giovedì 28 aprile 2016

Foggia, Processo "Corona" sentenze e condanne per la “Società Foggiana”

di Nico Baratta

Sentenze e condanne quasi preannunciate quelle del processo "Corona" dove figurano molti capi dei clan mafiosi foggiani. 51 e mezzo sono in tutto gli anni inflitti agli accusati. Difatti, questa mattina il Gup del Tribunale di Bari, Anna De Palo, con un processo con rito abbreviato e dopo aver accolto le richieste del PM della DDA, Giuseppe Gatti, ha emesso sentenza. Il caso, come detto, è quello denominato “Corona”, l’indagine condotta dai carabinieri del ROS nel luglio 2013.

Tra i condannati spiccano nomi importanti della “Società Foggiana”, la mafia del capoluogo dauno. Francavilla, Sinesi, Triusciuglio, sono solo alcuni dei cognomi di spicco che ieri hanno visto aprire definitivamente le porte delle Patrie Galere. Per alcuni di loro sono stati previsti anche lavori presso una colonia agricola.
Le accuse mosse contro di loro sono di associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione, sequestro di persona e detenzione di armi, a vario titolo. L’impianto accusatorio della DDA di Bari e dei Carabinieri del ROS è fondato su prove certe, filmate e registrate in vari eventi. Inoltre, sempre la DDA e i ROS, la mafia foggiana stava stringendo accordi con altre organizzazioni, sia con la mafia garganica, spietata e sempre in lotta tra essa con varie faide, sia fuori regione  particolarmente con i Casalesi e Cosa Nostra.

Al processo, c’è da porre in evidenza che si sono costituite parte civile alcune associazioni antiracket, la camera di Commercio di Foggia, che saranno presenti anche durante l’altro processo che si tiene a Foggia, sempre con rito abbreviato, per altri trenta imputati.

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