venerdì 26 febbraio 2016

A Aldo Moro, un grande d’Europa, dedicata una sala al Parlamento Europeo di Bruxelles

di Nico Baratta

Parola mantenuta dai componenti della Commissione d’inchiesta parlamentare sul caso Moro. Questa mattina, 25 febbraio 2016, a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo è stata inaugurata una sala (nella foto) al fu Presidente Dc, nonché statista, Aldo Moro. All’inaugurazione, come giusto debba essere, era presenta la figlia primogenita di Moro, l’ex Senatrice Maria Fida Moro, il Presidente Europeo, Martin Shultz, il Ministro ai Beni Culturali del Governo Italiano, Dario Franceschini, una delegazione della Commissione, tra cui il Presidente l’On. Giuseppe Fioroni e l’On. Gero Grassi, quest’ultimo vero e genuino volano per il prestigioso traguardo europeo e per i lavori d’inchiesta condotti dalla stessa Commissione. 

«L’inaugurazione della Sala Aldo Moro del Parlamento europeo ci riempie di gioia. Aldo Moro è ormai riconosciuto tra i grandi d’Europa». Lo dice Gero Grassi, componente della Commissione d’inchiesta parlamentare sul caso Moro e vicepresidente dei deputati del PD. Grassi sottolinea «L’alto profilo dei tributi dati oggi a Moro, da personalità delle istituzioni italiane ed europee. Questa giornata celebrativa è frutto dell’impegno della Commissione per far emergere le verità nascoste sull’omicidio di Moro ed anche dell’opera di sensibilizzazione sulla sua azione politica portata avanti dal Partito democratico. Ho apprezzato molto –continua Grassi- le parole di Maria Fida, la primogenita di Aldo Moro, parlano di una giornata festosa nella quale la dedica a suo padre di una sala del Parlamento europeo, per qualche ora, l’ha fatto come tornare in vita: quando la speranza avanza, le tenebre del dolore non possono prevalere e non prevarranno».

Durante la cerimonia d’inaugurazione, oltre agli interventi di Martin Shultz e Dario Franceschini, è stato letto il messaggio augurale Presidente della Repubblica Italiana,  Sergio Mattarella, e del Presidente del Senato Italiano, Pietro Grasso. Il tutto, come già detto, si è svolto alla presenza di Maria Fida Moro. «In questa giornata festosa, qui a Bruxelles, replica l’ex Senatrice-  nella prestigiosa sede del Parlamento Europeo mentre veniva dedicata a mio padre Aldo Moro una sala, ma soprattutto un bellissimo bassorilievo, mi è sembrato, per qualche ora, che fosse tornato in vita. Questo è il miracolo dell'amore e dei sogni, realizzati quasi per gioco e tradotti in azione, da un gruppetto di uomini e donne di buona volontà. E davanti alla coraggiosa magia della speranza che avanza, le tenebre del dolore non possono prevalere e non prevarranno».

Appunto, non prevarranno poiché l’incessante e certosino lavoro dalla Commissione d’inchiesta parlamentare sul rapimento e uccisione di Aldo Moro stanno sortendo frutti, molti dei quali con risvolti non noti che nessuno avrebbe mai pensato finora vi fossero.

«Penso alla Puglia, a Bari, alla nostra Università, ai comuni dove le piazze sono ancora luogo di incontro, alle sofferenze del sud –replica Gero Grassi-.  Ma penso anche alla tanta gente che oggi qui, nella capitale europea, ricorda Aldo Moro. Un grande pugliese che né le brigate rosse, né le bugie ufficiali, né le complicità internazionali hanno scalfito nella sua grandezza, universalità e immortalità. Molti pugliesi sono nati con lui, culturalmente, politicamente, giuridicamente parlando. Io sono qui –continua Grassi-, nella sala intitolata a lui, quale tributo alla sua idea di Europa che immaginava fatta da integrazione sociale e culturale. Ricordo i suoi discorsi alla Fiera del Levante quando parlava al mondo. Ricordo la connessione che faceva tra Europa e Mediterraneo. Io pugliese, di Terlizzi, sono forse l'ultimo moroteo ancora in servizio permanente, servizio agli altri, come diceva Papa Montini. Sono qui forse per dire da parte di tutti gli italiani e i pugliesi grazie ad un uomo mite e buono che aspetta ancora la verità sul suo omicidio. Se siamo oggi qui, però, -conclude Gero Grassi- è anche conseguenza delle verità che emergono sull'omicidio di Moro e sulla sensibilizzazione che il mio girovagare per l'Italia produce. Aldo Moro a Bruxelles rappresenta benissimo l'Italia migliore».

Alla cerimonia erano presenti anche molti esponenti italiani del mondo politico europeo: c’erano i vicepresidenti del Parlamento Europeo, David Sassoli e Antonio Tajani, i capigruppo PPE e PSE, Manfred Weber e Gianni Pittella, l'ex Presidente Europeo Pettering, il segretario UDC Cesa, l'europarlamentare Gasbarra che ha seguito l’intera organizzazione, e tanti visitatori per attribuire il grazie ad Aldo Moro. Durante la cerimonia il Senatore Lucio D'Ubaldo ha regalato un grande bassorilievo con il volto di Aldo Moro ed il ricordo degli uomini della scorta, scultura poi posizionata dinanzi la Sala. Il bassorilievo lo aveva la DC romana dal 1979, nella sede di Piazza Nicosia.



Ubicazione: Bruxelles, Belgio

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