domenica 3 maggio 2015

Antiracket Capitano Ultimo “Foggia non può più vivere nella paura”

Ancora bombe estorsive a Foggia. Questa volta il racket colpisce di giorno. E lo fa anche con le persone vicine che fortunatamente non hanno subito danni, solo stordimenti e tanta paura. Colpito nuovamente un esercizio commerciale, nel dettaglio una pizzeria che nel febbraio scorso fu oggetto di un primo avviso della mala. Come sempre nessuno vede nulla.  Foggia è nella morsa dell’illegalità, impaurita, e purtroppo timorosa. Le istituzioni, a quanto pare, non riescono a far di più e fiaccolate e tavoli istituzionali servono ben poco ad arginare la recrudescenza della malavita. A tal grido di dolore che i foggiani da moltissimo tempo indirizzano alle istituzioni preposte risponde l’Associazione Antiracket “Capitano Ultimo” che chiede ancora una volta di esser parte attiva al contrasto malavitoso, e maggiormente estorsivo, che sta attanagliando Foggia e la sua provincia.

«Una città ai minimi termini sul piano della legalità. Una città impaurita. Una città preda della criminalità, dell’abusivismo e maggiormente del racket. Foggia, una città estorta. Non solo nelle attività commerciale, anche nel proprio intimo e nell’identità. I foggiani non ce la fanno più a sopportare atti dinamitardi. Oggi anche di giorno colpisce il racket. Lo fa di domenica e alle prime luci di un’alba che dovrebbe regalare quel tanto atteso buongiorno riposante. 
Un’altra bomba estorsiva ai danni di commerciati. Un’altra allo stesso che nel febbraio scorso ebbe l’avvertimento. Una bomba, da quanto si è appreso, e non solo dalla stampa, bensì da fonti autorevoli delle Forze dell’Ordine, di media potenza. Una bomba carta (con meno carta e più esplosivo, tanto per rendere l’idea) che ha causato uno spostamento d’aria tale da infrangere vetri lontani ben 50 metri e degli ultimi piani degli stabili adiacenti, Comune compreso. Una bomba in pieno giorno che non ha risparmiato una persona, sobbalzata dal violento urto fortunatamente senza conseguenze, solo stordimento. 
Foggia ha bisogno di un vero piano che, oltre a arginare questi fenomeni malavitosi, anzi mafiosi, conferisca alla città e ai cittadini sicurezza e legalità. Non bastano , seppur rispettose, le fiaccolate e le tavole rotonde. Ci vogliono i fatti. Per metterli in campo crediamo se sia ora che le Istituzioni, tutte, gridano pretendendo a gran voce e ferma la presenza dell’Antimafia. Non quella burocratica di una commissione che crede che con la politica risolve il problema. Ci vuole quella operativa, fatta di persone, di intelligenze, di strategie. Contestualmente, noi dell’Associazione Antiracket “Capitano Ultimo”, mettiamo a disposizione le nostre forze, che non si limitano solo alla vicinanza come accade per altre similari presenti nel territorio. Noi mettiamo a disposizione il nostro lavoro, il nostro Modello Antiracket e di contrasto a ogni forma di Soprusi. Un modello messo a punto per contrastare fenomeni malavitosi e rilanciare il lavoro e l’economia locale. Un modello frutto delle più eccellenti menti operative e funzionali delle Forze dell’Ordine, istituzioni, competenti in materia legale, psicologica, economica, sicurezza.
Foggia e tutta la sua provincia non può più vivere nella paura, nell’angoscia di risvegliarsi nuovamente, che sia di giorno o di notte, al botto di una bomba con l’inquietudine che qualcuno ci possa aver rimasto la pelle. 
Noi ci siamo; tocca a Voi Istituzioni chiamarci».

Antiracket Capitano Ultimo
Chiamaci al cell. 324.6608367
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