Foggia, indagine doping, la Guardia di Finanza effettua arresti e denunce con sequestri di sostanze illecite
di Nico Baratta
Proseguono senza sosta le indagini sulle cause del decesso del trentenne body builder di Foggia e del ricovero d’urgenza di un altro atleta, ambedue accomunati dalla passione per il culturismo.
Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, che vede impegnati i Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia e gli Agenti della Squadra Mobile della locale Questura che nel corso di altre perquisizioni hanno rinvenuto e sequestrato altri prodotti dopanti.
Come si ricorderà i due gravi episodi hanno indotto gli inquirenti a ritenere che ci potesse essere un giro illegale di sostanze dopanti nelle palestre foggiane con conseguenti gravi rischi per la salute di chi ne facesse uso.
In particolare, dopo le prime perquisizioni del 21 aprile scorso, sono stati acquisiti elementi di prova che hanno indotto gli investigatori ad eseguire ulteriori 13 perquisizioni presso le abitazioni e le palestre frequentate da vari body builder nella provincia dauna e in provincia di Cosenza.
All’esito delle citate attività sono state rinvenuti e sequestrati:
- nr. 1.549 medicinali contenenti principi attivi dopanti (tra compresse, fiale, boccette e bustine);
- nr. 69 documenti cartacei attestanti la commercializzazione illecita di medicinali dopanti;
- nr. 97 siringhe;
- nr. 2 telefoni cellulari;
- nr. 7 supporti multimediali (tra cui nr. 2 personal computer);
- contanti per Euro 700,00.
Tra i soggetti sottoposti a perquisizione, ci sono 4 titolari di palestra denunciati, di cui 3 operanti nel foggiano e precisamente nelle città di Foggia, di Cerignola e di Manfredonia. Mentre il quarto, residente e operante in provincia di Cosenza, è stato tratto in arresto poiché gli inquirenti sono riusciti a trovare altri elementi investigativi raccolti a suo carico.
Tre body builder sono stati denunciati per l’assunzione di dette sostanze, che costituisce circostanza penalmente rilevante.
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