Visualizzazione post con etichetta università degli studi di foggia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta università degli studi di foggia. Mostra tutti i post

martedì 4 dicembre 2018

"La difesa personale: aspetti giuridici, psicologici e pratici degli scontri a fuoco", seminario a Foggia della Polizia


Il 6 dicembre c.a. presso L’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Foggia si terrà un evento organizzato dalla Polizia di Stato Questura di Foggia e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Foggia: un incontro sul tema "LA SOPRAVVIVENZA FISICA, MENTALE E GIUDIZIARIA NEL CORSO DEI CRIMINI VIOLENTI” durante il quale verranno affrontati gli aspetti giuridici, psicologici e pratici degli scontri a fuoco e dei crimini violenti.
I lavori, introdotti dal Questore di Foggia dr. Mario Della Cioppa e dalla la prof.ssa Donatella Curtotti Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza rappresentano un opportunità unica rivolta a tutti coloro che sono interessati a comprendere che cosa accade nello sviluppo dei Crimini Violenti e degli Scontri a Fuoco che avvengono in Italia. Un occasione per analizzare accuratamente casi di cronaca accaduti, per poter tracciare le caratteristiche dei crimini violenti, giungendo, infine, a trovare diverse soluzioni per imparare a sopravvivere alle varie tipologie di incidente critico. Si intende, con questo evento, costruire un percorso di crescita finalizzato ad aiutare chiunque possegga un’arma a non diventare violenti ma cittadini migliori, consapevoli e responsabili.
Per la prima volta a Foggia il dr. Alessio Carparelli, ideatore del metodo di insegnamento di tirooperativo.it, ed autore del libro “l’Atteggiamento Mentale e la Gestione della paura nella Dinamica degli Scontri a Fuoco” presenterà il primo studio realizzato in Italia sulle modalità con cui si sviluppano le aggressioni, i crimini violenti, le invasioni domestiche e gli scontri a fuoco che riguardano le forze dell’ordine ed i privati cittadini. Il dr. Carparelli ha analizzato oltre 80 incidenti critici individuando innovativi elementi di comprensione circa:
-le caratteristiche e le modalità attuative con le quali si sviluppano gli scontri a fuoco, i crimini violenti e le invasioni domestiche che avvengono nel nostro Paese;
-gli effetti, le modificazioni e le alterazioni della mente e del corpo che si scatenano durante il processo della paura;
Gli esiti di questa analisi, grazie anche ai molteplici anni trascorsi a contatto con questa singolare realtà, hanno consentito di delineare le criticità legate alla sopravvivenza fisica, mentale e giudiziaria delle persone che sono chiamate a fronteggiare e gestire una carica di violenza intensità inimmaginabile.
Un evento unico, rivolto a tutti i cittadini che posseggono un arma o che siano interessati all'argomento, ed agli appartenenti alle forze di Polizia e Forze Armate.   
Nell’occasione verranno inoltre approfonditi importanti  temi giuridici riguardanti la difesa personale e le norme che giustificano l’uso della forza  grazie all'intervento della dr.ssa Del Vecchio Francesca Dottore di ricerca in Diritto processuale penale.
Gli aspetti psicologici relativi all'aggressività e all'impulsività verranno trattati dalla prof.ssa Grazia Terrone docente di Psicologia della persuasione del Dipartimento degli Studi Umanistici. Affronterà l'argomento relativo alla gestione delle emozioni nelle attività critiche dei servizi di Polizia il dr. Giovanni Ippolito, psicologo della Polizia di Stato, fornendo una spiegazione di ciò che avviene nella mente degli operatori di Polizia allorquando combattono per difendere se stessi, i propri colleghi o i cittadini.

sabato 16 gennaio 2016

Cercasi studenti volontari per il Progetto di Nutrigenetica dell'Unifg

Il plesso del Dipartimento di Medicina in cui è ubicato il Laboratorio di Fisiologia
 Sei uno studente e ti piacerebbe dedicare un po’ del tuo tempo per aiutare la scienza? 
L’Università degli Studi di Foggia sta cercando volontari per il Progetto di Nutrigenetica, promosso dal Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente in collaborazione con il Laboratorio di Neurofisiologia e Fisiologia della Nutrizione Umana e con il Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche dell'Università di Trieste.

lunedì 26 ottobre 2015

“Dante a mezzogiorno”: Foggia si mobilita aderendo con un flash mob

Dante a mezzogiorno” il progetto cui aderisce anche il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Foggia per celebrare il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri. L'iniziativa lanciata dal Centro per il libro e la lettura del MiBACT a da Compita (Competenze dell’Italiano) del MIUR, insieme all’ADI, Associazione degli Italianisti, ha la finalità di ricordare, per meglio dire conservare, memoria del Sommo Poeta, cosiddetto Padre della Lingua Italiana.

L'UniFg - con il contributo dell'associazione studentesca Area Nuova, rientra così all'interno dell'iniziativa nazionale "Letteratura per la scuola, competenze per la vita. Una giornata per la letteratura" organizzando il prossimo 29 ottobre una serie di eventi in collaborazione con alcune scuole di Capitanata per celebrare uno dei padri della letteratura mondiale la cui opera è senza dubbio un fondamento della nostra identità culturale.

Omaggio a Dante con un flash mob - che si terrà nell'atrio della sede del Dipartimento di Via Arpi -, realizzato dagli studenti universitari che a mezzogiorno leggeranno brani dell'opera di Dante. Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30 nell'Aula I, si terrà un seminario dal titolo "Riscrivere Dante", organizzato dai docenti dell'area di Italianistica del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia.

lunedì 24 agosto 2015

I ricercatori foggiani nell’eccellenza europea

Nuove frontiere per la biosostenibilità nella produzione dell’olio extravergine d’olivaesplorate dal Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Foggia
Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Foggia, costituito da Alessandro Leone, professore associato e dal dr. Roberto Romaniello, ricercatore a contratto, attraverso un’intensa attività scientifica sta sviluppando nuovi sistemi per la riduzione dell’impatto ambientale dei sottoprodotti della lavorazione dell’industria olearia. L’Università di Foggia, infatti, in collaborazione con il gruppo di ricerca della dott.ssa Antonia Tamborrino dell’Università di Bari e la ditta Pietro Leone e figli s.n.c., ha sviluppato una macchina denocciolatrice parziale che è in grado di frangere le olive e contemporaneamente di recuperarne il “nocciolino”, in frazioni variabili tra lo 0 e il 100%, ottimizzando così la resa di estrazione dell’olio. La ricerca si muove nella direzione del “recupero efficiente” di parte del nocciolino, migliorando le proprietà dell’olio e con il vantaggio di produrre biocombustibile.
Il Dipartimento è attento ai finanziamenti per la ricerca, intercettando anche i fondi messi a disposizione dalla Comunità europea, “Horizon 2020”, che permetteranno di mettere in atto l’attività sperimentale per il recupero efficiente dei sottoprodotti (acque di vegetazione e sanse) riducendo i reflui dell’industria olearia e  l’impatto ambientale, e utilizzandoli successivamente per la produzione di compost organici.
La ricerca si situa nel solco prestigioso dell’innovazione già tracciato nell’ultimo triennio, in cui il gruppo di ricercatori foggiani ha sviluppato sistemi innovativi nel processo di estrazione dell’olio extravergine di oliva. Già nello scorso mese di maggio, su invito degli organizzatori del XVII Simposio tecnico-scientifico di EXPOLIVA 2015, Fiera Internazionale dell’Olio d’oliva e delle industrie olearie, nella città di Jaén in Spagna, il prof. Leone e il dr. Romaniello  hanno esposto le tecniche inerenti alle ricerche condotte sul processo innovativo di condizionamento della pasta olearia attraverso l’utilizzo delle microonde, che potrebbe sostituire il processo di gramolazione,  garantendo una qualità superiore dell’olio e tempi di processo ridotti.
In soli 17 secondi, attraverso la sinergia dell’effetto non-termico, dove le molecole vengono agitate provocando la meccanica distruzione dei comparti cellulari contenenti l’olio (vacuoli), e l’effetto termico che permette  il riscaldamento della pasta di olive, si ottiene la coalescenza delle gocce d’olio. Ciò consente l’ottimizzazione dell’estrazione dell’olio, migliorando l’efficienza produttiva dei frantoi.
Il lavoro del gruppo di ricerca foggiano sta suscitando interesse in ambito internazionale da parte di diversi Istituti di Ricerca e Università, che quotidianamente chiedono interazioni e informazioni, ed è documentato e vagliato a livello internazionale attraverso la pubblicazione su alcune delle più prestigiose riviste scientifiche di settore (Biosystem Engineering, Journal of Food Engineering, ed altre).
Per l’Ateneo foggiano ed il rettore prof. Maurizio Ricci un bel contributo dal Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente diretto dal prof. Agostino Sevi, per il meritato balzo in avanti nelle classifiche delle migliori università italiane.

venerdì 24 aprile 2015

Un ritorno eccellente. Giuseppe Querques, foggiano DOC, docente, ricercatore e medico

di Nico Baratta

Molti “fuggono” all’estero per lavorare, per far ricerca, per esprimere le loro potenzialità conferendole azioni e scoperte. C’è anche chi sceglie di non “fuggire” e chi di rinunciare a carriere favolose, pur di rimanere in patria, ma accontentandosi di un posticino da medico generico, o al massimo da specialista di unità operativa. Non è il caso di un brillante medico foggiano. «Lascio la cattedra in Francia e torno in Italia. Anche qui posso fare buona ricerca». Con quest’affermazione, il Prof. Dott. Giuseppe Querques, 40 anni a giugno, oculista esperto in malattie della retina, professore all’Università di Parigi Est Creteil (Upec) dal 2009, ha deciso di ritornare in patria. Un cervello che è fuggito ma che è ritornato. Controcorrente a tanti suoi colleghi, il dott. Querques sfida la sorte e, quasi a scavezzacollo (ben ponderato) decide di riprovarci in Italia. La preparazione è eccellente, come la sede che a breve diverrà il suo nuovo avamposto per chi vorrà rivedere la luce, o vederla meglio. Per dirla tutta il medico era già di casa presso la struttura cui a breve godrà dei suoi preziosi servigi. Era consulente. 

Il Prof. Dott. Giuseppe Querques, 39 anni, è un oculista esperto in malattie della retina. Ma la notizia che a tutti noi del Mezzogiorno d’Italia fa più piacere, ed eco nell’ambito scientifico, è quella che è un foggiano doc, laureato presso l’Università degli Studi di Foggia nel 2005, conseguendo un dottorato di ricerca nel 2008. Meglio di così per una città che ha bisogno di eccellenze credo che non ci sia. Un fiore all’occhiello cui tutti noi dovremmo andar fieri. C’è da porre in evidenza che Querques durante gli studi universitari fu “Research fellow” al Retina Associates nel New Jersey, tra i più prestigiosi studi medici riservati alla diagnosi e al trattamento di malattie vitreoretinali, e alla clinica oculistica dell’università Creteil di Parigi Est, centro di riferimento mondiale per la maculopatia, e in quella dell’Università di Berna, in Svizzera. Un bel palmares.

In una sua recente intervista rilasciata a Il fatto Quotidiano, Querques disse: «So di essere un caso raro, ma noi italiani pensiamo spesso che gli stranieri siano sempre meglio di noi. Mi hanno chiesto di tornare in Italia e ho accettato». Il medico lo ha fatto “agguantando al volo” un’offerta fatta dall’ospedale Raffaele di Milano., abbandonando, così, quel ruolo da professore parigino che gli ha aperto nuovi orizzonti e tanta fama. 

Giuseppe (mi permetto il “Tu” per la cittadinanza e i natali che ci uniscono, e mi scuso anzitempo con lui) si sente fortunato, un privilegiato poiché moti scappano dall’Italia e per ritornarci devono sudare oltre sette camice. Per lui, invece, è stato meno sofferto il ritorno, pur tuttavia sapendo che la sua specializzazione è frutto di sacrifici, ricerche, e soprattutto ore e ore assidue di studio. «Tanti colleghi in gamba che sono scappati all’estero per fare carriera mi dicono che vorrebbero rientrare ma non trovano un posto. Io sono un caso raro, lo so. Il nostro Paese investe sulla formazione dei cervelli che poi sono costretti a emigrare, questo è un peccato» ha replicato quando gli è stato chiesto se per lui è stata la scelta migliore. Una scelta a fronte, anche, delle certezze che il San Raffaele gli ha confermato. Il tutto dopo richieste dei dirigenti della struttura milanese. Difatti il dott. Querques nel 2013 riceve una telefonata da un primario dell’Ospedale San Raffaele di Milano che aveva conosciuto nei convegni in giro per il mondo. «Perché stai in Francia? –gli chiese il primario-. Sei forte, vieni da noi». mi disse. Insomma, quei convegni hanno portato bene al nostro concittadino, in quanto quel primario aveva sentito parlare bene del professore foggiano, medico oculista, specializzato in malattie della retina.

Durante la sua attività parigina, il Prof. Dott. Giuseppe Querques si è specializzato, ancor di più, in malattie della retina non trattate chirurgicamente, come la degenerazione maculare legata all’età, le patologie vascolari retiniche, le distrofie ereditarie maculari e retiniche. Vanta più di 200 pubblicazioni scientifiche pubblicate sulle migliori riviste di oftalmologia a livello internazionale, come Ophthalmology, The American Journal of Ophthalmology, The British Journal of Ophthalmology, Retina. Il merito di queste pubblicazioni è quello di aver individuato i segni di alcune forme di maculopatia prima della comparsa dei sintomi veri e propri nei pazienti.

Per la cronaca, tanto per far comprendere la grandezza della persona e il prestigio di chi lo ha avuto dapprima come studente, poi come docente, Querques nel  2009 vince il concorso per professore associato all’università parigina e solo dopo cinque anni ottiene una cattedra da professore ordinario. Quando gli è stato chiesto come mai quella cattedra gli è stata assegnata solo dopo cinque anni, Giuseppe ha sorriso con uno sguardo incredulo, perso nei ricordi ma ben focalizzato sulla valenza degli studi che aveva affrontato e sull’organizzazione universitaria francese, molto ben diversa, snella e meritocratica di quella italiana (qui in Italia tra lobby, caste, parentucoli, è quasi impossibile ottenerla – ndr.). «In Italia te la sogni alla mia età –riferendosi alla cattedra, ha affermato Querques-. Devi essere un primario e avere almeno 50 anni. In Francia è diverso. I professori vanno in pensione a 65 anni e c’è spazio per quelli più giovani».
Coniugato con un’oculista italiana, il Prof. Dott. Giuseppe Querques, è realista sul futuro italiano.  «Ho ripetuto il concorso per professore associato, l’ho passato e sto aspettando il nulla osta dal Ministero dell’Istruzione-ha detto il medico oculista-. Se qualcosa andrà male, mia moglie e io molleremo ancora l’Italia. Per quanto mi riguarda finora non ho visto clientelismi, solo meritocrazia. La mia idea quando sono partito, e non lo dico tanto per dire, era assimilare il più possibile per poi metterlo in pratica qui, in Italia. Nel mio piccolo voglio dare un contributo all’Italia. A me cambia poco se non ho più una cattedra. L’importante –conclude Querques- è fare quello che mi piace. Al San Raffaele posso fare ricerca clinica allo stesso livello di Parigi». Tuttavia, pur avendo un buon punto di partenza, Querques sa bene che dovrà lavorare non solo come medico, ma come uomo giacché è ben cosciente di essere in Italia quel paese dove la meritocrazia non è una dote primeggiante «Posso fare cose grandi, e so di non essere obbligato a cambiare nazione per avere successo. Il punto è che gli italiani finché non toccano il fondo, non tirano fuori tutta la forza che hanno. La nostra marcia in più è il dinamismo, la creatività e la passione che mettiamo in tutto. Spesso, però, ce lo scordiamo e pensiamo che gli stranieri siano sempre meglio di noi», la chiosa con retrogusto amaro di Giuseppe.

Ad Maiora! 

[foto by Il fatto Quotidiano]

sabato 4 aprile 2015

«Unifg, non siamo soddisfatti della selezione docenti per alunni con disabilità». Lo affermano molti partecipanti

di Nico Baratta

Non tutte le ciambelle riescono col buco se a produrle sono regole per una selezione che, seppur regolamentate da un bando, approvato da specifiche commissioni, tendono ad arrecare difficoltà a chi le deve rispettare. Se la ciambella è l’Università di Foggia, il buco è la selezione, tanto per farla breve. 

La vicenda riguarda un cospicuo gruppo di partecipanti alla selezione per l’accesso ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per l’attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, indetto dall’Università degli Studi di Foggia. Difatti quei partecipanti che Ci hanno contattato, per far presente pubblicamente le loro rimostranze, non hanno ben condiviso le modalità di svolgimento dei test, seppur consapevoli di come erano state regolamentate. In una loro nota si legge «Dovevamo sostenere una prova in 2 ore, con 60 quesiti a risposta multipla. In realtà l'Università ci ha scomposto il test  in due parti:  una parte comune a ogni ordine e grado di scuola, suddivisa in infanzia primaria di primo e secondo grado, e una seconda parte dove per la scuola dell’infanzia pet si doveva tenere nel pomeriggio a partire dalle ore 14». Fin qui tutto bene per l’Unifg poiché la modalità di svolgimento dei test è ben specificata nel bando. Per la cronaca, il 21 marzo scorso, presso l’Unifg, si è svolta la selezione predetta. Tale attività era disciplinata, giustamente e doverosamente, da un bando pubblico e reperibile sul sito web dell’università foggiana (anche se reperire il bando ha richiesto qualche difficoltà di ricerca, se vogliamo essere sinceri). Nel bando, infatti, alla voce “Test Preliminare” sono ben specificate le modalità di svolgimento, gli orari dei test e la loro suddivisione, oltre i numeri dei test e le materie pertinenti e i punteggi attribuiti per ogni test superato (il testo del bando dell’Unifg è reperibile presso il seguente link: http://www.unifg.it/sites/default/files/allegatiparagrafo/13-02-2015/formazione-sostegno-bando.pdf ). Tuttavia, quei partecipanti, consapevoli del bando, si lamentano sia per le modalità dello svolgimento della prova durante la prima parte, ritenendole “svantaggiose”, sia per la superficialità in materia di sicurezza cui son stati trattati i test. Nella nota che ci è giunta, si legge testualmente «Ha dell'inverosimile che i  moduli che abbiamo consegnato, gli stessi che poi saranno corretti a mano, e sottolineiamo a mano e non da un calcolatore elettronico, non avevano i codici a barre.  L’unica garanzia sulla provenienza era solo un cartoncino con nome e cognome allegato nella busta con il questionario da correggere. Secondo noi questa procedura non garantisce il requisito di anonimato e soprattutto non assegna la giusta garanzia che il test sia collegato direttamente al candidato. In tal modo si alza il rischio di errore umano in quanto correggendo a mano facilmente ci può essere uno scambio, intenzionale o doloso, dei test svolti dai candidati. Con ciò non accusiamo nessuno, ma, se possiamo permetterci, ci rende dubbiosi su azioni che potrebbero non garantirci il corretto risultato». Ma non è tutto, poiché i partecipanti, sempre riferendosi alle modalità di svolgimento dei test, lamentano la non equità nelle prove svolte. «Secondo noi partecipanti siamo innanzi a due gravi situazioni a nostro svantaggio.  Come detto, la ripartizione del test in 2 parti doveva essere equa. Noi riteniamo che con due ore a disposizione, una per prova, i test dovevano essere ripartiti in ugual numero, ovvero in 30 domande per ora. Invece ci sono stati dati 40 test nella prima ora, quella mattutina, e 20 nell’altra, quella pomeridiana. A primo acchito sembrerebbe una cosa di poco conto. Invece è importante. Questo perché i primi 40 test erano composti da domande molto articolate, di lunga lettura e comprensione. Per tal motivo riteniamo che un’ora era poca. Dovevamo avere il tempo di riflettere e se un cronometro ti scandisce inesorabilmente il tempo, è naturale sbagliare o saltare qualche domanda per rispondere alla successiva. L’opposto contrario è avvenuto nel pomeriggio, dove con sempre un’ora abbiamo risposto a 20 quesiti, meno articolati. E li il tempo è avanzato. Egregio Rettore, Magnifico per l’esattezza, sostenere una selezione con l’ansia pregiudica il rendimento e successivamente il risultato. La selezione doveva essere la risultante dei nostri studi. Per essere corretti e onesti, ricordiamo che il Tirocinio Formativo Attivo è frutto di corsi pagati e affrontati con sacrificio per ottenere un lavoro. Lei, Magnifico, sa quanto sia difficile lavorare».

Nel dubbio, tuttavia e per giusta prassi, noi della redazione ci siamo permessi di consultare altre università a tal merito. Lo abbiamo fatto per verificare se le procedure dei bandi sono standard o a discrezione dell’università. Ebbene, a poco più di 100 km, presso l’università di Bari a breve si sosterrà l’identica selezione. Nel bando sommariamente si legge che le prove saranno suddivise per scuola e per grado con prove giornaliere ognuna di due ore consecutive. Il testo del bando, a prova che quello che scriviamo non è frutto di nostre invenzioni, dice testualmente “Art. 10 - Test preliminare. Il test preliminare consiste nella soluzione di sessanta (60) quesiti a risposta multipla, che presentano cinque opzioni di risposta, tra cui il candidato ne deve individuare una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno probabili. I quesiti sono così ripartiti: venti (20) sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana; quindici (15) relativi alle competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola; cinque (5) relativi alle competenze su empatia e intelligenza emotiva; cinque (5) relativi alle competenze su creatività e pensiero divergente; quindici (15) relativi alle competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche. Il punteggio totale per la valutazione del test preliminare è pari a 30 punti. La prova sarà valutata come di seguito indicato: 0,50 punti per ogni risposta esatta; 0 punti per ogni risposta non data o risposta errata. Il test preliminare si svolgerà secondo il seguente calendario: 15 aprile 2015 Scuola dell’Infanzia: inizio delle operazioni concorsuali alle ore 8:30. Scuola Secondaria di secondo grado: inizio delle operazioni concorsuali alle ore 14:30. 16 aprile 2015 Scuola Primaria: inizio delle operazioni concorsuali alle ore 8:30. Scuola Secondaria di primo grado: inizio delle operazioni concorsuali alle ore 14:30. L’elenco relativo alla ripartizione dei candidati, per ciascun ordine scolastico, tra le aule sede di esame, sarà reso noto il giorno 9 aprile 2015 mediante pubblicazione sul sito web dell’Area Reclutamento all’indirizzo http://reclutamento.ict.uniba.it/sostegno . Tale pubblicazione ha valore di notifica nei confronti dei candidati.” (il testo del bando dell’Uniba è reperibile presso il seguente link: https://reclutamento.ict.uniba.it/sostegno/sostegno-14-15/bando-sostegno/bando-corsi-sostegno-ii-ciclo-dr-408-2015.pdf ).  

In altre parole un giorno per ogni scuola e grado e per due ore; per esempio, il lunedì si sosterrà la prova per l’infanzia, il martedì per la primaria, il mercoledì per il primo grado, e via dicendo. Con tal gestione sostenere le prove diverrebbe più proficuo per i partecipanti, così dando il meglio, mettendo a frutto gli studi e esprimendo nel miglior modo possibile le loro attitudini e capacità, spesso diverse dal tipo di scuola. Ricordiamo che stiamo parlando di formatori e educatori per i nostri figli e quelli futuri; selezionare i  migliori per attitudine, capacità, preparazione e carattere è un dovere che ha l’esaminatore. Un dovere che non è solo istituzionale, bensì morale e responsabile verso la collettività. E dire che la selezione per l’accesso ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per l’attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, indetto dall’Università degli Studi di Foggia, svolta il 21 marzo scorso, era stata rinviata. È importante sostenerlo giacché un rinvio serve anche a un ulteriore controllo sull’organizzazione e gestione della selezione. Il risultato, da quanto ci è stato detto, e non solo da chi ci ha contattato, oltre a produrre malcontenti e fomentare dubbi, ha originato confusione su tutta la vicenda.
Ora, non è che qui si stia puntando il dito verso l’Unifg. Tuttavia, se innanzitutto è confermata la procedura di sicurezza cui son stati trattati i test, il dubbio è lecito. E se i risultati dei test forniranno responsi dimezzati, ovvero risposte non complete o non fatte, vuol dire che un problema di gestione della prova c’è stata.  Ovviamente ci riferiamo se il responso riguarderà un numero alto di partecipanti, preparazione a parte, che crediamo non sia così altamente deficitaria. Un risposta chiarificatrice da parte dell’Unifg che possa liberare da ogni forma di dubbio, da qualsiasi altra voce che mina l’operosità dell’università foggiana, credo sia doverosa fornirla. 

Noi del portale saremo ben lieti di accogliere chiarimenti. Del resto informare è nostro compito, come lo è quello, giacché siamo stati interpellati, far da tramite con i soggetti dubbiosi. Con tal presupposto, e come giusto debba essere, siamo aperti a pubblicare risposte della controparte e rettifiche laddove la cronaca necessita di ristabilire la verità sui fatti accaduti.

domenica 22 marzo 2015

Area Nuova ottiene la copertura totale delle borse di studio

L'Università degli Studi di Foggia
Area Nuova l'aveva promesso, il diritto allo studio sarebbe stata una prerogativa da tutelare.  Già durante il Consiglio di Amministrazione dell'Adisu Puglia, tenutosi nel Novembre dello scorso anno,  il rappresentate foggiano Andrea Marino aveva fortemente sostenuto, tutelandole, le necessità del proprio territorio e dell'Università di Foggia. 

Nonostante le difficoltà, provenienti in massima parte dalle critiche riguardanti i criteri di ripartizione fondi che provocavano, tra l'altro, un netto svantaggio a danno del territorio barese, Area Nuova e le rappresentanze foggiane hanno saputo reggere le critiche, portando avanti la non semplice “battaglia”. Il risultato è stato più che positivo: Foggia ha ottenuto una copertura totale delle borse di studio.

Grazie anche al sostegno del professor Di liddo, rappresentante dell'area docenti per l'Università di Foggia, Andrea Marino ha potuto annunciare che tutti gli studenti idonei per merito e per reddito risulteranno beneficiari di borsa di studio.

Una grande vittoria per un diritto che Area Nuova e i rappresentanti foggiani eletti dagli studenti hanno sempre sostenuto come fondamentale. Riuscire a sostenere e tutelare gli studenti, offrendo loro la possibilità di studiare nel migliore dei modi nell'università da loro scelta, è prerogativa della rappresentanza. Un risultato decisamente importante, che sottolinea la tenacia con la quale le suddette istanze vengono portate avanti, ma che si rapporta ad un contesto difficile e problematico. A tal proposito, non si può non segnalare l’ennesimo taglio di circa 2 milioni di euro che il Miur ha posto in essere sul fondo annualmente erogato all’ Adisu PUGLIA, in favore delle borse di studio. Un dato preoccupante, che sottolinea ancora una volta la presenza della figura dell’ “idoneo, non beneficiario”, lo studente che avrebbe i requisiti di idoneità e merito per ottenere la borsa di studio, ma che per scarsità di risorse vede negata la tutela del proprio diritto allo studio.

La  Regione Puglia, però, è necessario che non si arrenda. I risultati, nonostante tagli e polemiche, sono ancora parzialmente positivi, ma nulla fa sperare per il meglio. Gli studenti, dalla loro, continuano ad impegnarsi per sostenere quello che per loro dovrebbe essere un diritto inalienabile. Ma il vero risultato sarebbe sapere che c'è chi non si oppone, chi fa sì che il diritto allo studio sia una priorità nelle agende di governo, e non un irrilevante battaglia di opinioni. (Comunicato Stampa)

Advert

Somblera Fitness

Seguici su FB

Advert

Somblera fitness

News Liquida

Powered by Blogger.

Culttime blog 2.0

Contatti Feed RSS Facebook Twitter pinterest Tumblr Facebook

Visite

free counters

Social

http://www.wikio.it
BlogItalia - La directory italiana dei blog
Personal-Journals blog