giovedì 16 aprile 2015

Candidatura Clemente, decaduta la commissione che gliela negata

La Commissione Nazionale di Garanzia del PD dichiara decaduti Rosa Cicolella, Emilio Paglialonga e Attilio Solimando. Deciderà l’organo regionale sulla candidatura di Clemente

Con una nota del 15 aprile scorso il Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Democratico, on. Gianni Dal Moro, ha reso nota la valutazione del ricorso presentato da Sergio Clemente avverso la sua esclusione dalla lista dei candidati al Consiglio regionale.
Chiara ed eclatante la decisione assunta nei confronti di Rosa Cicolella, presidente della Commissione regionale di Garanzia, Emilio Paglialonga e Attilio Solimando, componenti della Commissione provinciale di Garanzia, tutti censurati e dichiarati decaduti dalla carica per aver contravvenuto alla  norma dell’art. 39 comma 4 dello Statuto del PD. 
La Commissione ha dato pienamente ragione al consigliere uscente Clemente a proposito delle irregolarità dal lui denunciate rispetto a coloro che non avevano alcun diritto a partecipare al dibattito e al voto, condizionando e falsando così l’andamento delle valutazioni politiche ai fini delle indicazioni per la composizione della lista, che risultano così inficiate dalle fondamenta.

La Commissione ha deliberato di respingere il ricorso presentato da Sergio Clemente per l’unico motivo che il ricorso è inerente ad un’esclusione che non c’è, (quindi non essendo ancora definitiva la lista, non può essere impugnata) in quanto la competenza  è indicata dallo Statuto in capo al “livello regionale come Organo deputato all’approvazione delle liste per l’elezione del Consiglio regionale”. Ciò vuol dire esplicitamente che la decisione del Direttivo cittadino e del Direttivo provinciale “non appare atto definitivo” e “presenta aspetti certamente peculiari” ed atipici, come evidenziato nel deliberato della Commissione, per cui toccherà alla Direzione regionale proporre e decidere la lista da presentare agli elettori. Clemente ha pertanto ancora diritto ad essere incluso nella lista PD.

Il consigliere Clemente ha anche presentato ricorso integrativo alla stessa Commissione nazionale avverso l’assunto che “l’approvazione di una lista in blocco non appare in contrasto con lo Statuto del PD”. Deve essere sfuggita, invece, la normativa statutaria che prevede che non possano esserci votazioni della lista in blocco, se non quando si verifichi l’unanimità dei votanti.

È evidente che la direzione regionale dovrà ora prendere necessariamente atto di tutto ciò e prendere in considerazione la candidatura del Consigliere uscente Sergio Clemente, in quanto -si ribadisce- la formazione ed approvazione della lista è compito della Direzione regionale del PD. Non ci sono, quindi, problemi ostativi alla sua candidatura. 

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