martedì 3 maggio 2016

“Le ragioni del progetto Moldaunia”, secondo Gennaro Amodeo

Di seguito riportiamo una lettera dell'Ing. Gennaro Amodeo, Presidente e patron del Movimento Popolare Progetto MOLDAUNIA, inviata alla redazione per chiarire le motivazioni sull'argomento.

«Il Progetto MOLDAUNIA è un progetto di autonomia che, per limitarci alla storia recente, risale alla fase costituente (1946) della repubblica italiana, quando ben più illustri predecessori dauni intravedendo la necessità di un’amministrazione autonoma rispetto alle altre etnie pugliesi, reclamarono il diritto all’autonomia regionale della Capitanata, da sola od in aggregazione al Molise, al quale era legata da affinità etnicoculturali, cementate in oltre 4 secoli di transumanza. Se tale richiesta era opportuna in vigenza del sistema centralista, oggi, con l’approvazione el sistema federalista regionale (legge n. 3/2001), che investe le regioni di autonomia legislativa, finanziaria ed amministrativa, tale richiesta diventa addirittura vitale, in quanto gli interessi di sviluppo infrastrutturale e quindi socio – economico della Capitanata confliggono manifestamente con quelli di Bari e del Salento (per rendersene conto basta confrontare lo status della Capitanata risalente all’inizio degli anni 70 con quello attuale, dopo oltre un quarantennio di amministrazione regionale, caratterizzata da una forte politica baricentrica).
La Provincia di Foggia, restando nell’ambito dell’attuale regione Puglia, non potrà mai difendere adeguatamente gli interessi del proprio territorio contro quelli contrapposti dei territori del Centro–Sud pugliese, e questo per ragioni demografiche. Infatti esiste un enorme differenziale tra la sua densità demografica (91,05 ab/kmq) rispetto a quella della restante area pugliese (279,61 ab/kmq), a sud del fiume Ofanto, che si ripercuote pesantemente anche sulla sua rappresentanza numerica ( 13,72% ) in seno al Consiglio Regionale, a fronte di una consistenza territoriale da gestire del 36,22%, gravata peraltro da pesanti problemi idrogeologici. Dunque il Progetto MOLDAUNIA, oltre al recupero dell’autonomia gestionale del proprio territorio, con una rappresentanza consiliare del 66,97% in seno alla nuova configurazione regionale, consentirebbe la costituzione di una regione pesante e rappresentativa, avente una consistenza territoriale di 11.445,54 Kmq. (superiore a quella dell’Abruzzo, pari a 10.794 Kmq., ed appena inferiore a quella della restante parte della Puglia, pari a 12.337,46 Kmq.), a fronte di una popolazione complessiva di 952.766 abitanti; dotata di un litorale di oltre 200 Km di lunghezza, più esteso e più interessante di quello abruzzese, per la presenza sia del Gargano che delle isole Tremiti, e questo, senza contare le possibili future aggregazioni di fasce del territorio abruzzese, casertano, beneventano, irpino e potentino, che già premono alle porte del Molise e della Capitanata.
In definitiva la MOLDAUNIA sarebbe una regione cerniera, a diretto contatto con altre 5 regioni ( Abruzzo – Lazio – Campania – Lucania – Puglia ), costituenti un potenziale bacino di interscambio socio – economico e culturale di ca. 17.000.000 di abitanti, pari a ca. il 30% dell’ intera popolazione italiana. Con la realizzazione della linea stradale e ferroviaria: Foggia – Campobasso – Roma, di collegamento diretto con la capitale, della bretella di raccordo tra le autostrade A14 ed A16, di primaria importanza per un vitale recupero dei centri urbani del sub appennino, di un aeroporto all’altezza della situazione, come quello di Amendola, per il traffico sia civile che mercantile, e la riclassificazione e l’adeguamento del porto di Manfredonia, come terminal marittimo sia civile che mercantile, la nuova regione sarebbe, geograficamente, la meglio collocata e collegata di tutta l’Italia centro-meridionale, e quindi in grado di contendere, a pieni titoli, a Bari il posizionamento dello stesso Corridoio 8 per i Balcani. Oltretutto, ai sensi dell’art. 132 – 2° comma della Costituzione, l’operazione sarebbe facilmente fattibile, con legge ordinaria dello Stato, previo referendum della sola provincia di Foggia, interessata al passaggio di giurisdizione dalla regione Puglia al Molise, operazione già avvenuta in passato ad opera di 7 Comuni della regione Marche, passati alla regione Emilia-Romagna con legge ordinaria n° 117 del 3 agosto 2009, previo referendum consultivo degli stessi Comuni. Ad oggi hanno aderito al Progetto, con relative delibere consiliari, n° 16 Comuni e precisamente: ALBERONA – APRICENA – CARLANTINO – CASALVECCHIO DI PUGLIA – CASTELLUCCIO VALMAGGIORE – CELENZA VALFORTORE – ISCHITELLA – PESCHICI – MOTTA MONTECORVINO – ROSETO VALFORTORE – SAN MARCO LA CATOLA – SERRACAPRIOLA – TORREMAGGIORE – VOLTURINO – S. SEVERO ed infine FOGGIA, con delibera consiliare del 20/03/2015, corrispondenti ad una rappresentanza popolare del 40,34% dell’intera popolazione provinciale a fronte di appena il 5% richiesto dal nuovo statuto provinciale. In vista, quindi, del prossimo referendum popolare il Movimento Popolare Progetto MOLDAUNIA ha deciso di costituire in ogni Comune della Capitanata un apposito Comitato Referendario, con compiti di divulgazione e promozione del referendum, per cui è ben accetta la disponibilità di sostenitori del progetto di autonomia, che facciano da referenti x i Comuni di propria residenza».

Il Presidente Ing. Gennaro AMODEO

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