Legittima difesa della casa e dei beni, nei comuni d’Italia c’è la raccolta firme
di Nico Baratta
È periodo di referendum. In Italia c’è fibrillazione su quello per l’abrogazione della legge sulle trivellazioni. In altre parole il prossimo 17 aprile, i cittadini italiani sono chiamati a pronunciarsi sulla durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale. Con ciò la norma in oggetto, che si trova nella Legge di Stabilità 2016, sarà sottoposta a referendum abrogativo, ovvero contro quelle trivellazioni svolte entro le 12 miglia marine (che corrispondono a circa venti chilometri). Tuttavia è corretto informare che non la maggior parte delle trivellazioni in acque italiane, che sono complessivamente 66, sono collocate oltre le 12 miglia, e dunque fuori dal referendum.
Ma gli italiani non sanno che oggigiorno è in atto un’altra proposta referendaria, che sta passando inosservata e per niente pubblicizzata da molti media. Stiamo parlando di quella della raccolta firme per la proposta di un referendum d'iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni. C’è tempo fino a metà maggio e i cittadini non sono stati ben informati se non dai siti istituzionali dei comuni d’appartenenza, per dovuta trasparenza legale, e da qualche portale d’informazione che correttamente informa senza dar peso a colori e casacche. Seppur la proposta è di iniziativa politica, non deve “obbligare” chi fa informazione a non darne notizia. Come pure la solita mendace notizia che si vuol armare il cittadino. Qui si parla di tutela dei propri beni e dei propri cari che con le leggi attuali non sono ben tutelati e nel caso di difesa, l’aggredito dalla ragione passa al torto. Le cronache sono testimoni di un sopruso celato.
Ma diamo più informazioni cosicché chi vorrà firmare sarà consapevole. La proposta di legge di iniziativa popolare prevede l’aumento della pena per chi si introduce nel domicilio, che dentro la propria abitazione ci si possa difendere e quindi che non sia possibile essere denunciati per eccesso di legittima difesa, negando altresì, ed è importante, il risarcimento delle eventuali lesioni causate al ladro o agli eredi in caso di morte.
In Italia, ultimamente, di casi di legittima difesa, definiti eccessivi e diventati causa di arresto di chi si è difeso, ne sono accaduti diversi; la cronaca ne ha parlato in abbondanza, ma non appena si è chiesto allo Stato di rivedere tal legge, il silenzio è caduto su tal argomento.
Come detto c’è tempo fino a metà maggio; basta recarsi presso l’Ufficio Anagrafe o presso l’ufficio di segreteria. Per firmare sono richieste unicamente carta di identità in corso di validità e residenza nel comune dove si intende firmare. A Foggia si firma presso gli uffici della Segreteria Generale, al primo piano, a sinistra, del Comune, dal lunedì al venerdì dalle ore 08:30 alle ore 12 e il martedì e giovedì dalle ore 16 alle 17:30.
Di seguito si riporta la proposta di legge di iniziativa popolare, ex art.71-comma 2 - della Costituzione Italiana. (Articolo Unico ) :
"In ottemperanza alle statuizioni degli artt. 13 - comma 1 -, 14 -comma 1 - e 42 - comma 2 -- della Costituzione, le azioni poste in essere a difesa della inviolabilità del domicilio, della incolumità personale propria e di coloro che nel domicilio si trovino legittimamente, della proprietà e dei beni ad essa connessi anche per l'esercizio di impresa privata o pubblica, ovvero contro tentativi di sottrazione violenta di beni propri o altrui, sono da considerarsi legittime e non punibili.
Nessuna azione risarcitoria potrà essere esperita da coloro che, in conseguenza di tentativi di violazione di domicilio, di rapina, di scippo o comunque di indebita sottrazione di beni altrui, abbiano riportato lesioni di qualsiasi entità dalla reazione degli aggrediti.
Le pene attualmente previste dalle vigenti disposizioni sono triplicate, con esclusione di qualsiasi attenuante o beneficio pro reo anche di natura processuale, nei casi di azioni effettuate in danno di persone anziane, o disabili, o comunque in condizione di scarsa difendibilità personale".
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