Italiani 2.0 – su internet per informazioni e acquisti
Un italiano su due (53%) utilizza il web per fare acquisti, il 74% si informa online sugli avvenimenti della propria città.
Italiani popolo di navigatori… del web! Ma per cosa lo utilizzano? L’ultima ricerca dell’Osservatorio Linear dei Servizi ne delinea lo scenario e offre la risposta: informazioni e acquisti. Ci si informa su tutto, a 360 gradi, il 74% afferma per esempio di consultare internet per conoscere cosa offre la propria città per il tempo libero; un 58% per sapere come muoversi con i mezzi pubblici. Ma non solo, un 60% lo utilizza per sbrigare pratiche burocratiche mentre un 23% usa internet come strumento per rimanere in contatto con la scuola dei figli.
Il dato più eclatante è quello legato agli acquisti online: ben un italiano su due (53%) afferma di utilizzare internet spesso o sempre in quest’ottica a cui si aggiunge un 31% che ammette di utilizzare il web per fare acquisti anche se solo sporadicamente.
Fiducia negli acquisti online. Gli Italiani sembrano fidarsi del web per fare compere, il 38% si fida ciecamente mentre un 37% compra solo utilizzando siti che già conosce. Un 8% utilizza una carta prepagata – dove carica solo l’ammontare dell’acquisto ed un 7% si avvale di Paypal.
La maggior preoccupazione derivata dallo shopping online? Al primo posto la merce che non arriva per il 49% degli intervistati, un vero e proprio spauracchio, a seguire per il 30% degli italiani il phishing - truffa via internet attraverso la quale ignoti cercano di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili, un italiano su quattro (25%) dopo aver acquistato online rimane sempre in ansia fino alla consegna della merce poiché non conosce da chi sta comprando.
Internet come secondo luogo degli acquisti in Italia. Ormai è un dato di fatto, siamo sempre più portati ad acquistare sul web, ovviamente anche online si possono fare brutte esperienze, ma a quanto pare meno che nel mondo reale secondo gli Italiani: un 29% afferma infatti di conoscere qualcuno che è stato frodato online contro un 30% di chi è stato frodato nei negozi tradizionali. Web più sicuro dunque? Sembrerebbe di si!
Italiani popolo di navigatori… del web! Ma per cosa lo utilizzano? L’ultima ricerca dell’Osservatorio Linear dei Servizi ne delinea lo scenario e offre la risposta: informazioni e acquisti. Ci si informa su tutto, a 360 gradi, il 74% afferma per esempio di consultare internet per conoscere cosa offre la propria città per il tempo libero; un 58% per sapere come muoversi con i mezzi pubblici. Ma non solo, un 60% lo utilizza per sbrigare pratiche burocratiche mentre un 23% usa internet come strumento per rimanere in contatto con la scuola dei figli.
Il dato più eclatante è quello legato agli acquisti online: ben un italiano su due (53%) afferma di utilizzare internet spesso o sempre in quest’ottica a cui si aggiunge un 31% che ammette di utilizzare il web per fare acquisti anche se solo sporadicamente.
Fiducia negli acquisti online. Gli Italiani sembrano fidarsi del web per fare compere, il 38% si fida ciecamente mentre un 37% compra solo utilizzando siti che già conosce. Un 8% utilizza una carta prepagata – dove carica solo l’ammontare dell’acquisto ed un 7% si avvale di Paypal.
La maggior preoccupazione derivata dallo shopping online? Al primo posto la merce che non arriva per il 49% degli intervistati, un vero e proprio spauracchio, a seguire per il 30% degli italiani il phishing - truffa via internet attraverso la quale ignoti cercano di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili, un italiano su quattro (25%) dopo aver acquistato online rimane sempre in ansia fino alla consegna della merce poiché non conosce da chi sta comprando.
Internet come secondo luogo degli acquisti in Italia. Ormai è un dato di fatto, siamo sempre più portati ad acquistare sul web, ovviamente anche online si possono fare brutte esperienze, ma a quanto pare meno che nel mondo reale secondo gli Italiani: un 29% afferma infatti di conoscere qualcuno che è stato frodato online contro un 30% di chi è stato frodato nei negozi tradizionali. Web più sicuro dunque? Sembrerebbe di si!
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