Soffre ma vince. Il Foggia s’impone per 1 a 0 sulla Casertana
di Nico Baratta
L'azione del goal di Loiacono (foto) ndr. |
Un Foggia sofferente contro una Casertana decisa, determinata a non cedere alla compaginìe dauna. Alla fine sono i rossoneri che s’impongono per una rete a zero. Il goal decisivo è di Loiacono alla mezz’ora del primo tempo, che approfitta della respinta dell’estremo difensore della squadra partenopea dopo una punizione dal limite battuta da Sainz-Maza. Ha portato bene l'anticipo di oggi, venerdì sera, per la trentaquattresima giornata di Lega Pro di serie C, quindicesima del girone di ritorno. Una gara che porta il Foggia a 57 punti, scavalcando cosi la Casertana che rimane ferma a quota 56, ma con una partita in meno.
La partita è stata quell’anticipo per l'accesso ai play off con scontro diretto tra due squadre che ambiscono al mini-torneo pro-promozione. Una posta in palio che non lascia alibi per il futuro di un Foggia che, dopo le squallide vicende societarie che han visto prendersi gioco dei dirigenti per opera di una sedicente e seducente imprenditrice che aveva promesso mari e monti senza adeguate coperture finanziarie, ha il dovere di esprimere sul campo il suo valore e intenzioni. L’occasione allo Zaccheria è stato un lussuoso anticipo di campionato per ambedue le squadre, che vede il Foggia, ritornato vittorioso per cinque reti a due contro un Matera caduto in casa durante la scorsa partita, favorito per il fattore campo. Tuttavia era da non sottovalutare che dall’altra parte c'erano degli ex, come per esempio l’allenatore Campilongo, che conosce bene la squadra, pregi e difetti.
La Partita.
Il Primo Tempo si è svolto con un inizio con squadre corte, in fase di studio. In ambedue i fronti si sono alternate azioni che si sono concluse con tiri a rete senza preoccupare i rispettivi portieri. Un batti e ribatti che ha visto le due compagini fronteggiarsi a viso aperto. A soli quindici minuti dall’inizio della disputa, s’infortuna Potenza che esce; al suo posto entra D’Angelo. Al 30esimo del primo tempo la svolta. Punizione dal limite, sul pallone ci va Sainz-Maza che calcia il pallone e il portiere casertano respinge. S’avventa Loiacono che con la coscia mette in rete. Foggia 1, Casertana 0. Trascorrono solo due minuti e i rossoblu sfiorano il pareggio dapprima con un tiro di Mancosu e poi con Cisse, ambedue respinti da Micale. Cinque minuti dopo gli ospiti colgono la traversa con Mancino. La Casertana non ci sta a perdere e amplifica le sue azioni con contropiedi prontamente sedati dai difensori rossoneri. La prima metà gara termina con due minuti di recupero, registrando un Foggia in difensiva, pur avendo la meglio sul possesso palla pari al 52% a fronte del 48% degli ospiti.
Secondo Tempo con inizio senza sostituzioni. Subito la Casertana si fa pericolosa con un tiro di Agodirin, prontamente respinto da Micale. Ma non manca la risposta dei foggiani che prima con Cavallaro e poi con un tiro centrale di Agnelli, ignorando il libero Sarno sulla destra, preoccupa Fumagalli che para. La Casertana non ci sta, ovviamente, e aumenta il pressing. La partita, alla mezz’ora della ripresa, diventa un semi assedio dei rossoblu in area rossonera. Molte le occasioni degli ospiti per pareggiare i conti. Prima Cisse che con il contrasto di Sarno favorisce la presa a MIcale, poi Diakite che cerca il goal con un tocco di classe sul secondo palo. Il Foggia soffre e si difende a denti stretti. Non mancano i falli. E tra uno spintone e un altro Rainone atterra Sainz-Maza. Si scatenano polemiche e Gigliotti smanaccia Mancosu e il rossonero viene espulso. Gigliotti esce in lacrime, incredulo. Foggia in dieci. L’inferiorità si vede nel gioco e si sente nelle gambe. Ma De Zerbi traccia nuovamente l’assetto degli atleti foggiani. Al 35’ occasione ghiotta per Sarno che conquista la sfera di cuoio e serve al centro Cavallaro, ma Fumagalli intercetta, para e inciampa sui piedi di Cavallaro e cade a terra dolorante. Nulla di grave. Le due squadre si alternano con azioni al cardiopalma. Entrambe concludono a rete senza particolari preoccupazioni per gli estremi difensori. Termina il secondo tempo ma rimangono altri cinque minuti concessi dal sig. Cifelli. I minuti trascorrono e la sofferenza è palpabile. Qualche azione senza importanti conclusioni. Finalmente termina la partita. Foggia batte Casertana 1 a 0. Da porre in evidenza l’abbraccio tra i due mister, tra De Zerbi e Campilongo. Un bel fair-play.
Alcune note.
La sfida si è disputata in una serata umida e non propriamente primaverile; temperatura tra gli 8÷10 °C e manto erboso dello Zaccheria abbastanza buono. La partita, come detto, è andata in diretta tv su Rai Sport 1, a partire dalla ore 20:45. Sugli spalti si sono contati più di cinquemila spettatori foggiani. Mentre quelli della Casertana sono stati poco più di cento ed hanno fatto ingresso dopo circa quindici minuti dal fisco d’inizio (ordine pubblico). Da alcune testimonianze di colleghi partenopei, quest’ultima azione l’hanno definita come «Eccessivo zelo delle Forze dell’Ordine». Tra i vari ammoniti c’è da segnalare quella del rossonero Sarno, che risulta diffidato così saltando la prossima partita contro il Lecce.
Una chicca: la Lega Pro in un sondaggio lanciato sui social network ha chiesto ai tifosi quale è la maglia più bella del campionato. Ebbene con più di diecimila voti il Foggia ha la maglia più bella.
Le formazioni.
Foggia (4-3-3): Micale, Loiacono, Agostinone, Agnelli, Potenza (sost. D’Angelo), Gigliotti, Minotti (sost. Grea), Quinto, Iemmelo (sost, Cavallaro), Sainz-Maza, Sarno. Allenatore: De Zerbi.
Casertana (4-2-3-1): Fumagalli, Idda, Bianco, De Marco (sost. Rajcic), Mattera, Rainone, Agodirin (sost. Diakitè), Marano, Mancosu (sost. Cunzi), Mancino, Cisse. Allenatore: Campilongo.
ARBITRO: Cifelli di Campobasso
Un po’ di storia…
Con questa gara siamo giunti alla sfida numero 30 tra Foggia e Casertana, per un totale di 14 successi dei Satanelli, 7 dei Falchetti e 8 pareggi. Nelle 14 gare disputate in Puglia 10 sono le vittorie rossonere, 3 pareggi e un solo successo per i rossoblù. Un match sempre vissuto con le dovute palpitazioni, con pieno agonismo avvalorato dall’uomo in più sul campo, quel tifo caldo e tambureggiante che i foggiani hanno sempre offerto alla squadra del cuore e alla città.
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