mercoledì 9 marzo 2016

Andrea Scanzi a Foggia omaggia Gaber al Teatro “Giordano”

Musica, teatro canzone, docufilm, giornalismo. Impossibile definire in una sola parola Gaber se fosse Gaber, l’incontro-spettacolo ideato, scritto e interpretato dal giornalista e scrittore toscano Andrea Scanzi, che andrà in scena martedì 15 marzo, alle 21, al Teatro Giordano di Foggia. Dopo 127 repliche e gli ultimi due anni e mezzo di tour che hanno raccolto più di 40mila spettatori, prosegue la cavalcata di Scanzi sul “Signor G”, in uno spettacolo proposto da Promo Music e prodotto dalla Fondazione Gaber. Tra affascinanti racconti e un innato senso dell'affabulazione, in novanta minuti, il pubblico assiste allo scorrere di immagini e filmati -spesso inediti- ai quali si alterna l’analisi acuta e mai banale di Scanzi, fino a diventarne protagonista, emozionando chi ha conosciuto e amato Gaber, ma soprattutto coinvolgendo quel pubblico giovane che non lo ha “frequentato”.

Dalla vasta produzione dello straordinario artista, Scanzi sceglie di soffermarsi maggiormente sul teatro canzone, da cui trae, ad esempio Quando è moda è moda, Qualcuno era comunista, Io se fossi Dio e molte altre perle, analizzando, quasi come in una “lezione teatrale”, le cifre di Gaber la presenza scenica, la mimica, la lucidità profetica, il gusto anarcoide per la provocazione e il coraggio (a volte brutale) di “buttare lì qualcosa”, l’avere anticipato così drammaticamente i tempi. Tutto questo fa del pensiero di Gaber, oggi più che mai, un attualissimo riferimento per personaggi della politica, dello spettacolo, della cultura, del nostro sociale quotidiano.
«Questo spettacolo -spiega Scanzi- è nato come data singola a Voghera, nel febbraio 2011. Da lì in poi non si è più fermato. In questo viaggio attorno a Gaber racconto di averlo visto per la prima volta a diciassette anni. Se a quell'età ti arriva un treno addosso di nome Gaber, rispetto a tutto quello che credevi di sapere prima, non hai più certezza. Cambi cioè completamente la tua maniera di pensare, e da quel momento in poi hai Gaber dietro che ti dice: “No, qui sembra bene, però forse anche un po' male”, e metti in discussione tutto. Ciò che Gaber ha fatto per 30 anni a teatro. A me piacciono gli intellettuali non organici. Mi piacciono gli intellettuali alla Pasolini, alla Gaber, quelli che ti davano dei cazzotti in faccia tremendi, che a volte detestavi, che erano a volte insopportabili, però quando li avevi letti, quando li avevi visti, ne uscivi arricchito. Magari totalmente in disaccordo, però dicevi: “Perché lui dice quello?”. E ti stimolava il cervello, ti stimolava il pensiero». 

0 commenti:

Posta un commento

Advert

Somblera Fitness

Seguici su FB

Advert

Somblera fitness

News Liquida

Powered by Blogger.

Culttime blog 2.0

Contatti Feed RSS Facebook Twitter pinterest Tumblr Facebook

Visite

free counters

Social

http://www.wikio.it
BlogItalia - La directory italiana dei blog
Personal-Journals blog