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mercoledì 3 luglio 2019

Pierpaolo Limone è il nuovo Magnifico Rettore dell'Università di Foggia. È il più giovane d'Italia

La notizia ha fatto subito il giro dei media e dei web social, diventando quasi virale: «È una vittoria dell'università» il commento a caldo del nuovo Magnifico. Pierpaolo Limone è il nuovo Rettore dell'Università di Foggia. All'UniFg per 11 voti ha prevalso il Dipartimento degli Studi Umanistici, facendo tramontare il sogno di Lorenzo Lo Muzio, suo avversario. Con 223 voti Limone supera i 212 di Lo Muzio.
Il Magnifico Rettore Limone (nella foto) è giovane, ha 44 anni e per i prossimi sei sarà lui a guidare l'UniFg e dare nuova linfa a una struttura che vuole riscattarsi e dir la sua. Dal suo fodero Limone sfodera la giovane età, vicina agli studenti, essendo il più giovane d'Italia dei "Magnifici" in carica. Il suo insediamento ufficiale è previsto dal 1 novembre 2019 e sarà il quarto Rettore dell'Ateneo foggiano.

La Confesercenti si congratula
Il presidente provinciale di Confesercenti, Alfonso Ferrara, si congratula con il prof. Pierpaolo Limone per la sua elezione a nuovo Rettore dell'Università di Foggia.
Sicuro che la scommessa sulla modernita rappresentata dalla meritata elezione del prof. Limomi comporti nei prossimi sei anni, oltre al prosieguo della crescita della nostra amata Università, più servizi a favore delle imprese e dello sviluppo di prossimità dell' intera nostra Provincia, auguro al neoeletto magnifico rettore buon lavoro a nome mio personale e della Confesercenti tutta.
fonte: Redazione ©NOCPress

mercoledì 4 aprile 2018

A Foggia "Dialoghi di Archeologia"

Prenderà avvio il 5 aprile la nuova rassegna ‘Dialoghi di Archeologia’ che si svilupperà fino agli inizi di giugno con ben 10 tappe, ogni giovedì alle ore 18:30 al Museo Civico di Foggia. Nata dalla stretta intesa tra l’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia e la Fondazione Apulia felix, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio per le province Barletta Andria Trani e Foggia e dell’area di archeologia del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, la rassegna intende fornire all’ampio pubblico dei cittadini sensibili ai temi della cultura e degli appassionati di storia e archeologia un aggiornamento su alcuni studi e su varie novità archeologiche, con particolare riferimento alla Daunia. Tutti gli incontri saranno ispirati da un libro di recente pubblicazione, in particolare nella collana di archeologia dell’Università di Foggia, Insulae Diomedeae (edizioni Edipuglia, nata nel 2005 e giunta al numero 35), e vedrà coinvolti in un dialogo libero gli autori con alcuni specialisti, che avranno il compito di stimolare il dibattito anche con la partecipazione attiva del pubblico.
L’iniziativa rientra tra le attività del progetto di rilevante interesse nazionale Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell’archeologia pubblica per la conoscenza, tutela e valorizzazione, la partecipazione, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile coordinato a livello nazionale (con il coinvolgimento di docenti di ben 11 università) dall’Università di Foggia, che punta a favorire forme di archeologia partecipata.
Nel primo appuntamento si parlerà dei più grandi scavi archeologici con Andrea Augenti, ordinario di archeologia medievale all’Università di Bologna, autore del volume A come Archeologia (Carocci, Roma 2018), che racconta le vicende di 10 celebri scoperte, da Lucy a Tutankhamon, da Troia a Ebla.
Di come si racconta la storia in un museo archeologico si parlerà il 12 aprile con Cinzia Dal Maso, mentre a seguire, il 19 aprile, si affronterà un periodo significativo della storia della Puglia, il I secolo a.C., tra la guerra sociale e l’età augustea, quando la nostra regione entrò definitivamente a far parte del mondo romano. Seguirà (26 aprile) un ideale viaggio in Spagna, con Desiderio Vaquerizo, ordinario all’Università di Cordoba, che spiegherà come e quando “le pietre parlano”. Non manca un vero romanzo di archeologia, ‘Quasi giallo’, scritto da un archeologo, Enrico Giannichedda, che, tra omicidi, amori e intrighi, affronta il tema dell’interpretazione dei documenti archeologici, con esempi celebri, dalla mummia di Similaun alla Sindone, dalle piramidi egizie ai nuraghi sardi (3 maggio). A quel punto al pubblico dei Dialoghi di Archeologia sarà proposta un’immersione nella storia delle acque dell’Adriatico con il Progetto Liburna, archeologia subacquea in Albania, condotto dall’Università di Foggia. Gli ultimi quattro appuntamenti saranno tutti dedicati al territorio della Capitanata, con un approfondimento dell’attualissimo tema del rischio sismico per i beni culturali (17 maggio), la presentazione di un recente studio della ceramica medievale (24 maggio), una ampia sintesi delle conoscenze dei paesaggi rurali tra tardo antico e Medioevo (31 maggio) e, infine, lo studio di Ordona medievale (6 giugno).

“La Cultura –ha tenuto a sottolineare il sindaco di Foggia, Franco Landella- ha rappresentato, fin dal primo giorno dell’insediamento di questa Amministrazione, un elemento strategico per favorire la crescita morale e sociale della comunità foggiana. L’organizzazione di appuntamenti di indubbio valore, estesi ad ambiti diversi e mirati a utenze di differente formazione e gusto, direttamente promossi dal Comune o realizzati con enti ed associazioni del territorio, sono un punto d’orgoglio per un impegno che non può e non deve limitarsi solo agli interventi materiali sul tessuto urbano. In questo quadro, un ciclo di incontri dedicati all’Archeologia offrirà al pubblico uno strumento di estremo interesse, data la ricchezza di testimonianze dell’antichità che emergono quotidianamente dal suolo di Capitanata!.

“Questa rassegna – ha dichiarato Carlo Dicesare, dirigente del Comune di Foggia e attuale direttore del Museo Civico – rappresenta la prima di varie iniziative in programma per rilanciare il ruolo del Museo Civico, per farlo vivere sempre di più e farlo sentire come la casa dei cittadini di Foggia e della Capitanata e di quanti intendono visitare la nostra città per conoscere la sua affascinante storia e il suo cospicuo patrimonio culturale”.

Per l’Assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani “i Dialoghi di Archeologia confermano la volontà di dialogo e di collaborazione che il nostro Assessorato ha sviluppato in questi anni con altre istituzioni come l’Università e la Soprintendenza e con realtà attive come la Fondazione Apulia felix per dare vita ad una politica culturale ricca, condivisa, innovativa. Mi auguro che i cittadini foggiani vogliano cogliere questa opportunità per conoscere meglio il loro patrimonio culturale”.

“Sentiamo il dovere etico e civico – ha dichiarato Giuliano Volpe, ordinario di archeologia a Foggia e presidente della Fondazione Apulia felix – di presentare a un pubblico fatto non solo di specialisti i risultati del nostro lavoro di ricerca e anche di far conoscere i principali temi del dibattito nazionale e internazionale, nello spirito dell’archeologia pubblica. Siamo particolarmente felici di poter contribuire alla vitalità di un’istituzione di grande tradizione come il Museo Civico che ora, anche alla luce della nascita del Sistema museale nazionale, avrà bisogno di un ulteriore rilancio”.

DIALOGHI DI ARCHEOLOGIA, il Programma.

Museo Civico
Sala Mazza, il giovedì alle 18:30

1.    5.4: A come Archeologia, di Andrea Augenti. Dialogo con Pasquale Favia e Italo Muntoni
2.    12.4: Racconti da museo. Storytelling d’autore per il museo 4.0, a cura di Cinzia Dal Maso. Dialogo con Riccardo Di Cesare, Gloria Fazia e Pierpaolo Limone
3.    19.4: La Puglia nel mondo romano. Storia di una periferia, di Francesco Grelle, Marina Silvestrini, Giuliano Volpe, Roberto Goffredo. Dialogo con Silvia Evangelisti e Elisabetta Todisco
4.    26.4: Cuando (no siempre) hablan “las piedras”, di Desiderio Vaquerizo Gil. Dialogo con Giuliano De Felice e Giuliano Volpe
5.    3.5: Quasi giallo. Romanzo archeologico, di Enrico Giannichedda. Dialogo con Giulia Recchia e Sebastiano Valerio.
6.    10.5: Liburna 1. Archeologia subacquea in Albania, di Danilo Leone e Maria Turchiano. Dialogo con Rita Auriemma e Domenico Defilippis
7.    17.5: Restauro e terremoto. I beni culturali in Capitanata, a cura di Enza Zullo. Dialogo con Simonetta Bonomi e Roberta Giuliani
8.    24.5: La ceramica medievale in Capitanata, di Vincenzo Valenzano. Dialogo con Danilo Leone e Francesca Sogliani
9.    31.5: Storia e archeologia globale dei paesaggi rurali in Italia fra Tardoantico e Medioevo, a cura di Giuliano Volpe. Dialogo con Alessandra Molinari, Saverio Russo e Alfonso Santoriello
10.    7.6: Ordona XII. Un casale nella Capitanata medievale, di Pasquale Favia. Dialogo con Federico Marazzi e Francesco Violante

Tutti i dialoghi prendono spunto da libri di archeologia di recente pubblicazione, con il supporto della Libreria Ubik di Foggia e dell’Associazione Amici del Museo


A cura del prof. Giuliano Volpe
Professore ordinario di Archeologia - Dipartimento di Studi Umanistici - Università di Foggia
Presidente del Consiglio Superiore 'Beni Culturali e Paesaggistici'- Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

giovedì 15 febbraio 2018

Foggia, un San Valentino nel nome di Afrodite. La statua rubata ritorna a casa

Roma: la dea dell’amore Afrodite torna in Italia. Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ha rimpatriato dalla Germania, un’importante scultura del I sec. d.C., raffigurante la divinità greca, rubata nel 2011 dall’Università di Foggia.

Il 30 gennaio 2018 è stata rimpatriata da Monaco di Baviera (Germania) la scultura archeologica in marmo, del I sec. d.C., acefala, raffigurante la dea greca dell’amore Afrodite.
L’indagine dei militari della Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) nasce da attività di monitoraggio del mercato antiquariale, sia nazionale che estero, che ha rilevato, nel 2013, una vendita sospetta, presso una casa d’aste bavarese, di un reperto di chiara provenienza italica. Infatti, la successiva comparazione dell’immagine della statua, con quella contenuta della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita da questo Comando, confermava che il bene era provento del furto, perpetrato nell’agosto 2011, ai danni dall’Ateneo pugliese, come confermato dagli approfondimenti, svolti anche in collaborazione con i funzionari del MiBACT.
Il ritrovamento della statua, del valore commerciale di € 350.000,00, è stato il prologo di un’articolata indagine, che grazie alla consolidata e proficua collaborazione con la polizia tedesca, ha permesso di identificare un trafficante tedesco, solito approdare in Italia, per visionare i reperti scavati illecitamente e scegliere quelli di migliore fattura per le sue attività illegali in Germania. Le ulteriori investigazioni hanno permesso di individuare  i soggetti che, spesso, caratterizzano il fenomeno della ricettazione di un reperto depredato dall’Italia: il venditore, in questo caso, un soggetto di Ladispoli (RM), che gestiva un “supermarket” di reperti, sia scavati illegalmente che sottratti, un secondo personaggio che effettuava le consegne all’estero e il destinatario, ovvero il contrabbandiere tedesco, che poi a sua volta, rivendeva al mercato nero, i beni esportati illecitamente.
Nel 2016, tutti i protagonisti di questa vicenda, sono stati tratti in arresto e recuperati oltre 2.500 reperti, tranne la statua di Afrodite, che è stata finalmente restituita al patrimonio culturale italiano a seguito di attività rogatoriale internazionale, promossa dalla Procura della Repubblica di Roma. Quanto prima la scultura potrà essere nuovamente ammirata dal pubblico.

sabato 29 aprile 2017

Foggia, corso di “Personale tecnico per il controllo funzionale e regolazione delle macchine irroratrici” alla Facoltà di Agraria.

Il prof. Alessandro Leone del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia, ha organizzato un corso di formazione abilitante per “Personale tecnico per il controllo funzionale e regolazione delle macchine irroratrici” per promuovere la corretta gestione delle irroratrici e l’uso sostenibile dei fitofarmaci.
Il corso si svolgerà a Foggia dal 22 maggio al 6 giugno p.v., autorizzato dalla Regione Puglia, e prevede il rilascio dell’ATTESTATO DI ABILITAZIONE al controllo e regolazione delle macchine irroratrici con il quale è possibile avviare l’attività del Centro Prova.
Il corso è organizzato in risposta a un’esigenza imposta dal Direttiva 128/2009, recepita con D.lgs. 150/2012, secondo la quale tutte le attrezzature per l’applicazione di pesticidi devono essere sottoposte a controllo funzionale eseguito da centri accreditati dalle Regioni, che operino secondo procedure standard con personale tecnico qualificato.
La Puglia è una regione in cui è presente un alto numero di macchine irroratrici. Ci sono, quindi, i presupposti per la creazione di numerosi “centri di controllo” ai quali gli imprenditori agricoli possano rivolgersi per verificare la corretta funzionalità delle proprie macchine.

Per consultare il bando e scaricare la documentazione necessaria collegarsi a questo link: http://www.unifg.it/notizie/personale-tecnico-il-controllo-funzionale-e-regolazione-macchine-irroratrici.

venerdì 3 giugno 2016

Foggia, l'Unifg forma “Personale tecnico per il controllo funzionale e taratura delle macchine irroratrici”. Il bando.

Dal prossimo novembre le macchine irroratrici di tutte le aziende agricole dovranno essere sottoposte a “controllo funzionale”, cioè ad una serie di controlli atti a verificare il corretto funzionamento delle diverse componenti e degli strumenti di regolazione, in modo da migliorare l’efficienza di distribuzione dei fitofarmaci.
La Regione Puglia ha emanato la DGR n. 257, del 08 marzo 2016 – “Riorganizzazione del servizio di controllo funzionale e regolazione delle macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari” pubblicata sul BURP n. 48 del 29 aprile 2016. Quindi entro il 2016 tutte le macchine irroratrici in uso dovranno aver superato positivamente il controllo funzionale, eseguito da centri accreditati dalle Regioni che operino secondo procedure standard con personale tecnico qualificato. In seguito, tutte le macchine dovranno essere sottoposte a controllo funzionale almeno una volta ogni tre o cinque anni.
La Puglia è una regione in cui è presente un alto numero di macchine irroratrici. Ci sono, quindi, i presupposti per la creazione di nuovi “centri di controllo” ai quali gli imprenditori agricoli possano rivolgersi per verificare la corretta funzionalità delle proprie macchine.
A tale proposito, il Prof. Alessandro Leone  dell’Università di Foggia e il dott. Roberto Romaniello hanno organizzatoun corso di formazione abilitante per “Personale tecnico per il controllo funzionale e taratura delle macchine irroratrici”, secondo le linee guida ENAMA (ente nazionale per la meccanizzazione agricola), autorizzato dalla Regione Puglia, con protocollo n. AOO_030/040562 del 13 maggio 2016.
La figura professionale del “Tecnico addetto ai controlli funzionali” deve necessariamente essere presente nei centri di saggio accreditati ed è riconosciuta sull’intero territorio nazionale.
Le domande di partecipazione vanno presentare entro mercoledì 8 giugno 2016.Il corso è rivolto a un numero non superiore a 40 persone in possesso di titolo di scuola dell’obbligo e prevede una parte teorica ed una pratica, con esame finale. Superato l’esame, sarà rilasciato il certificato di abilitazione.
Il corso avrà una durata di 40 ore, oltre l’attività di tirocinio prevista. Le selezioni si svolgeranno al Dipartimento di scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente (SAFE) e preso l’azienda Capobianco-Macchine per l’agricoltura, concessionario New Holland, dal 13 al 27 giugno 2016. Nell’ambito del corso, è previsto un periodo di tirocinio pratico applicativo, presso un centro prova già abilitato, corrispondente ad almeno 6 macchine esaminate, di cui tre barre irroratrici e tre atomizzatori.

Informazioni e modulistica sono disponibili sul portale web dell’Università d Foggia, al seguente link: http://www.unifg.it/postlaurea/formazione/personale-tecnico-il-controllo-funzionale-e-taratura-delle-macchine-irroratrici

A cura di Valentina Abate

sabato 16 gennaio 2016

Cercasi studenti volontari per il Progetto di Nutrigenetica dell'Unifg

Il plesso del Dipartimento di Medicina in cui è ubicato il Laboratorio di Fisiologia
 Sei uno studente e ti piacerebbe dedicare un po’ del tuo tempo per aiutare la scienza? 
L’Università degli Studi di Foggia sta cercando volontari per il Progetto di Nutrigenetica, promosso dal Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente in collaborazione con il Laboratorio di Neurofisiologia e Fisiologia della Nutrizione Umana e con il Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche dell'Università di Trieste.

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