lunedì 6 aprile 2015

“Basterebbe un metro in meno” in quattro anni nulla è cambiato

di Nico Baratta

Lo scrissi esattamente 4 anni fa. Nulla si è mosso. Anzi, è peggiorato osservando le strade cittadine, gli scivoli sempre occupati, le rampe meccanizzate non funzionanti o coperte da teli impolverati, i marciapiedi sempre occupati da auto parcheggiate e sporchi da deiezioni varie (oggi purtroppo non solo canine), i bar e negozi vari che continuano ad aprire o esercitare senza aver un bancone ad altezza di carrozzella. Eppure basterebbe unire gli intenti dei nostri soliti politici-politicanti che sedendo in consiglio comunale parlano...., parlano...., parlano..., bla..., bla...., bla..., senza mai concludere o giù di li, mettere da parte colori e casacche, e dar luogo con i dirigenti comunali a una determina (giacché di delibera non se parla da quando è entrata in vigore la Legge Bassanini) dove conferire al banco un metro ad altezza di sedia e non di uomo. Naturalmente con incentivi, semmai presi da fondi europei, e agevolazioni fiscali in materia di tassazioni varie. 
Sarà una fortuna, o sfortuna per altri, ma io ho una memoria da elefante: ricordo tutto, bene, i particolari più di tutti. Non è protagonismo, solo realtà dei fatti. Che ci volete fare. Fatevene una ragione.

Pensateci.......politici, molti cittadini già lo fanno.

Ecco il testo integrale di quattro anni fa.

BASTEREBBE UN METRO IN MENO
Stavo guardando in tv la trasmissione “Orizzonti” su TeleBlu, il programma dei palinsesti foggiani che tratta argomenti sui “Diversamente Abili”. Un argomento che mi ha sempre interessato perché sento da vicino il problema, non per parte in causa, bensì considero Uguali nei Diritti chi ha meno fortuna di noi Normodotati. Mi ha colpito un’intervista di una persona che Foggia conosce e che si muove su sedia a rotelle. Ebbene, pur dicendo che Foggia è una città sommariamente rispettosa dei nostri concittadini disabili, ho potuto carpire che fra le varie difficoltà che la strada e gli esercizi pubblici celano, vi è una che pare essere diventata una Barriera Architettonica. Chi noi oggi non va un bar a prendersi un caffè o una bevanda al bancone? Credo tutti, anche i nostri amici concittadini su sedia a rotelle. 
Come ha detto l’amico intervistato, non sarebbe male che gli esercizi pubblici, quelli che servono la clientela fosse munito di un banco ad altezza di sedia e non di uomo. Semmai in un futuro prossimo si riuscirà a costruire con precise leggi e capitolati, esercizi ad altezza di sedia, mi chiedo e vi chiedo, oggi è possibile intervenire su questa richiesta/necessità?
Lo chiedo a chi mangia “pane e legge”, a chi è in politica, all’associazionismo di settore e non, per alzare la voce pacificamente affinché si possa raggiungere questo civile e rispettoso traguardo. 
Pensiamoci anzi Muoviamoci!

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