venerdì 9 marzo 2018

“Reddito di Cittadinanza”, il M5S della Puglia chiarisce la bufala e chiede spiegazioni a “Porta Futuro”


Un vero e proprio assalto è stato quello compiuto nei giorni scorsi, subito dopo le elezioni del 4 marzo 2018, presso alcuni CAF e centri per l'impiego della provincia di Bari. Caso eclatante, rimbalzato alle cronache italiane e rimarcato in più programmi televisivi andati in onda sulle reti nazionali, quello accaduto a Giovinazzo, in provincia di Bari, dove i cittadini pretendevano di ottenere la domanda per il tanto atteso “Reddito di Cittadinanza” promesso in campagna elettorale dal MoVimento 5 Stelle. Un reddito che ora non c’è e che non ha neanche una prassi per ottenerlo, giustamente, perché prima che abbia luogo si deve formare il nuovo Governo e si deve legiferare. Sia chiaro per tutti! Ed allora come si spiega il fiume in piena esondato innanzi gli ingressi dei CAF? L’ipotesi più accreditata è quella di una notizia falsa, una fake news tanto in voga per screditare controparti politiche, pubblicata su alcuni organi di stampa. Come pure, per il vociferare degli stessi accorsi innanzi ai CAF, di voci messe in campo da qualcuno che, avverso al M5S, ha voluto tirare un brutto scherzo ai pentastellati. Brutto scherzo, perché fatto sulla pelle e sullo stato sociale di molte persone bisognose, spesso al limite della sopravvivenza.
A tal fine riportiamo fedelmente il comunicato stampa (qui il link originale: https://www.facebook.com/M5SPuglia/posts/1828932824074264) che il gruppo regionale pugliese del M5S ha diramato sulla loro pagina ufficiale di facebook, conferendo responsabilità e chiarendo l’equivoco (se di equivoco si può parlare…) fuorviante di un servizio tanto utile quanto vitale ma che ad oggi non c’è.

“LA BUFALA DELL'ASSALTO AI CAF PER IL REDDITO DI CITTADINANZA. MA QUANDO ARRIVIAMO NOI NON C'E' NESSUNO. LEGGETE TUTTI!!!

Da questa mattina in Puglia politici e giornali hanno lanciato una nuova bufala: FIUMI di persone avrebbero preso d'assalto alcuni CAF e centri per l'impiego per richiedere il reddito di cittadinanza.
A lanciare l'allarme per primo il sindaco di Giovinazzo (BA) (che ha appoggiato il PD in campagna elettorale) che, commentando un articolo di una testata locale, ha parlato di "file davanti ai Caf della città". La notizia è stata poi ripresa da "La Repubblica" che ha raccontato di "RAFFICHE DI RICHIESTE" anche per "Porta Futuro" il centro per l'impiego di Bari.

UNA FOLLIA GENERALE CHE CI E' APPARSA QUANTOMENO "SOSPETTA" ad appena 4 giorni dal voto, con un Governo nemmeno insediatosi in attesa che si sblocchi la situazione tra le varie forze politiche e dunque nessuna possibilità di legiferare.

ABBIAMO DUNQUE DECISO DI ANDARE A CONTROLLARE LA SITUAZIONE IN PRIMA PERSONA.
Dopo aver girato alcuni CAF senza scorgere neanche lontani tentativi di "assalti", abbiamo deciso di recarci direttamente a "Porta futuro".
Ingresso vuoto. Corridoi vuoti. (Dell'assalto e delle file interminabili mattutine, neanche un superstite).
All'ingresso alcuni addetti ci hanno subito spiegato che "in realtà noi non abbiamo visto quasi nessuno, questa notizia ha lasciato di stucco anche noi".
Ci hanno dunque fatto parlare con il direttore Franco Lacarra (per dovere di cronaca sottolineiamo essere il fratello del neoeletto deputato renziano MARCO LACARRA (PD)) che in maniera molto schietta e onesta ci ha confermato che rispetto agli articoli letti non vi era stato alcun "assalto" ma che è solo capitato, come gli capita sempre per qualsiasi provvedimento compresi quelli regionali, che alcune persone NEGLI ULTIMI 3 GIORNI si siano recate a chiedere informazioni generiche sul reddito di cittadinanza. Abbiamo dunque chiesto al direttore di riportare la realtà dei fatti specificando di come si sia trattato di un fenomeno assolutamente normale e quotidiano per loro.
Il direttore, d'accordo con noi, ha dunque richiesto al suo ufficio comunicazione di scrivere una smentita sul canale Facebook di Porta Futuro (qui =>
https://www.facebook.com/portafuturobari/posts/1451561948304325) (di seguito riportato integralmente alla fine del presente comunicato, ndr.).

Non sappiamo bene come sia potuto accadere ma solo pochi minuti dopo lo stesso direttore è stato contattato telefonicamente, davanti a noi, dallo staff del sindaco renziano ANTONIO DECARO (PD). La sensazione (ma ci auguriamo di sbagliarci) è che il direttore sia stato costretto quasi a "giustificarsi" spiegando che con questa smentita avrebbe voluto solo raccontare la verità dei fatti (a suo parere, testualmente, "una c***ata"). In seguito noi stessi abbiamo parlato con i componenti dello staff concordando che, nell'interesse generale, sarebbe stato opportuno raccontare semplicemente la verità: nessun assalto.
Nel frattempo, mentre eravamo ancora in loco, sono arrivati altri giornalisti del TG RAI, di Repubblica e pare che il direttore sia stato contattato anche dalla CNN.

Tutto quanto vi abbiamo raccontato sopra è cronaca, ora traete voi le vostre conclusioni.
Dal canto nostro, vorremmo solo dirvi una cosa: è evidente che la lezione di queste elezioni politiche a qualcuno non sia bastata. A questo punto vi preghiamo: se davvero avete così poca considerazione per l'intelligenza dei cittadini italiani continuate pure a diffondere falsi "scandali" e fake news, vorrà dire che alle prossime consultazioni elettorali il Movimento 5 Stelle volerà, da solo, oltre il 41%.

A riveder le stelle...”

Ecco il comunicato di "Porta Futuro Bari", dopo l'intervento del M5S, che smentisce quanto diramato dai media.

"Il direttore, d'accordo con noi, ha dunque richiesto al suo ufficio comunicazione di scrivere una smentita sul canale Facebook di Porta Futuro (qui => https://www.facebook.com/portafuturobari/posts/1451561948304325)".

«In questi giorni stanno circolando notizie sul Reddito di Cittadinanza su tutti i media locali e nazionali. Alcuni cittadini sono passati dal nostro sportello per chiederci informazioni e approfondimenti su questo tema. Vogliamo chiarire che tutto ciò è normale nel nostro Paese: succede ogni volta che vengono divulgate notizie rilevanti per le politiche del lavoro e per la vita dei cittadini, come è avvenuto per altre proposte legislative promosse negli ultimi mesi. Il nostro compito è esattamente questo: informare e fornire chiarimenti su tutto ciò che riguarda le politiche del lavoro».

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