venerdì 27 novembre 2015

San Severo. La Sicurezza? È lontana un “Miglio”! Lo afferma l'Antiracket Capitano Ultimo

Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa inviato dall'Associazione Onlus Antiracket Capitano Ultimo.

«Scriviamo facendo appello all’art. 18, all’art. 21 e all’art. 28 della Costituzione della Repubblica Italiana.

San Severo, una cittadina abbandonata al suo destino, la cronistoria di un Novembre da “panico”.

- 01 Novembre 2015: sparatoria in via Andria, 22enne raggiunto da 6 colpi di pistola. 
- 03 Novembre 2015: un ordigno, l’ennesimo, nella notte a San Severo. Danni ingenti all’esercizio commerciale di elettronica e telefonia “Net Massa” di Via Marconi. L'esplosione, avvenuta intorno alle ore 04 con un grosso petardo, ha distrutto la saracinesca del negozio e le vetrine interne del locale. Il titolare dell’esercizio commerciale ha riferito di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive. Già a gennaio scorso il negozio era stato colpito da un attentato molto simile. Continuando, nella nottata del 03 Novembre 2015, altro atto vandalico da parte di alcuni ignoti che nella notte hanno incendiato l'ingresso del liceo scientifico Checchia Rispoli di Viale 2 Giugno.
- 04 Novembre 2015: 3 colpi di pistola esplosi contro l’abitazione di un pensionato in Via San Rocco. 
- 05 Novembre 2015: nella nottata tre bombe carta scuotono San Severo. La prima alle ore 3 in Via Fraccacreta, dove è stata colpita la pizzeria "The king of the night", danneggiando portone e vetrata. La seconda alle ore 03:30, in Corso Fortunato, una bomba alla pizzeria "Il peperoncino" causando danni molto simili a quelli della "The king". Infine, il terzo ordigno esplosivo, ed estorsivo diciamo noi, alle ore 04, in Via Tondi, ha distrutto vetrata e portone della "Cuisine", locale di piatti d'asporto. Ma questa è solo l'ennesima notte di fuoco nella città dell'Alto Tavoliere, funestata da episodi di criminalità accaduti fino a ora, quest’anno, il 2015.
- 06  Novembre 2015: il Sindaco Francesco Miglio lancia contro il racket una proposta che per noi sa di beffa. Ciò lo diciamo in quanto quello che Miglio ha detto è scritto nel nostro “Modello Antiracket e Anti Soprusi”. Chi lo ha letto, e ne sono tanti ma pochi a riconoscerlo tale e soprattutto ad volerlo far applicare, sa bene che il nostro sistema di abbattere l’omertà prevede ciò che il sindaco propone come una iniziativa partorita da Esso, non da Lui. Difatti il Sig. Sindaco recita: «Realizzeremo un sistema informatico che consentirà ai cittadini di denunciare anonimamente ogni forma di illegalità. Tali informative giungeranno sul mio telefono e sarò io stesso ad informare le autorità competenti». Complimenti Signor Sindaco, peccato che noi non siamo Striscia la Notizia altrimenti il secondo Tapiro, pardon, Provolone non glielo avrebbe tolto nessuno. E la ringraziamo vivamente per non averci mai ricevuto nonostante i nostri continui  richiami. Signor Sindaco Miglio, Lei si è comportato come Emiliano che non ha mai voluto dedicarci qualche minuto, come Di Iorio (che affermava con fermezza che la sua Torremaggiore era libera dal racket e dalla criminalità, per poi accorgersene solo dopo essere stato vittima di un attentato, e ci chiediamo ancora da parte di chi, forse da criminali in trasferta?), come Sua (e non nostra) Eccellenza Luisa Latella, come l’altra Eccellenza in auge, Maria Tirone, che tra l’altro ha il nostro plico del “Modello Antiracket e Anti Soprusi”, consegnato a un suo subalterno, il dott. Maffei, ad impolverare nel cassetto del suo scrittoio prefettizio. 
- 14 Novembre 2015: Ricominciano le “sveglie notturne”, un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere ai danni di un mezzo Ape della ditta Navita Srl, che si occupa della raccolta dei rifiuti. La bomba carta è stata piazzata sotto il mezzo, all’interno del parcheggio dell’azienda ubicato in Via Tardio. Il botto è stato udito in tutto il quartiere. Sul posto è stato necessario l’intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco (meno male che ci sono loro ad aiutare il popolo) del distaccamento cittadino che ha sedato il principio d’incendio provocato dalla deflagrazione. 
- 18 Novembre 2015: nell’ex scuola materna di Via Tanaro ignoti si sarebbero introdotti all’interno dello stabile asportando sanitari, infissi, termoconvettori e vandalizzando varie parti d’arredo.
- 20 Novembre 2015:  la San Severo “sana” scende in piazza per protesta contro la criminalità. 
- 24 Novembre 2015: due auto sono state date alle fiamme, in particolare una Mercedes Classe A e una Volkswagen Passat di proprietà di due membri dello stesso nucleo familiare. I mezzi erano parcheggiati nello stesso rione, ma in due strade diverse. Le vittime gestiscono un bar annesso a stazione di servizio sulla Strada Statale 16.
- 25 Novembre 2015: rapina ai danni di un esercizio commerciale; questa volta è stata presa di mira la  Gioielleria Buon in Via Tiberio Solis angolo Piazza Carmine. Alcuni passanti hanno assistito allibiti all’ennesima rapina, pare siano stati due malviventi col volto coperto, che dopo aver effettuato la rapina, sarebbero saliti su di un’auto scura con a bordo presumibilmente un terzo complice, tentando di svoltare contromano alcune decine di metri più avanti all’incrocio tra Via Colangelo e Via Castelli. Un’auto, poi, ha bloccato la strada ai malviventi arrivando di fronte e costringendoli ad abbandonare l’auto con le portiere aperte. I tre rapinatori sono scappati a piedi, facendosi largo sparando tra la gente che già si era radunata nei paraggi. A poche ore di distanza dalla rapina alla gioielleria, una bomba carta ad alto potenziale (ci risiamo…) è stata fatta deflagrare Via Carmicelli, in piena centro stradale perciò apparentemente senza un preciso target. Secondo alcuni riscontri testimoniali si tratterebbe dell’opera di balordi.

“San Severo registra in questo mese un’altra pagina…sempre più NERA della sua recente storia!” recita un giornale del web locale.

E non tocchiamo la "questione Foggia", identica sorte ma aggravata dal fatto che li c'era prima un'associazione antiracket, ora due, e poi la parola data da chi si pavoneggia nei salotti e sferra anatemi solo perché non è rimasto contento, sapendo che dev'essere la popolazione ad essere contenta. Una "questione" che ormai ha preso la deriva, come del resto San Severo e tutta la Capitanata. Una deriva, foggiana e provinciale, dove comandanti, nostromi e ciurma, non sanno governare. Ma su questo ci torneremo molto presto perché noi siamo e operiamo in ambito nazionale. Un diniego palesemente avanzato da una classe politica che ricusa offerte gratuite di Legalità e ripristino della Giustizia secondo modelli già attivi e vincenti in ambiti molto più “caldi” della Capitanata, non ci fermerà per collaborare con chi crede davvero nella legalità, quella scevra da politici e chi per loro. E non dite che a San Severo, come in tutta la Capitanata, non persone per fronteggiare tale fenomeno; avete 54.000 persone su cui contare, tolti i criminali presenti sul territorio. Difatti potete contare su un potenziale esercito di informatori, basta saper dar loro gli strumenti adatti per non esporli.  Mai sentito di “Atto Spontaneo di Denuncia Passiva”? Informatevi!!!

San Severo come Foggia non è omertosa, noi ne siamo testimoni. La gente parla ma deve potersi FIDARE. Con noi lo fa! Evidentemente voi politici e chi per voi non ispirate quella fiducia necessaria che induce un cittadino a mettere tasselli importanti per fini investigativi. E poi detto fra noi, tanto non ci segue nessuno, quando ricevete una notizia di reato via cellulare, che fate? Vi costituite come persone informate dei fatti o vi limitate a girare la soffiata a chi di competenza? Perché se così fosse, siamo lontani un “Miglio”

Ma si sa, il tutto si risolve con una lavata di faccia che durerà qualche settimana; posti di blocco a go-go e qualche elicottero svolazzante nei cieli. Ma poi? La storia si ripete perché alla base non c’è quella fiducia, quella collaborazione fra e con i cittadini e le Istituzioni che permette tutti indistintamente di collaborare alla causa di San Severo, per poter urlare “Vinciamo Noi”.»

Noi ci siamo!!!

Antiracket Capitano Ultimo
Chiamaci al cell. 324.6608367
Humilis inter Humiles
Umili fra gli Umili
a.antiracketcapitanoultimo@gmail.com
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