi le strade, ma a questo punto chiedo la riduzione delle tasse per lo svolgimento di un servizio che pago profumatamente e con sacrifici, come tutti noi foggiani.
Ad Maiora!
Musiche di:
- Antonio Vivaldi
Autunno - Le quattro stagioni
- Banda Ionica
Una lacrima sulla tomba
Nico Baratta
©riproduzione riservata
Ubicazione:
Foggia FG, Italia
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