domenica 12 aprile 2015

Tumore del pancreas. Ai Riuniti di Foggia malati in cura con un nuovo metodo

di Nico Baratta

Pur registrando che la durata media della vita si è allungata, è doveroso dire che la vita è sempre più soggetta a terminare con malattie tumorali. Secondo i dati dell’ISTAT con le stime effettuate nell’anno 2011, raccolti nell’ampia pubblicazione “Salute” e reperibile cliccando su questo link:
http://www.istat.it/it/files/2013/03/1_Salute.pdf,
in Italia la vita media per gli uomini è di 79,4 anni, per le donne di 84,5, con valori leggermente più bassi per il Mezzogiorno d’Italia, ovvero e rispettivamente 78,8 e 83,9.

Tuttavia, sempre come dice l’ISTAT, si vive sempre più a lungo ma con forti disuguaglianze sociali. Sembrerebbe la causa dei mali ed invece è solo un fattore dell’aumento dei decessi per malattie tumorali. Altri fattori e di ben più valenza e responsabilità civile sono le cause del malessere vitale. Ciononostante e con difficoltà strutturali, economiche, gestionali e politiche, la ricerca continua a studiare come diagnosticare, curare e, in primis, curare, il cancro. I dati locali, secondo le stime ospedaliere, attualmente il tumore del pancreas rappresenta una delle patologie tumorali in maggiore incremento. Tra tutte le neoplasie questa è difficilmente diagnosticabile nelle sue fasi precoci. Quando viene scoperta, purtroppo, è già in fase avanzata, spesso fatale. I sintomi più frequenti e invalidanti c’è quello del dolore, spesso resistente a terapie antalgiche.

Ed è proprio per quest’ultimo motivo che agli Ospedali Riuniti di Foggia, un’equipe, con a capo il dr Nicola Muscatiello (nella foto) della Gastroenterologia, ha studiato e messo in pratica una nuova azione medicale, quella della Neurolisi del Plesso Celiaco (NPC). Il metodo, in parole povere, consiste nell’iniettare dell’alcol puro direttamente nelle fibre nervose che trasmettono il dolore dall’addome al cervello. Con tal sistema il dolore parte dall’area interessata ma, non potendo arrivare al cervello, il paziente non sa di averlo e vive senza di esso. Un inganno a fin di bene, un paradosso che porta benefici. Un sistema che ha un precedente ma per altri fini, sempre legati al pancreas. Difatti, il centro di studio è tra i primi al mondo che è riuscita a distruggere dei tumori rari presenti nel tessuto del pancreas, tumori neuroendocrini, iniettando dell’alcol direttamente nel tumore. Lo studio del dr. Muscatiello non è altro che la combinazione di due metodiche, le stesse che in linea di massima sono applicate per i tumori primitivi del fegato, della tiroide e per alcune metastasi epatiche. Lo studio, dal dr. Muscatiello, è stato condotto e poi discusso sia con la sua equipe, sia con il suo mentore, un professore dell’Istituto Oncologico Francese. L’applicazione della nuova tecnica ha avuto varie fasi di studio: dapprima su campioni di tessuto animale, poi test di laboratorio con macchinari preposti, ed infine il grande passo, quello sulla persona praticato per la prima volta al mondo presso gli Ospedali Riuniti di Foggia nella U.O. di Gastroenterologia. Prima lo avevamo spiegato in parole povere. Ora, e con l’aiuto di un medico, proveremo a spiegarvelo più tecnicamente. L’innovazione del nuovo metodo,Neurolisi del Plesso Celiaco (NPC), si basa sulla combinazione di due procedure, separatamente già ampiamente consolidate e praticate nella Comunità Scientifica Internazionale. Tecniche specifiche per il trattamento del dolore nei pazienti oncologici mediante NPC e alcolizzazione dei tumori neuroendocrini pancreatici. La combinazione è possibile attuarla mediante una procedura endoscopica nota come Eco-Endoscopia. C’è da porre in evidenza che se ciò ha sortito i tanto attesi risultati e poi il successo, è perché il dr. Nicola Muscatiello è uno dei maggiori esperti in materia. Anni di studi e ricerche che hanno prodotto pubblicazioni scientifiche in tutto il mondo. Studi rivolti, oltre a salvare vite, ad alleviare i pazienti dagli atroci dolori che certe patologie e neoplasie generano quotidianamente. Quella sulla Neurolisi del Plesso Celiaco (NPC) è stata pubblicata in lingua inglese sulla rivista “PubMed”, per poi essere divulgata per la Comunità Scientifica Internazionale in modo da renderla fruibile da tutti, a vantaggio dei pazienti che presentano delle sofferenze indicibili e che purtroppo sono in numero crescente nel mondo. A tal proposito è giusto ricordare che il dr Muscatiello stato invitato ad insegnare la nuova metodologia presso alcuni centri nazionali, come Pisa, Roma, Udine, tenendo lezioni e congressi.

Migliorare la qualità della vita è un obiettivo; salvarla diventa un dovere di un medico. Ma se questo riesce a farli entrambe, e di solito ci riesce, è un patrimonio da non perdere. Ridurre la somministrazione di agenti morfinici, di alimentazioni indotte per farmaci similari, di stati comatosi causati da effetti collaterali di alcuni di questi agenti farmacologici, di emorragie digestive, è migliorare la vita. Le eccellenze vanno ascoltate, sostenute, premiate, mantenute in casa con infrastrutture adeguate e sempre aggiornate.

Il dr. Nicola Muscatiello dei Riuniti di Foggia è un’eccellenza, come lo sono latri medici che ogni giorno lavorano per salvare vite, pur non essendo affette da tumori.
Ubicazione: Ospedali Riuniti, Via L. Pinto, 1, 71100 Foggia FG, Italia

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